<<Ciao!>> è l'unica cosa che riesco a dire in questo momento.<<Ciao!>>
La sua voce è sempre uguale, come lui del resto, parte il fatto che mi sembra leggermente più abbronzato.
<<Ciao io sono Bonnie la fidanzata!>> afferma la donna al suo fianco porgendomi la mano che con educazione stringo.
<<Carol Ross!>> quando pronuncio il mio nome la ragazza difronte a me sembra sbiancare.
Che lei sappia chi sono!?
<<Benvenuti signori, cominciamo?>> con il giusto tempismo arriva il parrocco e ogni uno di noi prende posto mentre i due vanno a sedersi.
<<Quindi è lui?>> mi chiede Evan in un sussurro.
<<Si!>>
<<Sa di ....>>
<<No e non dovrà saperlo! Almeno non dopo quello che mi ha fatto.>> interrompo bruscamente.
<<Scusa!>> mi bacia la fronte e in quel caso sono io a scusarmi con lui per il tono appena usato.
Sento degli occhi puntati addosso e ci metto pochissimo a rendermi conto che quegli occhi sono i suoi.
Le prove durano più o meno due ore, appena finiamo come se non bastava averli sopportati in chiesa, me li ritrovo anche nello stesso bar a bere un'aperitivo.
<<Di cosa ti occupi?>>
Qualcuno spenga questa dannata motoretta vi prego.
<<Sono una giornalista!>>
<<Sei fidanzata!?>> a quella domanda Hunter alza il capo nella mia direzione aspettando la mia risposta.
<<No!>>
<<Hai figli?>> a questa domanda Ken si strozza con il suo aperitivo, Isabella si innervosisce, Evan è preoccupato ed Hunter resta sempre più curioso.
Posso dire di avere un figlio, basta non si sappia che quel bambino sia il suo.
<<Si! Ha un anno e tre mesi, si chiama Caleb.>>
Hunter resta pietrificato.
<<E il padre?>>
<<Non credo siano più affari tuoi!>> rispondo in tono acido alzandomi da tavola seguita da Evan.
<<Scusateci!>> Evan sempre fin troppo educato.
Ma dico io tra tante donne intelligenti proprio una papera stramazzata doveva sposarsi questo!?
<<Carol!>>
<<Evan non mi va di parlarne. Voglio solo tornare a casa da mio figlio.>> come da me chiesto apre l'auto e torniamo a casa.
Hunter pov's
<<Da quanto tempo è qui?>>
Ho chiuso Ken in una stanza ed ora esigo una spiegazione.
È mio fratello, io stavo soffrendo e lui sapeva tutto di lei.
Perché questo?<<Due anni.>>
<<Perché non me lo hai detto?>>
<<Non voleva tu lo sapessi così l'ho aiutata essendo parecchio in difficoltà.>>
<<Sul serio ha un figlio?>>
<<Si e come già sai si chiama Caleb!>>
<<Chi è il padre!?>>
<<Non posso dirtelo Hunter, queste son cose che dovrebbe dirti lei non io.>>
<<Dove vive?>>
<<Sette case dopo questa! La prima a sinistra, l'unica casa che non ha la piscina.>>
Afferro la mia maglia ed esco di casa come una furia.
Devo sapere la verità!
Carol pov's
Caleb non ha più la febbre alta ed è riuscito a mangiare tutta la sua pappa.
Gli ho anche dato l'antibiotico che Ken stamane è andato a prendermi ed ora gli ho messo il pigiama.Ho fatto anche io una doccia dopo il mio rientro. Ho cenato, ed infilato il mio pigiama bianco di lino a mezze maniche, con il pantaloncino.
Puntualmente però il campanello suona e senza chiedere chi sia con Caleb tra le braccia apro la porta.
<<Ciao.>>
Cosa diavolo ci fa Hunter a casa mia!?
<<Scusa l'ora forse stavi andando a dormire?>> fissa il mio pigiama e poi si sofferma troppo a lungo sulla figura esile di Caleb che sta quasi per addormentarsi.
<<Entra!>>
Lo faccio accomodare in cucina perché Aky appena lo ha visto gli ha ringhiato contro e non vorrei che gli staccasse un braccio a morsi.
Aky è molto protettivo nei miei confronti, soprattutto in quelli di Caleb.
<<Ti offro qualcosa da bere?>>
<<Acqua! Ma prima dovresti metterlo a letto. Si è addormentato.>>
Infatti Caleb già dorme così lo ripongo nella sua carrozzina, in compagnia di Aky..
<<Sicura che quel cane non lo mangi?>>
<<Aky non farebbe mai del male a Caleb. Sarebbe capace di morire per lui!>> ammetto sincera.
<<Ma dimmi, come mai da queste parti?>>
<<Perché sei scappata?>>
<<Dovevo!>> rispondo secca sperando gli basti.
<<Non ti capisco!>>
<<Be arrivaci da solo.>> mi sto innervosendo.
<<Vendiamo ancora i tuoi libri sai!?>>
È una persona mentalmente instabile, cambia discorso in un lampo.
<<Quindi ti sposi!>>
<<Eh già, chi lo avrebbe mai detto che avrei sposato una donna che non fossi te!>>
<<Io e te insieme per sempre?>>
<<Anche di più!>>
Questo mi sembra di averlo già vissuto non molto tempo fa.
<<E dimmi, la pensi sempre allo stesso modo sui bambini?>>
<<Non dirmi che mi hai lasciato per quello!>>
Si ma non dovrai mai saperlo, perché quel giorno porta ad una verità che tu non dovrai mai conoscere.
<<Non voglio bambini.>>
<<Cosa faresti se un giorno ti dicessi che aspetto un bambino?>>
<<Non sono pronto per un bambino! Piuttosto ti farei abortire.>>
<<Credo sia ora che tu vada via!>>
Si alza dalla sedia fissandomi con occhi da cane bastonato.
Lo accompagno all'uscita ma non prima che Aky gli abbia ringhiato contro e dopo di che lo saluto richiudendo senza esitazione la porta alle mie spalle.Lentamente mi avvicino a Caleb e gli bacio la fronte.
Ti odio Hunter e ti odierò per sempre!
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CAROL
RomanceNon è affatto facile riuscire a rialzarsi dopo la separazione dei propri genitori. Soprattutto quando si ha 10 anni e a te, piacerebbe vivere in una casa con entrambi le parti. Eppure Carol ci è riuscita! Carol Ross ha 22 anni, vive a New York con...