Due parole per amarti

Parte 24

Pov's Alex

Dopo avermi chiesto l'accendino e aver cercato di fare un po' di conversazione,la tizia che ha detto di chiamarsi Aurora si attacca con foga alle mie labbra,bacia da schifo ma non mi stacco.
Quando faccio scendere le mie mani sui suoi fianchi mi viene in mente Gia,chiudo gli occhi e immagino lei al posto di questa bionda.
Che casino,in poco tempo è riuscita a far scoccare qualcosa dentro me e ora mi sento un coglione,ho paura di provare dei sentimenti.
Quella voglia di proteggerla che sento nascere ogni volta che le sono vicino mi scombussola,non voglio attaccarmi a qualcuno che potrebbe uscire dalla mia vita da un momento all'altro.
Sento dei passi che si allontanano,mi stacco dal bacio e guardo dritto,c'è una ragazza che cammina veloce d'un tratto si gira e...cazzo è Lei!.
Voglio entrare dentro a cercarla ma questa sanguisuga non mi lascia andare via.
<rimani con me,ci divertiamo> mi implora la bionda.
<mi spiace ma ho cose più importanti da fare,tesoro> dico spostandola.
Mi alzo ed entro nella casa,sinceramente c'è così tanta gente che cercare giulia è come tentare di trovare un ago in un pagliaio!.
Vado prima in salone ma vedo solo persone ubriache che ballano,in cucina c'è un gruppo che gioca a birra pong e quindi decido di salire al piano di sopra,mentre sto per andarmene noto una coppia che si bacia,lui le sta palpando avidamente il sedere osservo meglio la ragazza e sento montare una rabbia dentro mai provata prima.
<Giulia che cazzo fai!> urlo staccandola dalle braccia di quel cretino.
Lei si volta e mi spinge via,poi inizia a camminare velocemente ma traballando,
è ubriaca.
Esco nuovamente fuori al giardino e la trovo sul bordo della piscina senza scarpe,mi avvicino e cerco di tranquillizzarla ma non ne vuole sapere,urla e piange contemporaneamente mentre mette le sue mani sul mio petto e preme con forza fin quando non indietreggio.
Il tipo di prima è uscito fuori e la coglie di sorpresa cingendola in un abbraccio da dietro,non posso guardarlo mentre le lascia vari baci sul collo,per di più lei è chiaramente infastidita quindi la posiziono dietro di me e tiro un pugno a quello stronzo.
Inizio a sfogare il mio nervosismo sul ragazzo,Giulia stanca si mette tra di noi per dividerci ma lui sbaglia mira e per poco non la colpisce,fortunatamente riesce a spostarsi ma perde l'equilibrio e cade in acqua.
Urlo il suo nome ma rimango immobile, la osservo e noto la pura nei suoi occhi.
La mia mente inizia a viaggiare da sola e penso a mio padre,a come si è suicidato.
È morto affogato in piscina e io nonostante non abbia mai avuto grossi problemi con l'acqua mi sento inutile in questo momento,non riesco a muovermi il mio corpo è come paralizzato.
Sposto la testa più volte a destra e a sinistra come per risvegliarmi e noto che Gia è quasi sul fondo,prendo coraggio e mi tuffo.
Nuoto il più veloce possibile e riesco ad afferrare una sua mano,mi do una spinta e risaliamo in superficie,c'è una ragazza rossa che trema e urla il nome di Giulia.
La stendo per terra.
<papà> sussurra lei prima di perdere conoscenza.
Poso le mie labbra sulle sue e premo le mani sul petto,in pratica cerco di fare una specie di respirazione bocca a bocca,
dopo aver ripetuto lo stesso gesto per tre volte la sento tossire e cacciare fuori tutta l'acqua che ha bevuto.
Apre gli occhi e la rossa l'abbraccia mentre continua a piangere,cerchiamo di alzarla da terra,la copro con la mia felpa e riesco a prenderla in braccio dato che non può opporre resistenza.
Sento che rabbrividisce,la stringo di più a me e le sussurro in un orecchio.
<tranquilla cosina,ora ti scaldo io>
La ragazza che si presenta come Emma,
mi ordina di portarla nella stanza degli ospiti evidentemente la casa è sua,anche perché mi dice di aspettarla di sopra mentre prende dei vestiti asciutti.
Salgo le scale e Giulia mette la testa sul mio petto,stremata chiude gli occhi e quando entro nella camera la poggio sul letto delicatamente,senza svegliarla.