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Era da tempo che non sentivo mia madre e non la vedevo così ho deciso di chiamarla per passarla a trovare con Ken.

Devo dirgli anche di noi due anche se ....

Sto bene con lui, sento di provare qualcosa così come la provo per Hunter ma c'è sempre qualcosa di diverso, qualcosa impossibile da spiegare a parole.

Poi ho un dolore che da qualche ora mi attanaglia lo stomaco, ho una brutta sensazione, quella che si prova quando si ha il presentimento di stare per perdere qualcuno...

Non lo so spiegare, però è così.

<<Sei pronta?>>

<<Si andiamo!>> bacio il mio fidanzato che ricambia volentieri e dopo di che ci avviamo alla macchina, ma non prima di aver salutato Susan.

Hunter pov's

Ho una brutta sensazione che mi sta divorando lo stomaco.
È come se stesse per accadere qualcosa ma non so di preciso cosa.

Parcheggio la moto e avanzo verso casa, quando entro trovo solo Susan.

<<Sola?>> chiedo per sapere.

<<Ken e Carol sono usciti venti minuti fa. Andava da sua madre.>>

Il telefono di casa suona e prima che possa dire altro Susan si affretta a rispondere.

<<Quando?>> la vedo sbiancare in viso <<Arriviamo subito!>> afferma riagganciando velocemente e correre subito dopo verso di me.

<<Ken e Carol sono in ospedale. Ken sta bene mentre Carol è grave.>>

Il mondo si ferma è il mio cuore va in mille pezzi.
Senza dare tempo a Susan di aggiungere altro la prendo per mano e corro verso la mia auto come una furia.

Come? Quando? Dove? Perché? Per cosa? Chi?

Dieci minuti dopo sono già in ospedale.

<<Sto cercando Carol Ross.>>

<<La stanno operando. Può aspettare al secondo piano, li troverà gli altri parenti.>>

Ringrazio l'infermiera e scappo al secondo piano seguito da Susan.
Al mio arrivo trovo Ken con una camicia piena di sangue, la madre di Carol con la sua amica ed il suo compagno e due persone a me completamente sconosciute.

Anche se mi sembra di averlo già visto da qualche parte.

<<Come?>> è l'unica a cosa che riesco a chiedere a mio fratello quasi in lacrime.

Ken come una furia e con gli occhi pieni d'odio mi afferra per la maglia e mi sbatte al muro.

<<Come? Perché non lo riesci ad immaginare? Sei inutile Hunter, la tua esistenza è inutile. Riesci solo a rovinare la vita delle persone e basta.>>

Alcuni presenti intervengono spostando mio fratello da me.

<<Hai ragione, rovino la vita di tutti ma ora non è colpa mia.>> quasi urlo.

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