✔️<<Bentornati ragazzi!>>
<<Susan ti prego non urlare.>> mi lamento reggendomi la testa con le mani.
Ieri sera Ken mi ha portata nello stesso pub dove settimane prima ero stata con Hunter, la dove picchiò quel pazzo maniaco e dove disse "lei è mia".
Al solo ricordo di quella sera, presa dalla tristezza e dalla nostalgia ho iniziato a bere come se non ci fosse un domani.
Ken invece è stato quello più maturo tra i due, non bevendo nulla perché troppo preso ad occuparsi di una pazza come me.
<<Ma cosa hai combinato?>> mi rimprovera in tono quasi duro Susan.
<<Su i bicchieri giù i pensieri.>> a quel punto lo sguardo duro di Susan diventa dolce e forse sembra aver capito, anche se penso sia solo una mia impressione.
<<Meg e Hunter?>> chiede Ken.
<<In clinica per dei controlli!>>
<<Vieni, ti porto in camera.>> annuncia quest'ultimo affiancandomi prendendomi per mano.
Lo seguo senza esitazioni e lentamente arriviamo in camera mia.
Non riesco a far nulla, la stanza sembra girare.
<<Ti aiuto!>>
Ken mi fa adagiare sul letto, mi toglie le scarpe e fa per andarsene, quando con le poche forze che ho gli afferro un polso.
<<Almeno tu non mi lasciare, resta con me!>> quasi lo supplico.
Sul suo viso spunta un sorriso bellissimo.
<<Fammi spazio.>> Gli lascio il polso in modo che possa sdraiarsi al mio fianco.
Siamo uno difronte all'altro, le mie mani sono sul suo petto mentre le sue sono strette sulla mia vita.
<<Grazie!>> affermo.
<<Ci sarò sempre per te.>> sintetizza prima che entrambi chiudiamo gli occhi pronti a sprofondare in un lungo sonno.
Hunter pov's
È quasi ora di pranzo, Carol dovrebbe già essere a casa e dovrebbe aver già letto la mia lettera.
Chissà cosa avrà o starà pensando in questo momento!
Io nel frattempo sono in auto con Megan, siamo andati in clinica per dei controlli i quali per fortuna sono usciti tutti bene.
Il dottore ha detto che sta facendo progressi e che anche se la memoria non le ritornerà, starà comunque bene perché i suoi scatti d'ira con la nostra vicinanza stanno quasi scomparendo.
A questa notizia mi sono sentito leggermente più sollevato, quasi come se fossi meno colpevole, ma ciò non toglie che per colpa mia Megan non ricordi più nulla della sua vita.
Per tutto il tragitto verso casa Megan non ha fatto altro che guardare fuori dal finestrino.
Chissà cosa sta pensando!
Finalmente siamo arrivati, parcheggio, scendo dalla macchina e Megan mi imita.
La affianco, così da prenderle la mano per riportarla dentro casa con me.<<Siamo tornati!>>
Susan viene ad accoglierci con un enorme sorriso come fa sempre.
La casa sembra silenziosa e prima che possa chiedere dove siano mio fratello e Carol, la donna di casa mi anticipa rispondendo.

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CAROL
RomanceNon è affatto facile riuscire a rialzarsi dopo la separazione dei propri genitori. Soprattutto quando si ha 10 anni e a te, piacerebbe vivere in una casa con entrambi le parti. Eppure Carol ci è riuscita! Carol Ross ha 22 anni, vive a New York con...