pov's Alex
Tocco i capelli di Gia sono così morbidi e profumati, si è addormentata tra le mie braccia solo che tra poco dovrò andarmene,non posso rimanere qui tutta la notte.
La osservo per un po',sembra così rilassata e tranquilla,oggi quando è scoppiata a piangere non sapevo cosa fare e la cosa più brutta è che è stata tutta colpa mia.
Non so perché ma vederla così piccola e fragile,mi fa venire voglia di proteggerla da tutte le cattiverie che riserva il mondo.
Sono così contento di essere salito su quel terrazzo due giorni fa, in questo modo ho potuto incontrare questa cosina antipatica. Non conosco la sua storia non so praticamente niente di lei,solo che le piace il cioccolato a latte con ripieno di fragola e che molto probabilmente non ama l'orario dei pasti dato che mangia pochissimo.
Nonostante ciò oggi l'ho baciata,è iniziato tutto grazie a quelle stupide sigarette, lei voleva provocarmi e io ho trovato una scusa per sfiorare le sue labbra,anche se poi è diventato tutto più passionale e mi sono sentito in dovere di staccarmi.
Mia madre diceva sempre che ci sono degli incontri voluti dal fato,pronto a farci imbattere in persone che cambieranno la nostra vita.
So per certo che sono tutte stronzate ma quando ho visto questa ragazza qualcosa in me si è completamente sbloccato,tutto il dolore e la rabbia che sentivo dentro si sono attenuati solo baciandola.
L'unica fonte d'amore esistente,era la mia famiglia, mia madre una persona fantastica con i suoi occhi chiari e i capelli scuri,le assomiglio molto e infatti quando mi guardo allo specchio riconosco alcuni dei suoi tratti.
Mio padre l'adorava,credo fosse l'unica donna con cui si fidanzò son da giovane , quando è morta non è riuscito a restare un attimo in più su questa terra,si è suicidato.
Lei cantava e suonava il pianoforte,mi ha insegnato qualcosa prima di ammalarsi,diceva che la musica ti salva ma a volte non basta.
Ed aveva ragione,quando se n'è andata suonavo ogni giorno per cercare di affogare la mia disperazione ma poi tutto questo non ha fatto più effetto...tornando da scuola a 13 anni ho trovato la polizia davanti casa che tirava fuori un corpo inerme dalla piscina,era lui.
Non odio mio padre ma se fosse stato più forte, se solo avesse messo da parte l'egocentrismo non avrei patito le pene dell'inferno passando da una famiglia ad un altra.
Scuoto la testa come a voler eliminare tutti questi pensieri,fisso la tv e mi rendo conto che il film è finito,mi alzo delicatamente per non svegliare Gia,poso la mia roba nello zaino e mi incammino verso la porta quando noto sulla scrivania dei post-it lilla. Ne prendo uno e inizio a scrivere.
"Buongiorno cosina,spero tu abbia dormito bene,non so se domani riesco a venire a scuola in ogni caso metti anche il mio nome sotto la ricerca e dì che stavo male! Altrimenti quella stronza della di Martino me la fa pagare. Comunque prenderei altre 100 punizioni per stare con te,so che leggendo questa frase arrossirai,quasi sicuramente e quindi te lo ripeto:sei bellissima quando lo fai!"
Riesco ad uscire silenziosamente ma quando arrivo vicino le scale sento il rumore di una chiave che gira nella serratura,cazzo sarà la madre!
Salgo nuovamente in camera e mi guardo attorno,non posso farmi vedere.
Chissà cosa pensa se mi trova qui mentre la figlia dorme.
Ad un tratto mi viene un idea,apro la finestra e lancio lo zaino giu, essendo un primo piano di una villa non è altissimo sorpasso la ringhiera e scendo piano per non cadere,cerco di aggrapparmi al rampicante vicino al balcone e quando ci riesco mi sento quasi spider man.
<sono un grande!> esclamo prima di perdere l'equilibrio e cascare sull'erba.
<cazzo...mai gioire prima di portare a termine una missione!>
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Due parole per amarti
RomanceGiulia soprannominata Gia è una dolce ragazza timida, il suo pessimo passato non è riuscito a toglierle la voglia di vivere ed andare avanti però lei non è sicura di riuscire ad amare ancora una volta, la perdita di una persona importante le farà cr...