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Hunter pov

"È quando comprendi di essere legato ad una persona per la vita, che ti senti vivo, completo. È il momento in cui la tua vita ha un senso, in questo mondo. Sono le ore, i giorni, i mesi. È quando lo scorrere del tempo è direttamente proporzionale alla totale dipendenza da quella persona. È quando ti senti come 'spaccato', tu sei intero, ma poi ti apri in due, proprio per incastrarsi nuovamente. È il punto in cui le parole non arrivano né a sfiorare, né ad esprimere il pensiero di tali emozioni."

Leggo ad alta voce una frase trovata per caso su un social.

<<Hunter!>> la mia attenzione viene richiamata da Carol che in tutto il suo splendore fa capolinea sul divano.

<<Esci?>> le chiedo.

<<Devo scegliere il vestito. Porto Susan ed Evan con me. Se esci ricordati di portare Aky.>> mi avvisa prima di baciarmi per poi scappare come una furia.

L'altro ieri mentre Carol si occupava delle ultime cose per il matrimonio uscii con Caleb a prendere un gelato e quando tornai trovai Aky mangiare il divano.

Inutile dire che abbiamo dovuto subito comprarne un altro.

Non posso neanche credere che Carol stia per scegliere il suo vestito.
Era da tanto, troppo tempo che aspettavo questo momento.
Sarà mia, tra otto giorni sarà mia moglie, sarà per sempre.

Parlando di altro.

Ken ed Isabella da qualche giorno sono tornati dal viaggio di nozze e con loro hanno portato un regalo.

Isabella è incinta!

Se solo i miei genitori potrebbero vedere quel che siamo diventati.

Mio padre sarebbe felice di vedere che Caleb porta il suo nome.
Mia madre sarebbe stata una nonna attenta ed una suocera premurosa.
Sarebbero stati felici nel vede ciò che siamo diventati.

Mi mancano, credo che mancheranno sempre, ma io sono qui, sono sopravvissuto e non mi piangerò ancora addosso.

È il momento di vivere, di essere felice, per me, per Carol, Caleb, Ken, Susan, Isabella, quel piccolo ometto che sta per venire al mondo e per loro ... i miei genitori.

A loro devo tutto!

Tre ore dopo

Sono uscito e questa volta ho portato anche Aky con me.
Non mi va di comprare un divano al giorno, quindi eccoci tutti e tre a passeggiare sulla spiaggia mangiando un gelato.

<<Papa.>> batte le manine Caleb guardandomi con il mistero sporco di gelato al cioccolato.

<<Cosa ne dite di tornare a casa?>> come se mi hanno capito Aky si alza iniziando ad abbaiare e Caleb batte le mani dicendo "mana" ossia mamma.

Prendo il mio piccolino in braccio, lo ripulisco per bene, dopo prendo Aky agganciandogli il collare.

Felici, spensierati e tranquilli torniamo a casa, dove con grande sorpresa troviamo Carol che prepara la cena.

Pensavo ci mettesse di più. Di solito le donne ci mettono giorni per scegliere un vestito.

<<Siamo a casa!>> avverto.

<<La cena è in tavola.>> sbuca dalla sala da pranzo venendomi incontro.

Prende Caleb dalle mie braccia poi mi bacia ed infine accarezza Aky.

<<Hai già scelto il vestito?>> domando curioso.

<<Si!>> afferma con occhi sognanti il che mi fa sorridere nel vederla così felice.

Non sono mai stato bravo con le parole e se devo essere sincero non sono mai stato giusto nei confronti dei miei sentimenti, loro sono così incontrollabili e io così forte e severo da averlo tenuti nascosti, perché sono sicuro che una volta liberati non potevo più controllarli e non potevo più riaverli indietro.
Ma con lei..
Con lei è così facile essere me stesso, con lei non mi sono mai chiesto se valesse la pena fidarmi di nuovo.
Successe tutto così all'improvviso, all'inizio non capivo, non capivo perché fossi così felice all'arrivo di un suo messaggio, non capivo cos'era quella strana sensazione alla stomaco ogni volta che la dovevo vedere, non capivo come riusciva facilmente a farmi cambiare di umore.
Poi un giorno tutto fu più chiaro.. ricordo, scherzando gli dissi che sarei scappato via e lei mi rispose con le sue abilità da poetessa "ma dov'è che vai? Tanto ormai sei mio, scappiamo insieme.", e allora ho pensato: ad una vita, ad un futuro senza di lei, senza i suoi baci, i suoi sorrisi, i suoi abbracci e in quella vita io non ero più felice, perché a rendermi felice è lei.


FINE

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