32

372 13 0
                                    









Caleb ha la febbre alta da questa notte e non ho praticamente chiuso occhio perché come giusto che sia ha pianto di continuo.
Il pediatra passerà a breve per controllarlo, per ora è in braccio a me sul divano, con Aky al nostro fianco.

<<Ne stai approfittando perché la mamma è in ferie Vero!?>> sembra si stia per addormentare così con delicatezza lo poggio nella carrozzina.

Ho bisogno di un caffè!

Mentre aspetto il caffè mi do una sistemata altrimenti spaventerò il pediatra.

Alzo i capelli in uno chignon ed indosso una tuta grigia dell'adidas.
Infilo le Nike e torno in cucina dove è pronto il mio caffè.

Neanche il tempo di portare la tazza alle labbra che suonano al campanello.
Riposo il tutto sulla penisola della cucina e corro ad aprire.

<<Buongiorno signorina Ross!>>

<<Buongiorno dottore, entri pure.>> si accomoda dentro ed io richiudo la porta.

<<Vuole del caffè?>>

<<No grazie, vorrei vedere Caleb!>> faccio strada verso il soggiorno mostrando Caleb dormiente nella sua carrozzina.

Giustamente deve essere visitato così il dottore lo prende in braccio e in un lampo ricomincia a piangere.

Lo adagia sul divano ed io lo aiuto in modo che possa continuare e controllargli la schiena, le orecchie e la gola.

<<Ha la gola infiammata devo prescrivergli un'antibiotico da fargli prendere per una settimana, mattina e sera dopo le pappine. Vedrà tra due giorni starà già meglio! Per la febbre le do una tachipirina a supposte da mettere ogni 6 ore solo in caso di febbre alta!>> mi dice per bene mentre scrive.

<<La ringrazio!>> lo accompagno alla porta e dopo averlo salutato faccio riaddormentare il mio piccolino.

Ora devo solo chiamare Ken.

Hunter pov's

Siamo atterrati da quasi un'ora e ad attenderci all'aeroporto c'era Isabella.
Ken come al solito aveva da fare!

<<Siamo arrivati!>> ci comunica Isabella.

Scendiamo dall'auto e scarichiamo i bagagli. Entriamo e ad accoglierci troviamo Nora, la domestica.

<<Bellissima!>> afferma Bonnie.

<<Grazie mille.>>

<<Isabella sapresti dirmi quando ritornerà Ken?>>

<<Tornerà presto sta tranquillo!>>

Abbiamo sistemato tutto nella nostra stanza ed ora siamo in salone a bere un drink offertoci gentilmente da Nora.

<<Chi saranno i testimoni?>> chiede Bonnie ad Isabella.

<<Due dei nostri più cari amici!>> mentre la conversazione tra le due continua sento aprire la porta d'ingresso.

<<Tesoro sono a casa. Perdona il ritardo ma dovevo comprare le medicine a Caleb e Carol non poteva uscire essendo sola in casa!>> urla mio fratello dall'altra parte.

A quel nome il mio cuore perde un battito!
Carol!
La mia Carol?
La stessa che è scappata da me senza dire nulla? Senza un'avviso? Una lettera?

Quando Ken fa il suo ingresso lo vedo sbiancare alla mia vista.

<<Ciao fratellino!>>

<<Hunter. Ma quando siete arrivati?>>

Se ne era addirittura dimenticato.

<<Qualche oretta!>> si avvicina e dopo tanto tempo mi abbraccia.

<<Lei è Bonnie la mia fidanzata!>> indico la donna al mio fianco dopo aver sciolto l'abbraccio.

<<Piacere di conoscerti!>> i due si salutano mentre io non posso non pensare a lei, a Carol.

Davvero è qui?
Da quando?
Perché?
Come sta?
Con chi starà?
Si ricorderà di me, di noi?

*****

Ken ed Isabella hanno le prove in chiesa e Bonnie ha insistito finché andassimo anche noi.
Dicono che ci saranno anche i testimoni ed io sono curioso di conoscerli.

Carol pov's

<<Arya mi raccomando chiama per ogni cosa chiaro?>>

<<Ho capito, ora smettila e vai che Evan ti sta aspettando.>>

<<Grazie!>> stanca di sentirmi parlare, la mia amica mi caccia fuori da casa mia ed io non posso non sorridere. Almeno so che Caleb con lei è in ottime mani.

<<Possiamo partire?>>

<<Si scusami.>>

<<Isabella e Ken ci ammazzeranno se arriviamo in ritardo anche oggi!>>

<<Speriamo di non fare tardi anche il giorno del matrimonio.>> dico in tono sarcastico facendo ridere entrambi.

Evan ha 34 anni ed è un caro amico di Ken ed Isabella. Fa il farmacista, ed ha una bambina di quattro anni. Era sposato, ma sua moglie era impegnata a darla un po' a tutti così lascio lui e la bambina con custodia unica per Evan e andò via di casa. Ma non l'ho mai visto arrendersi, anzi... morirebbe per Clara e tutti i giorni lo vedo comprargli cose nuove e diverse, per farla felice. La porta ovunque. Ed una sera mentre i due erano in giro per la città decisero di telefonare a Ken per un po' di compagnia ed è quella sera che Ken incontrò Isabella.

Si dia il caso che Evan conoscesse già lei, così li fece conoscere e poi il resto lo conosciamo.

<<Ma mi ascolti?>>

<<No! Dicevi?>>

<<Siamo arrivati bella addormentata.>>

<<Scusa!>> abbozza un sorriso che solo lui sa fare e scendiamo dalla macchina diretti a passo spedito verso l'entrata della chiesa.

Una volta dentro scorgo delle figure in lontananza.
Due sono di spalle, sono un uomo ed una donna.

<<Scusate il ritardo!>> afferma Evan facendo voltare la donna che mai prima d'ora avevo visto.

<<La colpa è mia, ma sapete quanto mi costa lasciare Caleb a casa da solo! Per lo più ammalato.>> finita la frase l'uomo che era di spalle si volta di scatto nella mia direzione.

Il mio cuore perde un battito.

Hunter!

CAROL Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora