You have red hair

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Mi sveglio un po' più tardi del solito però sono stranamente rilassata e ho un sorriso a trentadue denti.
Passo una mano sul comodino alla ricerca del telefono e trovo uno dei miei post-it,
è di Alex,proprio come affermava nella sua frase,leggendo il complimento arrossisco.
Mi spiace che oggi non verrà a scuola.
Una volta essermi svegliata per bene inizio con la solita routine fin quando non sono pronta ed esco di casa.
Arrivo a scuola ed entro direttamente in classe,fortunatamente l'aula è ancora vuota quindi mi siedo al mio posto e inizio a scarabocchiare un po' sull'album prima che inizi la lezione.
Mi ritrovo a pensarlo e disegno il suo volto, anche se ha degli occhi così belli che non rendono colorati con un semplice carboncino.
Sento dei passi alzo lo sguardo e noto una ragazza dai lunghi capelli rossi e gli occhi verdi,ma la conosco!
è arrivata nella mia classe l'anno scorso.
<ciao> dice avvicinandosi.
<Hei> rispondo timida.
<ti chiami Giulia vero?>
<si,tu sei Emma?>
<esatto,posso?> chiede indicando il posto libero accanto a me.
<oh...certo> rispondo.
<che bello! sei bravissima>
<è solo un bozzetto...>
<scherzi? Io non so disegnare neanche un fiore>
Sorrido alle sue parole,poso tutto nello zaino e suona la campana,che la prima ora della giornata abbia inizio.
<ah comunque ieri siete stati grandi tu e il tuo amico a sfidare la di Martino,è così stronza!>
<si è vero,anche se in realtà ha fatto tutto Alex...>
Una voce ci interrompe.
<Buongiorno miei cari>
La strega arriva e ci mettiamo tutti sull'attenti,altro che studenti assomigliamo più a dei soldati in miniatura.
<allora prima di iniziare,Damiano e Nardi mi avete portato le cento pagine su Leopardi?>
Prendo la ricerca e mi avvio verso la cattedra.
<professoressa Alex non è potuto venire dato che ieri gli è salita la febbre> mento.
<signorina queste sono scuse che ai miei tempi già esistevano, ma dato che non mi va di perdere altre ore per colpa vostra,
dica al suo amico di farsi vedere alle mie lezioni altrimenti non lo ammetterò all'esame> annuisco e torno a posto.
Cazzo l'anno è appena iniziato e questa già pensa all'esame di maturità.
Prendo il mio quaderno e sfioro il cuore fatto da quello stupido.
<è il tuo ragazzo?> chiede Emma.
<No!> rispondo arrossendo.
<ok comunque c'è da dire che è pazzesco>
<in che senso?> domando stupidamente.
<è un super figo! sembra uscito da un calendario> si sposta una ciocca di capelli dagli occhi.
<ma dai!> esclamo ridendo.
Quando finiscono le lezioni usciamo insieme dall'aula per la pausa pranzo e ci dirigiamo su un muretto nel cortile dato che tutte le panchine sono occupate.
<cosa mangi?> chiede,aprendo il suo porta pranzo contenente del riso all'insalata.
<ehm...ho scordato due tramezzini a casa>
il che può sembrare una stupida bugia ma in realtà è vero dato che stamattina era tardi.
<compriamo qualcosa in mensa?> domanda.
<non preoccuparti,non è un problema>
<invece si! come fai fino alle tre senza cibo? Io morirei...dai tieni,mangia con me> esclama sorridente mentre mi porge un cucchiaio.
<ma non c'è né bisogno davvero...>
<non farti pregare,per favore>
<ok> rispondo
Inizio a mangiare per farla contenta ma devo ammettere che è molto buono.
<è buonissimo!>
<grazie> risponde tra un boccone e l'altro.

Due parole per amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora