•Trentatre•

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Arrendersi non significa sempre essere deboli; a volte significa essere forti abbastanza da lasciar perdere!
-Cit

Lara's Pov

Insieme a Nikolai abbiamo deciso di andare alla polizia per denunciare la sua scomparsa.

Ci hanno chiesto alcune informazioni, come il suo nome, cognome, età, una sua foto.

Per poi continuare con le domande serie.

-L'ultima volta che l'avete visto?- chiede il commissario.
-Tre giorni fa- risponde Nikolai.
-Lei è stato l'ultima persona che l'ha visto prima che scomparisse?- chiede fissandolo.

-Si beh, siamo andati al solito club e lui dopo un oretta si è alzato per andare in bagno e poi non l'ho visto più venire-

-Sapete se ha dei problemi con qualcuno?-
-Si si- sento Nikolai urlare.
-Calmati- appoggio una mano sulla sua spalla.

Capisco la sua agitazione, lo sono anch'io.

-C'è un tipo che lo minaccia da un po' di tempo si chiama Richard, Richard Morris-

-Richard Morris- lo vedo battere qualcosa sul computer davanti a se' e dopo poco alzare lo sguardo verso di noi.
-Sapete chi è Richard Morris?- il suo sguardo è fin troppo serio .

-Un pezzo di merda- sussurra Nikolai stringendo i pugni.
-Questo tipo è ricercato per alcuni delitti-

Non ne avevo dubbi.

-Voi siete sicuri che c'entra con il vostro amico?-
-Sicurissimi-
-Vi prometto che inizieremo oggi stesso le nostre ricerche-
-Grazie mille-

Entrambi ci alziamo e ci avviamo di fuori.
-Davvero credi che Richard gli abbia fatto qualcosa?- chiedo titubante.

Ho paura di sentire la sua risposta, se davvero c'entra quel Richard, ho paura, paura che possa fargli qualcosa di doloroso.

-Temo di si!- la sua voce è dura e il suo passo è veloce.
-Dove vai adesso?- chiedo ancora.
-Devo fare qualcosa Lara, non posso stare con le mani in mano-
-Vengo con te- dico senza esitazione.

-No!- i suoi passi si fermano e mi fissa.
-Perché no?- sbuffo.
-Non posso immischiarti in certi casini, Aiden non me lo perdonerebbe mai-
-Nikolai se non mi porti con te sarò io a non perdonarti-

Abbassa lo sguardo esasperato.
-Ok- si incammina ed io lo seguo.

Entriamo in auto e lo vedo sfrecciare come un pazzo.
-Solo per sapere, dove stiamo andando?-
-Nella zona di Richard, li' dove posso trovare qualcuno che lo conosce a tal punto da sapere cosa cazzo sta combinando-

15 ore prima.
Aiden's Pov

Sento le forze mancarmi, così tanto che fatico ad avere gli occhi aperti.

Vi è mai capitato di desiderare di morire? Di ritrovarvi così all'estremo da chiedere la morte?

A me si! Sta succedendo proprio ora!

Vorrei solo che mi colpisse così forte da farmi perdere il fiato, da non sentire più l'aria nei polmoni, da non sentire più il cuore battere.

Sento gli occhi così gonfi da non riuscire a guardare, le labbra così spaccate da avere solo il sapore del sangue nella mia bocca.

Non so da quanto sono chiuso qui, credo di aver perso la cognizione del tempo.

Per non parlare della fame, lo stomaco non smette mai di brontolare.

Anche se senza forza provo ancora a tirare le braccia, provo con tutto me stesso a slacciarle da queste dannate corde, che continuano a lacerarmi la pelle.

-Buonasera Aiden- la voce di Richard mi spinge ad aprire gli occhi e fissarli sul suo viso.

-Sei pronto?- chiede con un sorriso.
-Ti senti così grande, ma solo perché sono legato su una cazzo di sedia, scioglimi e ti faccio vedere io chi ride- sbraito inarcando le sopracciglia.

Lui sbuffa e mi da un forte pugno sul viso.
-Vuoi che ti sciolga? Ok-

Lo vedo avvicinarsi a me sciogliermi le braccia e le gambe, mi fa alzare per poi buttarmi per terra.

I segni delle corde sui polsi sono così profondi che si riesce a vedere la carne uscir fuori, li accarezzo debolmente per poi passarmi le mani sul viso e noto di star messo davvero male.

-Su fammi vedere cosa sei capace di fare- dice dandomi un calcio e poi un altro ancora.

Provo ad alzarmi ma cado non riuscendo a mantenermi sulle gambe.

Le sento così indolenzite, ma non voglio arrendermi.

Così ci riprovo e mi metto sulle ginocchia lui si abbassa alla mia altezza e mi guarda con un sorriso sghembo.

Lo vedo avvicinare la sua mano al mio viso ma con uno scatto veloce gliela blocco.

La stringo così forte che vedo il suo viso contrarsi.

Giuro che ho solo voglia di spaccargli la faccia in questo momento.

-Mi stai davvero facendo tanto male- dice fingendo di soffrire.

Idiota del cazzo.

Senza riuscire a resistere gli sputo in faccia lui si ritrae di poco e sgrana gli occhi guardandomi con sguardo duro.

Si alza passandosi le mani sul viso pulendosi.

Per poi abbassare lo sguardo su di me e darmi un forte calcio, sento l'aria mancarmi e le forze venire meno, cado all'indietro mentre gli occhi si chiudono.

E l'unica cosa che spero è quella di non risvegliarmi mai più.

Aiden (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora