•Venticinque•

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Sembrava l'inizio di una qualche felicità.
Poi si sa come vanno le cose: scivolano sempre, impercettibili, non c'è verso di fermarle, se ne vanno, semplicemente se ne vanno.
-Alessandro Baricco.

Lara's pov

Iniziamo a ballare, mio fratello si scatena a ritmo di musica, mentre io proprio come qualche secondo fa mi perdo nei miei pensieri.

-Lara divertirti- urla prendendomi per le spalle, gli sorrido appena e provo a spostare i miei pensieri altrove.

Balliamo per poco tempo poi ritorniamo al bancone e Ed ordina un'altra birra.

-Una anche a me grazie- dico al barista velocemente.
-No per lei un bicchiere d'acqua o un succo- risponde mio fratello, il barista annuisce spostando il suo sguardo altrove, -non puoi bere molto, almeno non fino a domani- mi dice dolcemente, sbuffo e prendo il mio succo tra le mani.

Butto il mio sguardo verso l'entrata del locale, forse nella speranza di vedere entrare Aiden e dopo qualche secondo qualcuno entra, non è lui ma il suo amico quello dell'altra sera, se non mi sbaglio si chiamasse Nikolai.

Con un braccio tiene la porta aperta come se stesse aspettando qualcuno, difatti lo vedo entrare, è lui!
Mi blocco a guardarlo, una maglia grigia a ricoprirgli il torace, dei pantaloni neri a fasciargli le lunghe gambe, il solito sguardo cupo riposto verso la mischia.

Non mi ha ancora vista e io mi sento morire, vorrei poter scomparire in questo momento, so che fino a due secondi fa non smettevo di dire che avrei voluto vederlo ma mi sbagliavo, fa male, fa molto male ad averlo qualche metro di distanza da me e non potermi avvicinare a lui e stringermi sul suo petto.

-Lara, tutto bene?- mi chiede Ed vedendomi paralizzata, sposta il suo sguardo nella mia stessa direzione e con voce dolce mi sussurra: -se vuoi andiamo da un'altra parte-

So che sarebbe da codardi dire di si. Dirgli che voglio scappare da questo posto perché mi sento morire.

Ma non importa perché è quello che faccio!
-Si, ti prego- quasi lo supplico.

Senza neanche finire i nostri drink ci alziamo avviandoci velocemente all'uscita, cammino con sguardo basso non ho voglia di vedere più nessuno per questa sera.

Ma la mia testa urta contro un petto, alzo di poco gli occhi e riconosco immediatamente la maglia.

Aiden...

-Lara- lo dice quasi in un sussurro.
-Scusami- mi scuso senza neanche guardarlo negli occhi e mi avvio all'esterno correndo verso l'auto di mio fratello.

Voglio andare via di qui.

Ma eccola di nuovo la sua voce a farmi da sottofondo in questa notte così buia.

-Lara- mi volto lentamente e nei suoi occhi riesco a vedere solo me.
-Aiden- dico il suo nome con bisogno, come se pronunciandolo lui capisca quanto io abbia bisogno di un suo abbraccio in questo momento.

-Sei scappata... perché?- mi chiede in un sussurro.
-Ho pensato che fosse stata la cosa più sensata da fare-
-Per quale motivo?- i suoi passi si avvicinano a me e inizio a sentire il mio cuore esplodere.

Mi ha chiesto lui di stargli lontana, lui ha detto che non dobbiamo stare insieme ed ora mi chiede perché mi allontano da lui?

-Perché tu hai detto che devo farmi una vita senza di te, ed è quello che sto provando a fare!- gli dico in modo brusco.

I suoi passi si bloccano sul cemento, il suo viso si abbassa sulle sue mani che in questo momento si stanno torturando a vicenda.

-Ma di certo non volevo dire che devi scappare ogni volta che mi incontri- la sua voce è bassa, non riesco a sentire quale emozione lo invade in questo momento.
-E cosa dovrei fare? venirti incontro e salutarti come se nulla fosse successo?quando invece è successo qualcosa Aiden! qualcosa di talmente doloroso che non si riesce a sopportare- dico alzando il tono di voce.

Non risponde, il suo viso si contrae alle mie parole e senza dire più niente si volta e ritorna nel locale.

Sento le mie guance bagnarsi da lacrime amare, il mio corpo è fermo immobile con lo sguardo rivolto verso l'Amnesia.

Sarei dovuta restare a casa, mi sarei risparmiata questa discussione stupida.

-Andiamo- la mano di mio fratello poggiarsi sulla mia spalla mi fa risvegliare.

Mi porta in auto e parte senza dire nulla.

-Ho sentito ogni cosa senza volere- dice continuando a guardare davanti a se'.

Non rispondo lo guardo per un istante poi riporto lo sguardo sulla strada.

-So cosa stai per dire, ma ti prego resta in silenzio- gli chiedo solo di non dire nulla, ci sono già troppi pensieri nella mia testa in questo momento.

Fa come gli ho chiesto, resta in silenzio fino a quando non arriviamo a casa, vado per la mia strada chiudendomi di nuovo in camera come un eremita.

Mi butto sul mio morbido letto con l'immagine di Aiden nella mia mente.

Perché nonostante tutto io continuo a vederlo così dannatamente irresistibile?

Con quei capelli scompigliati, lo sguardo scuro, così scuro da non riuscire a leggerci nulla dentro.

Si torturava le mani, vedevo quanto fosse agitato in quel momento, vedevo che anche lui sentisse il bisogno di me come io lo sento di lui, ma nonostante ciò è riuscito lo stesso a non far trasparire nulla, è riuscito a tenersi dentro ogni cosa lasciandomi li' da sola con le mie domande e i miei pensieri.

Porto le mani in alto mettendole dietro la testa e alzo il mio sguardo verso il soffitto.

Se solo esistesse una macchina del tempo, giuro che tornerei indietro di un giorno e resterei al mio posto, non lo seguirei come una stupida ma resterei sui miei passi.

Continuo a pensare che se ieri non ero li' presente tutto questo non sarebbe mai successo, lui non mi avrebbe mai lasciato perché mai avrebbe temuto per la mia incolumità.

Ricordo ancora la faccia di Clarissa quando le ho detto che non sarei potuta restare con lei perché dovevo seguire il mio ragazzo, avrà pensato fossi pazza e probabilmente lo sono.

Nessuna ragazza al mondo seguirebbe il proprio fidanzato, è segno di sfiducia, ma io di Aiden mi fido mi fido come di nessuno mai.

Inizio a sentire un peso sul cuore e ricomincio a piangere per il troppo dolore, è da ieri che non faccio altro che questo.

Dopo questa sera credo che le cose siano peggiorate ancora di più, gli ho praticamente urlato in faccia che mi sto allontanando da lui proprio come mi ha chiesto; l'ho vista la paura nei suoi occhi ma nonostante tutto ha deciso di andarsene via da me.

Aiden (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora