•Trenta•

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Il sentimento di gratitudine è una delle espressioni più evidenti della capacità di amare.
-Melanie Klein!

La vita è qualcosa di così importante, così grande, qualcosa donataci da un entità divina, da Dio!

Non sono mai stato un credente, cioè ho sempre creduto in Dio ma non l'ho mai pregato, almeno fino a quel giorno.

Come mia abitudine negli ultimi mesi ero a casa di Lara, stavamo seduti sul suo divano, lei con la testa sulle mie gambe, io con le mani ad accarezzarle il viso.

E come ogni giorno dopo quel fottuto intervento la vidi alzarsi di scatto e correre in bagno.

Mi sono sentito così impotente in quel momento, mi sento sempre così quando lei si trova in quelle condizioni.

Sentire i suoi coniati di vomito, i suoi lamenti, sentirla torturarsi mi faceva male e me lo fa ancora ora.

Ricordo che sono corso fuori la porta del bagno e ho bussato chiedendole di aprirmi ma lei non l'ha fatto.

Ho urlato, imprecato ma nulla. Non mi dava retta.

Poi lo sentita piangere, dei singhiozzi riecheggiavano nell'aria, senza riuscire a controllarmi le mie guance come le sue si sono riempite di lacrime.

Mi sono accasciato vicino alla porta appoggiando la schiena ad essa e la testa tra le gambe.

Non ne potevo più, faceva male, ogni giorno sempre di più!

Vederla così, in quello stato era la cosa più brutta mai capitatami.

Ed è stato proprio allora che ho chiamato Dio, gli ho chiesto di aiutarmi, aiutarci a superare tutto questo, perché noi non ne potevamo più.

Il dolore era troppo, la sofferenza, le paure. Tutto era troppo.

Qualcosa di simile alla pace mi invase, mi sentii più leggero e d'un tratto sapevo che noi avremmo superato ogni cosa.

Che quel momento sarebbe passato e che noi saremmo stati felici.

Dopo quel giorno, non posso certo dire che Lara non abbia più vomitato o che non si sia più sentita male, ma posso dire che il dolore, la paura, la frustrazione sono diminuite.

Lei è più tranquilla, solare, per dei brevi istanti mi è addirittura sembrato di rivedere la mia Lara quella dei primi giorni.

Questa sera ho deciso di portarla a fare una passeggiata, così per farla distrarre un po'.

Ed ora eccomi qui fuori casa sua, con una stupida camicia addosso e un paio di jeans a fasciarmi le gambe.

La porta d'ingresso si apre rivelando dietro di essa la ragazza più bella mai vista in tutta la mia vita.

Lara è in piedi davanti a me con un vestito a tubino che le ricade dolcemente sui fianchi, un paio di tacchi neri ai piedi e il solito foulard sul capo.

È semplicemente bellissima!

-Un attimo che prendo il cappotto- la sua voce è così dolce e armoniosa che mi perdo in essa.

Mai, in tutta la mia vita avrei creduto di perdere la testa per una ragazza in questo modo.

Ho deciso di portarla a cena in un ristorante non molto lontano dalla zona.

Entriamo e il cameriere ci indica i tavoli liberi, noi prendiamo uno più isolato.

Il posto è semplice e moderno, spero le piaccia.

Aiden (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora