Io credo che la cosa più sleale che una persona possa fare sia sparire dalla vita di qualcun altro senza una spiegazione!
-Cit.Lui continua ad avere i suoi occhi fissi su di me, mentre io continuo a non credere a ciò che le mie orecchie hanno appena sentito.
Lui mio padre? Ma stiamo scherzando?
È impossibile!
E se anche fosse perché non si è fatto vivo prima?
Ha deciso di dirmelo solo perché il destino ha voluto che noi ci incontrassimo?
E in ogni caso io non credo alle sue parole, lui non è nessuno per me.
Io non ho un padre!
-Aiden ti prego dì qualcosa- mi incita con voce tremante.
-Non ho nulla da dire a parte che tu non sei mio padre- sbotto alzandomi e correndo fuori.
Come può essere mio padre?
-Aiden aspetta ti prego- sento la sua voce dietro di me e non so perché ma mi fermo.
-Cosa vuoi?- urlo senza neanche voltarmi.
Non voglio sentirlo, voglio solo che se ne vada.
-Solo parlare-
-Io non ho nulla da dirti- dico questa volta voltandomi.
-Beh io si- si passa una mano tra i capelli scompigliandoseli.
Dio possibile che in questo momento rivedo me in lui?
No no no! Non può essere possibile.
-Ci sono un sacco di cose che tu non sai-
-Non mi interessano-
-Ti prego almeno dimmi che mi credi?-
Ancora le mani tra i capelli, gli occhi che si spostano da me al suolo, le gambe che gli tremano.
In questo momento proprio come lui anche io ho la mia mano tra i capelli e gli occhi che si spostano da lui al vuoto.
Cosa devo dirgli? Vorrei non crederlo, giuro che vorrei potergli dire che lui non è nessuno, che è impossibile che sia mio padre ma più lo guardo e più il dubbio si insinua in me.
Ho bisogno di stare da solo, di riflettere.
Senza risponderlo me ne vado per la mia strada, la solita, quella buia e fredda, quella di un tempo, quella che riusciva a cancellare ogni dolore dal mio petto.
Una volta arrivato parcheggio l'auto ed entro nel locale, saluto Gary e ordino un whisky.
Inizio a pensare a quando ero piccolo e mia madre mi parlava di lui.
Ricordo che in una sera di settembre, all'età di otto anni correvo per la casa giocando a nascondino con mia madre.
Era il nostro rito prima di andare a dormire, giocavamo sempre a qualcosa, lo faceva per sentirsi più vicina a me dato che tutto il giorno lavorava.
-Aiden tesoro a letto è tardi- alla fine stanca mi trascinò in camera mia.
Una volta nel letto, come sempre mi ricordai di mio padre e quasi la supplicai di parlarmi di lui.
Adoravo la storia che mi raccontava, due ragazzi che si erano amati intensamente ma che il destino alla fine decise di separare.
-Amore questa sera no- mi accarezzava il viso dolcemente, -ricorda solo che anche se lui è andato via ti vuole un mondo di bene-
Ogni sera mi ripeteva che mio padre mi voleva bene ma che per motivi alquanto seri era dovuto andare via da noi.
Ed io ci credevo, ero solo un bambino come potevo non crederle?
Ma crescendo iniziai a capire che in realtà non erano stati dei problemi o qualsiasi altra cosa a farlo allontanare ma era stato lui stesso, non si sentiva pronto a crescere un bambino a prendersi delle responsabilità lasciando mia madre da sola ad occuparsi di una cosa così grande.
Non l'ho mai cercato, mai ho avuto il desiderio di vedere che faccia avesse o semplicemente di sapere il suo nome.
Non volevo sapere nulla di lui, anche perché io un padre l'ho avuto... Bob! Lui è mio padre, lui è stato l'uomo che si è preso cura di me dopo la morte di mia madre, neanche mi conosceva ma nonostante ciò ha deciso di adottarmi e di darmi un tetto sulla testa, un letto dove dormire e sopratutto l'amore di un padre mai avuto.
Ora dopo ventidue anni di vita si presenta quest'uomo e dice di essere mio padre?
Come si permette dopo tutti questi anni? Perché non mi ha preso con sé dopo la morte della mamma?
Per mesi ho sperato che venisse a prendermi, facendomi vivere una vita normale.
All'ora avevo bisogno di lui... non ora!
Sono cresciuto senza di lui, ed ora sto anche per sposarmi senza di lui.Io sto bene senza di lui!
Continuo a bere passandomi una mano tra i capelli.
Dopo poco decido di pagare ogni cosa e ritorno in macchina con ancora mille pensieri nella testa.
Cosa devo fare?
Come devo comportarmi?
Vorrei poter far finta di niente e andare avanti con la mia vita ma non ci riesco.
Urlo a me stesso di stare bene senza di lui e allora perché cazzo continuo a pensarlo?
Perché continuo ad avere i suoi occhi azzurri impressi nella mente?
La sua voce che urla il mio nome?
Perché cazzo non riesco a farlo uscire dalla mia testa?
Esasperato inizio a dare dei forti pugni sul cruscotto e senza neanche rendermene conto delle lacrime mi scendono sul viso.
Vorrei potermi prendere a pugni da solo, possibile che non riesca a prendere una decisione?
Una parte di me non lo vuole più vedere mentre un'altra parte vuole parlare con lui, vuole delle spiegazioni.
E mi odio per questo, io non ho bisogno della sue spiegazioni io ho solo bisogno di dimenticare questo dannato giorno.
Il cellulare inizia a squillare, sullo schermo compare il nome di Lara ma io sinceramente non ho voglia di sentire nessuno in questo momento.
Metto in moto l'auto e ritorno alla caffetteria di prima, da fuori riesco a vederlo seduto allo stesso tavolo di prima con le mani tra i capelli.
Lo guardo attentamente, guardo il suo profilo, le labbra grandi come le mie il naso piccolo, quei cazzo di occhi chiari e i capelli scuri.
Mi somiglia e anche tanto.
Senza riuscire a controllare le mia gambe scendo dall'auto e rientro in caffetteria.I miei passi sono lenti e decisi, mentre le mie mani tremano per quello che sto per fare.
Arrivo fino al suo tavolo e lo vedo alzare la testa verso di me.
-Aiden- la sua voce è bassa e tremante, da così vicino riesco a vedere i suoi occhi lucidi.
Non lo rispondo, mi siedo di fronte a lui e con voce decisa parlo.
-Voglio sapere ogni cosa, voglio che tu parta dal principio, da quando hai conosciuto mia madre fino a quando l'hai abbandonata come un codardo-I miei occhi attendono delle risposte mentre i suoi non vedono l'ora di raccontare cose mai dette e, tenute dentro per troppo tempo.
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Aiden (IN REVISIONE)
ChickLit~STORIA IN REVISIONE~ ⚠️⚠️⚠️ Aiden, un ragazzo solo senza nessuno al suo fianco, solo lui e il suo mondo oscuro. All'età di quindici anni gli viene tolto tutto! La persona più importante per lui, lei era la sua unica ragione di vita; da allora la su...