•Quarantaquattro•

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Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle!
-Denis Waitley.

Sono ancora qui.

Continuo ad avere la testa bassa e le guance rigate dalle lacrime.

Il dolore ancora nel petto e il freddo a riempirmi l'anima.

Lei continua a guardarmi con quel sorriso, quello di sempre. Quello che non vedo ormai da tanto tempo.

Da troppo tempo...

-Aiden- una voce mi porta a rialzare il capo, è Lara.

Gli occhi incastrati nei miei, le mani unite e le gambe che con lentezza si piegano facendola così arrivare alla mia altezza.

-Come facevi a sapere che ero qui?- chiedo con voce roca.

-Sono andata da Bob e lui mi ha detto della discussione che avete avuto; ho immaginato fossi qui- le sue mani mi sfiorano il viso con dolcezza.

Chiudo gli occhi al contatto con lei, mi lascio cullare dalla sua carezza e sento il cuore diventare più leggero.

-Ti prego andiamo a casa- le dico alzandomi e stringendola a me.

Durante il tragitto, penso sempre alla stessa cosa.

Ho un padre.
Io ho un padre.

Lo stesso che anni addietro mi ha lasciato per vivere la sua vita, per realizzare il suo sogno.

Ma la cosa che più non riesco a spiegarmi è perché io stia soffrendo così tanto?

Dopo la morte di mia madre mi ero ripromesso di non soffrire più e così è stato. Almeno fino ad ora.

Sapere che Bob mi abbia tenuto nascosto tutto questo, sapere che lui lo incontrava e che insieme parlavano di me. Sapere che lui conoscesse mio padre e che sopratutto non me ne abbia mai parlato fa così male.

Cosa devo fare per far sì che questo peso scompaia dal mio petto?

Qual è la cosa più giusta da fare adesso?

-Siamo arrivati- Lara mi risveglia dai miei pensieri.

Una volta in casa mi butto sul divano sempre con gli stessi pensieri nella testa.

-A cosa pensi?- chiede Lara buttandosi accanto a me.

-Un po' a tutto-

-Bob mi ha detto che...-

-Lara perdonami ma non voglio parlare di Bob adesso, veramente non voglio parlare di nessuno-

-Scusami- abbassa la testa dispiaciuta.

-Non scusarti. Piuttosto parliamo di noi, del matrimonio. Manca solo una settimana e voglio concentrarmi solo su questo argomento!-

Prima che William entrasse a far parte della mia vita, prima che la prendesse e la calpestasse e... distruggesse con una semplice parola io avevo un matrimonio da affrontare.

Ho fatto una proposta e una promessa ed è ciò a cui voglio pensare adesso.

Voglio pensare ad essere felice con la donna della mia vita.

Voglio sposarla ed avere dei figli, dei bambini a cui dare quell'amore che io purtroppo ho solo potuto immaginare in tutti questi anni.

-Sei sicuro? Cioè so che adesso hai tanti pensieri per la testa, se vuoi possiamo anche rimandare il matrimonio io saprò aspettare...- le sento dire a raffica.

Appoggio la mia mano sulla sua guancia per poi baciarla dolcemente.

-Sono sicurissimo. Non vedo l'ora di sposarti- le dico una volta staccatomi da lei.

La vedo sorridere e abbassare lo sguardo.

-Beh allora penso che andrò a casa, così vado con mamma a ritirare il vestito, ho appuntamento per oggi alle tre-

-Ti accompagno-

Arrivati da lei la saluto con un bacio e ritorno per la mia strada.

Durante il tragitto decido di chiamare Nikolai. Ho bisogno di distrarmi un po'.

-Amico tutto bene?- chiede con voce bassa.

-Si, certo. Ti va di andare a bere qualcosa?- chiedo prendendo la strada per casa sua.

-Okay va bene, ci vediamo lì?-

-Veramente sono quasi arrivato a casa tua-

-Apposto, ti aspetto-

Riattacco per poi arrivare qualche minuto dopo da lui.

Busso aspettando che mi apra ma l'idiota mi fa aspettare per più di dieci minuti per poi finalmente aprirmi.

-Che stavi facendo?- dico sbuffando.

-Mi stavo vestendo, dove vuoi andare?- chiude la porta dietro di sé avviandosi alla mia macchina.

-Da qualsiasi parte, ho bisogno di una birra- metto in moto e mi avvio al bar più vicino.

Arrivati entrambi ordiniamo una birra accomodandoci vicino al bancone.

-Cosa è successo amico? Non hai mai bevuto a quest'ora-

-Ho conosciuto mio padre- dico senza neanche guardarlo.

Nik sa che non ho mai conosciuto mio padre, ed è per questo che in questo momento mi sta guardando con gli occhi fuori dalle orbite.

-Cazzo- dice solamente, -Come è successo?- continua bevendo un sorso dalla sua birra.

-Lui è il professore di lettere di Lara ed è così che ci siamo incontrati e ieri mi ha detto ogni cosa-

-Come stai?-

-Non lo so...- mi passo una mano sul viso come per cancellare la frustrazione che si era formata, troppo evidente.

-Hai parlato con Lara?-

-Si, certo che si! Solo che sai com'è Lara-

-Eh già- ride alle mie parole.

Lara è una ragazza ottimista, dolce e soprattutto molto comprensiva. Lei darebbe delle seconde opportunità a tutto il mondo e anche una terza e quarta se ce ne fosse bisogno.

-Invece tu cosa pensi di fare?-

-Non lo so, una parte di me desidera incontrarlo di nuovo, parlargli e forse farlo entrare nella mia vita. Ma l'altra parte, quella ferita, non riesce neanche a pensare a lui senza arrabbiarsi-

-Aiden amico, l'unico consiglio che posso darti è quello di non far vincere l'orgoglio e sopratutto di non parlare con la testa ma con il cuore. È tuo padre e tu sai più di chiunque altro quanto hai sperato in questo momento-

Ha ragione! Devo far scegliere al cuore cosa fare.

È vero ciò che dice Nikolai? Davvero aspetto da tutta la vita questo giorno?

Se è così allora perché sono qui e non con lui? Perché mi sto facendo tutte queste domande mentali invece di stare lì al suo fianco e dirgli che gli dò una seconda possibilità?

Eppure non è facile, quando si viene feriti non è facile dimenticare, mettere una pietra sopra. Delle volte il peso che si ha nel petto è così grande da non riuscire a toglierlo.

Come si può dimenticare? L'unica persona che avrebbe dovuto amarti incondizionatamente, che sarebbe dovuto starti accanto a prescindere, ha deciso di andarsene via da te.

Ed è per questo che è difficile ora, ecco perché non so cosa fare. È colpa sua se io adesso mi creo tutte queste stupide domande e tutti questi dubbi del cazzo.

Cosa devo fare?
Devo permettere a mio padre di entrare a far parte della mia vita? Devo dargli l'opportunità di riparare ai suoi errori? Oppure continuare con la mia quotidianità senza di lui?

Aiden (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora