Oggi è venerdì,anche quest'altra settimana sta finendo è strano ma sembra ieri che Emma mi ha invitato alla sua festa.
Siamo state sempre vicine durante le lezioni,dopo la chiacchierata a casa sua abbiamo legato di più e sono contenta che sia diventata mia amica,un po' meno felice è Sara forse ha paura che possa sostituirla ma ovviamente questo non succederà mai.
Alex dato che sto quasi sempre con la rossa,ha dovuto cambiare banco ed è capitato dietro di me,vicino a Nicola o come si vuole far chiamare lui,quando ci prova con la mia amica "Nik", peccato che lei abbia occhi solo per Riccardo.
Mi sento in colpa con Alex,cerca di farmi ridere e durante le lezioni non fa altro che toccarmi i capelli ma io non lo penso più di tanto, perché? Mi vergogno,non so più come impostare un discorso quando sono con lui,ho anche paura non vorrei affezionarmi troppo.
<Giulia scendi un attimo> mi chiama mia madre dalla cucina.
<che c'è?> dico mentre la osservo affettare il pane.
<siediti ti devo parlare>
<così mi fai preoccupare>
<no tranquilla tesoro,voglio solo avvisarti che domani sarò costretta a partire per lavoro>
<partire?>
<si,non te ne ho parlato prima per non turbarti,quando tuo padre ci ha lasciate ho chiesto una promozione al mio capo in modo da essere impegnata e ricevere più soldi>
<mamma,noi stiamo benissimo non abbiamo bisogno di più soldi>
<Giulia,sono io che voglio farlo,devo tenermi occupata capisci ?
non posso passare un minuto senza far nulla,penserei alla sua morte e questo mi farebbe impazzire>
<non puoi liberarti del dolore così!>
<ognuno ha i suoi modi per affrontare
un lutto!>
<se lui fosse stato qui non ti avrebbe permesso di lasciarmi in casa da sola,per quanto poi?>
<una settimana...> dice cercando di non incrociare il mio sguardo.
È inutile discutere,in questo momento per lei,io passo in secondo piano e questa cosa mi ferisce tantissimo,ma sono stanca non è la sola a soffrire.
<ok,fai come vuoi> rispondo per poi risalire in camera.
<aspetta...è pronto!>
<mangia da sola> urlo dal piano superiore.
Guardo l'orologio sono le 23.00 mia madre non è proprio entrata in camera,sa bene che quando sono nervosa è meglio lasciar stare.
Decido di fare una passeggiata ma dato che quando esco dalla porta sento la tv accesa in salotto e non voglio incontrarla,mi affaccio al balcone e opto per l'uscita secondaria.
<ma come faranno nei film...?> parlo da sola mentre cerco di scendere con nonchalance.
Una volta a terra metto le cuffie nelle orecchie e mi incammino.
C'è un parco vicino casa,ricordo che una volta quando avevo 5 anni mio padre si ingessò una gamba e uscito dall'ospedale lui e mamma mi portarono qui,com'ero contenta.
Mi siedo sull'altalena e inizio a dondolarmi,sto ascoltando perfect di ed sheeran,non posso non soffermarmi su una frase della canzone.
"I found a love, to carry more than just my secrets"
Chiudo gli occhi e continuo a muovermi,canto la canzone e non posso crederci inizio a pensare ad Alex,
ma perché è sempre nella mia mente?
Cosa ho fatto di male?
Smetto di dondolarmi ma la giostra continua a oscillare,apro gli occhi e mi giro. Provo un senso di felicità,ma non lo do a vedere.
<mi leggi nel pensiero?> urlo mentre vado sempre più in alto.
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Due parole per amarti
RomanceGiulia soprannominata Gia è una dolce ragazza timida, il suo pessimo passato non è riuscito a toglierle la voglia di vivere ed andare avanti però lei non è sicura di riuscire ad amare ancora una volta, la perdita di una persona importante le farà cr...