Bubbles and quiet

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Mi sveglio,è abbastanza tardi sono le 10.30,la casa è silenziosa e capisco di essere sola.
Scendo in cucina e sul tavolo noto un piatto con dei biscotti e un biglietto.
"Buongiorno tesoro,
mi spiace se ieri abbiamo discusso so che non sei d'accordo su questa promozione ma spero che più avanti riuscirai a capirmi.
Ti chiamo stasera,un bacio.
Mamma."
Mentre leggo mi sento un po' in colpa forse perché da un lato so che ho leggermente esagerato.
Le mando un messaggio per ringraziarla della colazione e dopo poco il display del cellulare si illumina,ma non è lei.
"Buongiorno,che fai di bello stasera?"
È Emma,sorrido e la rispondo.
"Sicuramente non andrò ad una festa!"
Il cellulare squilla.
<guarda che le feste non sono tutte come quelle di sabato> dice ridendo.
<lo so,solo non voglio andarci stasera> rispondo mentre afferro un biscotto.
Sento una voce maschile in sottofondo.
<con chi sei?>
<con Nicola>
<Nicola?> domando confusa.
<si l'amico di Alex>
<lo so chi è scema! Intendo che ci fai con lui> sorrido pensando alla marea di ragazzi che ha dietro.
<niente,avevamo pensato di studiare per il progetto di arte,ma alla fine abbiamo perso le speranze e siamo andati a prendere un gelato.>
<che ragazzi studiosi...> ironizzo.
<e tu? dov'è il prode cavaliere?>
<Emma non parlarne davanti a nik!>
<troppo tardi...> risponde lui.
<senti tesoro ora vado,fammi sapere se stasera cambi idea ok?>
<tu cosa fai allora?>
<vado a ballare con Nicola>
<scusa la franchezza ma Riccardo?> chiedo stranita.
<ne parliamo quando ci vediamo,ciao Giulia>
<va bene,buon divertimento>
Attacco e vado a riempire la vasca per immergermi in un bagno rilassante.
Preparo l'asciugamano e metto una quantità industriale di bagnoschiuma infatti una volta dentro non riesco a vedere la mia pelle,solo tante bollicine.
Faccio partire candles dei daughter e chiudo gli occhi,muovo le mani a ritmo di musica e canto.
Prima di uscire,bagno la testa e pettino i capelli.
Quando mi avvolgo nel morbido asciugamano che mia mamma ha comprato qualche giorno fa,sento bussare alla porta.
<un attimo> urlo in cima alle scale.
Corro in camera,metto l'intimo e continuano a suonare,sbuffo e mi copro di nuovo.
<cosa non è chiaro della parola
"un attimo"?> dico mentre apro la porta e mi nascondo dietro di essa per non farmi vedere.
<finalmente,ma cosa facevi?> chiede Alex entrando senza permesso.

Due parole per amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora