Poso il braccio sul l'altro lato del letto e sentendo un vuoto mi alzo di scatto.
Ma dov'è? Era per caso un sogno?.
Mi guardo intorno con aria ancora assonnata fin quando lui non compare sulla soglia della porta.
<ti sei svegliata> dice imbarazzato.
<dove sei andato?>
<solo in bagno> si avvicina.
<ah ok...>
<vogliamo finire la ricerca?> mi chiede portandosi una mano fra i capelli.
<certo>
Mi sento strana e far finta che non sia successo niente mi fa stare peggio.
<quel piano è di mio padre> dico all'improvviso.
Rimane in silenzio forse si aspetta qualcos'altro.
<è morto> cerco di non incrociare il suo sguardo.
<non so che dire,sono uno stupido>
<no...solo non potevi saperlo>
<questo non mi da il diritto di entrare nelle stanze senza permesso>
<non pensiamoci più>
<ah,ho alzato i cocci di vetro da terra e cercato di pulire le macchie di succo mentre dormivi>
Mi ero completamente dimenticata di quel disastro, noto che vicino la porta il pavimento è tornato alla normalità.
<grazie non dovevi,l'avrei fatto io>
<è il minimo...>
Riprendiamo a studiare e in poco tempo finiamo il compito.
<posso fumare?>
<certo,però fuori al balcone> dico indicando la finestra.
<va bene>
Esco insieme a lui e gli prendo la sigaretta dalle mani mentre è distratto.
<cosa ci trovi in questa roba?>
<lo faccio da qualche anno,non riesco a smettere> dice vago.
<posso provare?> chiedo
<assolutamente no> risponde cercando di riprendersela.
<perché? non ti darà mica fastidio se faccio un tiro.>
<fa male!>
<da che pulpito viene la predica!>
Si avvicina pericolosamente a me,incastrandomi fra la parete e il suo corpo.
<ridammela...>
<se non volessi?> dico nascondendola dietro la schiena.
<ti costringo> risponde con un sorriso malizioso.
Il suo sguardo si fa strano,prende una ciocca dei miei capelli e la porta dietro l'orecchio,posa una mano sotto il mio mento e lo alza avvicinando il suo viso.
Sento il cuore battere ad un ritmo irregolare,sfiora le mie labbra desideroso.
Rimango sorpresa dal contatto,non riesco a staccarmi,per un po' l'osservo ma poi chiudo gli occhi e mi lascio trasportare.
Non so decifrare il sapore delle sue labbra che si muovono avidamente sulle mie.
Miele o tabacco?
È un bacio che è iniziato per gioco ed è diventato disperazione pura, cerca di aggrapparsi a me con ogni sua forza e non sembra intenzionato a lasciarmi andare.
Mi alza da terra prendendomi in braccio,la sigaretta cade dalla mia mano che va ad intrecciarsi nei suoi capelli,glieli tiro e geme.
Mi porta sul letto e si stende sopra di me,tenendo il busto alzato per non schiacciarmi.
Gli mordo il labbro inferiore e sussulta.
D'un tratto si stacca.
<Niente scene di nudo avevi detto!, se continui così non credo di riuscire a trattenermi.> mi fa un occhiolino.
Lo spingo via e ritrovo un briciolo di lucidità.
<tu mi hai baciato!> affermo sicura.
<non mi sembra che ti sia tirata indietro anzi...eri una cosina abbastanza focosa>
Divento completamente rossa e mi copro il volto con entrambe le mani.
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Due parole per amarti
RomanceGiulia soprannominata Gia è una dolce ragazza timida, il suo pessimo passato non è riuscito a toglierle la voglia di vivere ed andare avanti però lei non è sicura di riuscire ad amare ancora una volta, la perdita di una persona importante le farà cr...