Parte 44

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Pov's Alex
<Hei cosina stai dormendo?>
Silenzio.
<Gia> sussurro scuotendola,ma niente.
Dopo la breve discussione abbiamo cenato e poi ci siamo messi a parlare,le ho raccontato un po' della mia passione per la musica,il pianoforte.
Dal divano la prendo in braccio delicatamente e la sposto nella camera da letto degli ospiti. Menomale che stavolta si era già messa il pigiama,sorrido guardandola mentre dorme.
Devo ammettere che prima ho un po' esagerato,me la sono presa con lei quando non centrava niente.
Quel Riccardo è proprio uno stronzo,spero che Emma lo capisca e si metta con Nicola almeno per quel che so,lui la vuole bene per davvero. Ma poi perché ho reagito così? ci tengo tanto a Giulia,quello scemo di Nik dice che ho perso la testa per lei,è impossibile non sono mai stato innamorato e non dico che reputo le ragazze un "giocattolo",ma sono più il tipo da una notte e via ovviamente se loro sono d'accordo.
Mi stendo accanto a lei e chiudo gli occhi,non credo che mia madre controllerà le stanze e quindi non ci vedrà insieme.
<ti sei dimenticato di me...>
<non siamo andati all'acquario>
<non sei rimasto qui...>
<mi hai lasciato sola...>
Apro gli occhi e vedo Gia che urla e si dimena.
<perché?>
Continua a muoversi,ha i pugni stretti e continua a ripetere l'ultima parola.
<svegliati> dico spingendola leggermente.
Lei si alza,piange e mi abbraccia.
Credo che non mi abbia mai stretto così forte.
<tranquilla>
<non c'è la faccio più con questi sogni>
<che hai sognato?>
<vedo sempre la stessa cosa,da quando è morto>
<cioè?>
<lui,io,un acquario e la sua canzone incompleta> dice singhiozzando e guardando il vuoto.
<un acquario?>
<si mi portava sempre,dovevamo andare.
Me l'aveva promesso perché tra scuola e varie cose,non stavamo passando tanto tempo insieme.>
<stenditi> le dico
<ma perché?>
<cosa?>
<è morto>
<Gia...>
<non dormo più la notte per questo,tu come fai?> chiede fissandomi con quegli occhioni dolci.
<a volte ho paura di crollare ma poi mi guardo attorno e penso che ho una bella famiglia, non è la mia e non potranno prendere il loro posto, ma mi vogliono bene. Ho provato a farmi odiare da Rosa,ma non ci sono riuscito e quindi mi sono lasciato andare>
<non hai altri parenti?>
<no>
<anche io ho paura di crollare Alex>
<non devi,quando senti di non farcela poggiati a me che ti tengo io>
<grazie di essere entrato nella mia vita così silenziosamente,ti voglio bene>
A queste parole mi volto verso di lei e rimango a bocca aperta.
<che c'è?> domanda arrossendo
<non sei mai così dolce>
<oh...>
<grazie a te piccola,ti voglio bene anche io> l'abbraccio e ci riaddormentiamo stavolta definitivamente,senza incubi.

Due parole per amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora