CAROL

8

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<<Finalmente!>>

Sono seduta sulla sedia della mia scrivania, ho la testa poggiata sulla spalliera, gli occhi sono puntati al soffitto e sulle mie labbra vi è un sorriso a trentadue denti.

Il mio libro è in tutte le edicole ed ora posso godermi le vacanze.

O almeno era quello che volevo, invece devo lavorare per Hunter tutta l'estate.

<<Come farò?>>

<<A far cosa?>>

Al suono di quella voce scatto come una molla dalla sedia.
Sono tutta rossa in viso per la figura appena fatta.

Devo tenere i miei pensieri per me la prossima volta!

Hunter è sulla porta del mio ufficio.
Questa volta non veste con il solito classico completo, ma ha una maglia bianca semplice che gli fascia alla perfezione quei muscoli ben designati, ha un pantalone beige e delle Nike sportive.

<<Sono anche io un ragazzo Carol, non posso vestire sempre elegante e poi, sono iniziate ufficialmente le vacanze per tutti, quindi sono libero di essere me stesso.>> ha un sorriso davvero bellissimo.

Ok, fermi tutti!

Da quanto tempo faccio questi complimenti al mio capo?

Diventerò pazza di questo passo.

<<A cosa devo la tua visita?>> fa ancora uno strano effetto dargli del tu ma infondo mi piace.

<<Volevo parlare con te di quest'estate.>> inizia mettendosi a sedere, seguito subito da me.

<<Ti va di parlarne davanti un gelato? Ho fame e sono stanca.>>

Alla mia proposta lo vedo sgranare gli occhi.

Cosa c'è?
Non gli hanno mai chiesto di mangiare un gelato?

Questo tipo è strano. 😟

<<Andiamo allora, ti farò assaggiare il miglior gelato del mondo.>> si alza sornione ed io sorrido sbattendo le mani come una bambina, facendo allargare ancora di più la sua palese felicità nel vedermi così.

Mi alzo dalla mia postazione e metto tutto nella mia borsa prima di chiudere la porta ed incamminarmi con lui verso l'uscita.

Gli occhi di tutti sono puntati su di noi, quando anche Nina ci vede, mi sorride ammiccando un'occhiolino.

Divento rossa in due nano secondi.

<<Carol stai bene? Hai la febbre? Sei rossa come un pomodoro.>>

<<Oh si, si sto bene!>> maledetta Nina per la figuraccia che mi ha fatto fare.

<<Prendiamo la mia auto.>> avverte Hunter difronte una Mercedes classe E Station Wagon dal colore grigio metallizzato.

Saliamo in auto e la prima cosa che sento è il profumo di muschio bianco misto a vaniglia, lo stesso che sento quando Hunter mi si avvicina.