Mia madre mi ha insegnato tutto, tranne come vivere senza di Lei.
-Cit.Finalmente è finita anche questa settimana, il lavoro è stato molto più duro del solito.
È stata la settimana più noiosa della mia vita, era sempre la stessa routine lavoro, casa, palestra, locale.
Ho fatto questo tutti i giorni.
Per tre giorni Lara non è venuta a lavoro, non so cosa sia successo, ho chiesto a Bob ma mi ha semplicemente detto che è ammalata.
Ed ora sto da un'ora ad andare avanti e indietro nella strada dove abita lei.
Mi sento un fottuto idiota, non ho mai fatto una cazzata del genere.
Ma ho voglia di vederla e sopratutto di sapere come sta.
Spero davvero non sia nulla di serio.
Dopo dieci minuti parcheggio e mi accendo una sigaretta con lo sguardo fisso verso casa sua.
La fumo lentamente e poi prendo coraggio e scendo dall'auto.
Arrivo fuori porta di casa sua e busso per poi fare un lungo respiro.
Ad aprirmi viene sua madre.
-Aiden che sorpresa- mi saluta meravigliata.-Buonasera signora, Lara è in casa?- chiedo con voce bassa.
-Si certo, entra pure- dice facendomi accomodare.-Un attimo che la chiamo- e la vedo salire su per le scale.
Così mi accomodo sul divano e attendo che Lara scenda.Mi guardo un po' in giro, poi mi alzo e fisso alcuni quadri appesi li' in salone.
-Aiden- sento Lara chiamarmi, così mi volto in modo da poterla guardare in volto.
Ha due occhiaie enormi e un viso pallido.
-Lara tutto bene?- chiedo premuroso avvicinandomi a lei.
-Si tranquillo, come mai sei qui?- chiede accomodandosi sul divano.-Beh ecco, io non ti ho vista venire a lavoro e sono venuto a vedere come stavi.-
-Oh molto gentile da parte tua, comunque sto bene grazie.-
-Sicura, sembri un tantino pallida.-
-Si tranquillo- dice facendo un sorriso.-Ti va di cenare da noi Aiden?- mi chiede sua madre immischiandosi.
-Ehm io- dico fissando Lara.
Lei annuisce con la testa sorridendo come una bambina.
-Va bene, d'altronde non ho nessun impegno.-
-Bene allora aggiungo una sedia- risponde la madre avviandosi in cucina.-Sai, sono felice che tu sia venuto qui- dice Lara abbassando lo sguardo.
-Si, cioè ero preoccupato per te- dico senza riuscire a fermarmi.
Adesso passerò per un deficente.
Ero preoccupato per te, ma davvero? Dille anche che hai voglia di baciarla e stiamo proprio messi bene.-Comunque non è nulla di grave, lunedì tornerò a lavoro- dice alzandosi.
Prende la mia mano nella sua e mi conduce in cucina.
Mi accomodo di fianco a lei.
-Mio marito questa sera non riuscirà a cenare con noi, quindi possiamo anche iniziare- dice sua madre porgendoci il cibo.Devo ammettere che la madre di Lara non è niente male, è simpatica e cucina davvero molto bene.
La serata scorre tranquilla, dopo cena la signora Smith mi mostra alcune foto di Lara da piccola.
Era bellissima, avete presente quelle bambine paffutelle con le guance rosse e la ciccia in eccesso?
Ecco! così era Lara, praticamente il contrario di adesso.
-Guarda qui stava provando a cullare il gatto, poverino gli faceva i tormenti- dice la madre ridendo.
-Amava quel gatto, quando venne investito da un camion non la potevamo più riparare.-
-Si era come un figlio per me- risponde Lara ridendo.Rido di rimando e continuo a guardare le foto.
Poi verso le undici vediamo rientrare suo padre, non appena mi vede si blocca e stringe la mascella.
Ma che problemi ha questo tipo?
-Buonasera- lo saluto provando ad essere educato.
-Buonasera- risponde lui avviandosi in cucina.Bah meglio che vada, non vorrei trasformare una serata tranquilla in una di quelle sere indimenticabili.
In modo negativo ovviamente!
-Lara io adesso vado, si è fatto tardi. Ci vediamo lunedì a lavoro.-
-Va bene- risponde alzandosi ed accompagnandomi alla porta.Saluto la signora ed esco dalla casa.
-Buonanotte Aieden- mi saluta lasciandomi un bacio sulla guancia.La fisso per un tempo indeterminato negli occhi senza riuscire a parlare.
Cosa mi sta prendendo? Io non voglio innamorarmi, non voglio e non posso.
-Notte Lara- le dico avviandomi all'auto.
Salgo e metto in moto dirigendomi verso casa mia.
Una volta arrivato, vado in camera mi spoglio e mi butto nel letto addormentandomi il minuto dopo.
-Aiden- sento la voce di mia madre così apro gli occhi e la trovo seduta sul mio letto con lo sguardo fisso nel mio.
-Mamma- dico abbracciandola.
Quanto cavolo mi è mancato sentire il suo corpo stretto tra le mie braccia.Lei mi sorride debolmente e poi abbassa lo sguardo.
-Mamma cosa ce?- le dico alzandole il mento.-Mi vuoi ancora bene?- mi chiede mentre una lacrima le riga il viso.
-Certo che ti voglio ancora bene mamma, ma cosa dici?- le dico agitandomi.Perché pensa una cosa del genere? Lei è mia madre come potrei non volerle più bene?
-E allora perché non mi pensi più? Ti sei dimenticato di me- dice questa volta arrabbiata.
Si alza di scatto dal letto e mi da le spalle.
Mi alzo anch'io e appoggio le mie mani sulle sue braccia.
-Mamma io ti penso in continuazione, giorno e notte, sei il mio pensiero fisso- le dico accarezzandola.
Lei si volta lentamente e incastra i suoi occhi nei miei.
Quegli occhi dello stesso colore dei miei, di quel verde così intenso.
Un tempo ricordo che erano così luminosi e raggianti.
Mentre invece guardandoli adesso sono così spenti, non hanno alcuna luce, c'è solo il buio e il dolore nei suoi occhi.
-Promettimelo che lo farai sempre, che mi penserai ugualmente anche se la tua vita cambierà, anche se entrerà qualcuno nella tua vita che potrà separarti da me. Promettimi che non ti allontanerai mai da me- mi dice accarezzandomi la guancia.
-Lo prometto mamma, nessuno mi separerà da te- le dico prima che lei scompaia dalla mia visuale.
Di scatto apro gli occhi e...
Era solo un sogno.Mi alzo dal letto notando che sono le nove e mezza.
Mi guardo allo specchio, sempre lo stesso viso, le fosse sotto gli occhi i capelli scompigliati e gli occhi uguali a quelli di mia madre, spenti senza alcuna luce.
Così faccio una doccia velocemente e mi vesto per poi prendere le chiavi dell'auto e avviarmi da lei, l'unica donna della mia vita.
È stata la prima e sarà l'ultima.
Non ho bisogno di nessun'altra solo di lei.Penso mentre mi inginocchio e fisso i miei occhi sulla sua lapide.
È più di un mese che non venivo, come ho potuto dimenticarmi di mia madre?
Accarezzo il suo nome e inizio a parlarle con voce debole.
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Aiden (IN REVISIONE)
ChickLit~STORIA IN REVISIONE~ ⚠️⚠️⚠️ Aiden, un ragazzo solo senza nessuno al suo fianco, solo lui e il suo mondo oscuro. All'età di quindici anni gli viene tolto tutto! La persona più importante per lui, lei era la sua unica ragione di vita; da allora la su...