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<<Ti amo!>> ripete Hunter mentre io lo fisso incredula.

Vorrei poter dire lo stesso, ma come faccio?
C'è Bonnie!
Devono sposarsi!
Ed io ho paura.

<<Hunter....>>

<<Interrompo qualcosa!?>>

Da dove diavolo è sbucata Bonnie.

<<Eri così assorta nei tuoi pensieri che quando hanno bussato non avevi sentito, così ho aperto io.>> mi sussurra Fred all'orecchio.

<<No nulla!>> dico rassegnata.

<<Bene perché devo dirvi una cosa.>> dice in estasi.

<<Cosa succede Bonnie!?>> gli chiede Hunter in tono duro.

<<Aspettiamo un bambino!>> urla ed io mi immobilizzo cercando di assimilare la notizia.

<<Shhh non piangere!>> quasi non mi ero accorta di star piangendo fin quando Evan non mi si era avvicinato per consolarmi.

Per qualche minuto mi riprendo e corro da Hunter per prendere Caleb dalle sue braccia.

<<Noi andiamo!>> dico guardando negli occhi la persona che ancora una volta mi sta facendo del male.

<<Carol...>>

<<Sta zitto Hunter.>> affianco Fred ed Evan poi usciamo velocemente di casa, prendendo anche Aky.

Una volta in macchina e con in braccio mio figlio mi sfogo in un pianto liberatorio.


Ken pov's

Arrivato a casa, Bonnie da la lieta notizia a me e Isabella.

Entrambi però fatichiamo a crederci, soprattutto dopo quello che ho sentito e che ho rivelato alla mia fidanzata.

Naturalmente non possiamo dire nulla così con finta felicità ci congratuliamo.

<<Hai per caso sentito Carol?>>

<<Perché vuoi saperlo?>> rispondo con un'altra domanda.

Naturalmente so anche cosa è successo oggi a casa mia tra Hunter e Carol, poiché Evan mi ha telefonato dicendo che Carol non stava neanche molto bene e che avrebbe passato la notte a casa di lui.

<<Vado da lei, devo vederla!>>

<<Hunter fermati!>> urlo arrabbiato.

<<Perché?!>>

<<Non ti azzardare a farle ancora del male. E poi non è a casa.>>

<<Cosa vuol dire non è a casa?>>

<<Non è a casa sua.>>

<<È con Evan vero?>> chiede con odio.

<<Non ti riguarda Hunter. Almeno non più da quando hai fatto in modo di spedirla qui da sola, con tuo figlio in grembo. E non raccontarmi la storia dell'azienda perché non è assolutamente una giustificazione. Stalle lontano e se hai bisogno di fare il padre, fallo con questo che aspetti.>>

<<Non puoi impedirmi questo!>>

<<Hai ragione io non posso, ma Carol può.>>


Carol pov's

Baratterei qualsiasi cosa per un tuo sorriso, per averti qui vicino, perché mi manchi e non so più in che modo riuscirò ad andare avanti facendo finta che mi basti sentirti presente anche se in realtà non ci sei, voglio sentire il tuo respiro sul mio collo, le tue mani dovunque e quei fottuti occhi che fissano solo me, ma non posso più averti, perché tu non sei più mio ed io non sono più tua.

<<Caleb dorme!>>

<<Grazie Evan.>>

Lentamente si sdraia al mio fianco e mi abbraccia.
Mi stringo a lui e infilo la testa nell'incavo del suo collo ricominciando a piangere.

<<Ci penso io a te!>> con dolcezza e sicurezza mi accarezza la schiena ed io dopo tanto tempo per la prima volta dopo tempo mi sento al sicuro.

<<Carla?>> chiedo non avendo ancora visto la bimba dai riccioli d'oro.

<<Voleva restare con i nonni così l'ho accontentata.>>

<<Come sempre!>> risponde causandomi una leggera risata di pace.

<<Sai che puoi contare sempre su di me vero? Sei mia sorella infondo!>>

<<Sei un angelo sceso da cielo Evan. Ed anche se non di sangue tu sarai per sempre mio fratello, quello che ho sempre voluto ma mai avuto.>>

<<Ti voglio bene palloncino!>>

<<Non sono un palloncino.>> metto un finto broncio causando in lui una lieve risata.

<<Shhh e dormi, che domani voglio la colazione a letto.>>

<<Ma anche no!>>

<<Notte C.>>

<<Notte Evan.>>

Qualche minuto dopo ancora abbracciata ad Evan mi addormento.

Hunter pov's

Una sola parola: INFELICE!

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