I bring you to dream

65 6 1
                                    

<come hai detto tu prima,non voglio forzarti,lascia stare chi meglio di me può capirti?>
<scusa...> è l'unica cosa che riesco a dire.
<non c'è bisogno di scusarti comunque basta pensare a queste cose,vieni con me>
Mi prende per mano e usciamo fuori dal parco.
<dove andiamo?> chiedo un po' curiosa.
<è mezzanotte?>
<ehm...sì> rispondo,osservando l'orario sul cellulare.
<bene allora assaggerai una graffa napoletana,così buona che dopo potrai solo amarmi>
<una graffa a quest ora? E per lo più napoletana? Sai che siamo a Milano
vero?> ironizzo.
<stupida! Dai sali> dice porgendomi un casco.
<dimmi che è il casco di una bicicletta...> lo guardo intimorita.
<fifona,la porto da due anni ormai,non c'è niente da aver paura!>
<se lo dici tu...> rispondo incerta.
Mi aggrappo ai suoi fianchi per salire in sella,non sono mai stata su una moto e sicuramente mia madre non approverebbe.
<come mai non vieni con questa,
a scuola?>
<la famiglia con cui vivo non vuole> dice arrossendo un po'.
<il gran duro che si fa comandare,strano> lo prendo in giro.
<dai stringiti a me prima che cambio idea e ti lascio qui>
<non lo faresti mai!>
Come da richiesta mi attacco a lui e stringo forte.
<Così però non arriviamo al bar Gia...>
<perché?> domando confusa.
<non respiro,allenta la presa>
Che imbarazzo,se esistesse il record di figuracce farei il primo posto all'istante.
Dopo poco arriviamo davanti un bar molto carino,Alex scende dalla moto e mi dice di rimanere lì vicino per guardarla.
Ritorna con due graffe enormi,ma sta scherzando? Io riesco a dare a stento un morso.
<vuoi scherzare?> dico indicando il dolce.
<che ha di male?>
<è gigante!>
<di certo non c'è pericolo che ingrassi> dice avvicinandosi.
<che vuoi dire?> faccio un po' l'offesa.
<se viene un colpo di vento,rischi di essere spazzata via> risponde,porgendomi la graffa.
<va bene,però solo metà!>
<ok ok> dice arrendendosi.
In realtà dopo mezz'ora che siamo lì a parlare e scherzare,non me ne rendo conto ma mangio con più voglia del solito e alla fine finisco tutto.
<Alex sei pazzo?solo una metà> dice lui imitando la mia voce.
<ma io non parlo così!>
<invece si> dice avvicinandosi.
Mi circonda con le braccia e per un secondo lo vedo tentennare,cosa vuole chiedermi?.
<perché da dopo la festa mi eviti?>
Non mi aspettavo questo genere di domanda.
<io...scusa>
<ti vergogni?> dice guardandomi dritto negli occhi.
<un po'> ammetto arrossendo.
<non devi...> mi accarezza una guancia e abbasso lo sguardo concentrandomi sulle mie scarpe.

Due parole per amartiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora