•Quarantasei•

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Un matrimonio di successo richiede l'innamorarsi molte volte, sempre con la stessa persona!
-Mignon McLaughlin.

Sento la sveglia suonare incessantemente, apro un occhio per vederla e spegnerla sbuffando.

Sono le sette del mattino, perché cavolo la mia sveglia sta suonando a quest'ora?

Mi passo una mano sul viso e mi alzo con gli occhi ancora attaccati dal sonno, inciampo una decina di volte e maledico ogni cosa che mi si pone davanti.

Vado diritto in bagno, lavo la faccia e guardo il mio riflesso allo specchio; i capelli disordinati e le fosse sotto gli occhi, non penso riuscirò mai a liberarmi di loro.

Mi dirigo in cucina e apro il frigo ma non trovo nulla da mangiare, allora mi preparo solo del caffè. Riporto i miei occhi verso l'orologio, sono le sette e venti, ma perché cavolo mi sono svegliato a quest'ora. Cosa faccio ora?

La mia mente mi ricorda che devo parlare con Bob, l'ultima volta che ci siamo visti abbiamo discusso e gli ho detto di voler stare da solo, lontano da tutti, lontano da lui.

Faccio una doccia veloce e mi vesto mettendo dei semplici jeans scuri e un maglione blu notte sopra; mi dirigo al supermercato, sarà sicuramente lì.

Una volta arrivato entro fermandomi davanti al suo ufficio, busso e attendo che mi lascia entrare.

-Avanti- sento la sua voce.

Entro e con passo lento mi avvicino alla poltrona di fronte a lui, non mi ha ancora visto; il suo sguardo è fisso su dei fogli davanti a sé.

-Bob- dico solamente, di scatto alza i suoi occhi verso di me.

-Aiden, non avevo capito fossi tu; di solito non bussi- sorride continuando a fissarmi.

-Già. Beh ecco, io volevo scusarmi per il comportamento dell'altro giorno-

-Non devi farlo, ho sbagliato a tenerti nascosto quelle cose e mi dispiace- abbassa lo sguardo sulle sue mani.

-Va tutto bene Bob, vorrei solo che tu sapessi che sei come un padre per me, anche se ora ho incontrato William resterai sempre e solo tu mio padre- sono imbarazzato, non è da me dire certe cose.

Mi guarda con gli occhi pieni di lacrime:
-E tu sarai sempre mio figlio!-

-La settimana prossima io e Lara ci sposiamo, quindi compre un bel vestito e non provare a presentarti con queste orribili camicie- dico indicandolo schifato.

È abituato a mettere camicie del tipo hawaiane che non gli stanno per niente bene.

-Questo sarebbe il tuo invito?- lo vedo ridere.

Idiota! Mi passo una mano tra i capelli disordinati distogliendo il mio sguardo da lui.

-Tranquillo, ho già il vestito adatto!- mi sorride felice.

-Okay, io adesso andrei- mi alzo avviandomi alla porta, -A giovedì- dico ancora, prima di lasciare il suo ufficio.

Nel dirigermi alla macchina sento il cellulare squillare, è Nikolai.

-Nik- rispondo avviandomi a casa.

-Aiden amico, stavo pensando... ma sarò io il tuo testimone di nozze?-

Ma è serio?

-Davvero mi hai chiamato per chiedermi questo?- domando sbuffando.

Sa che sarà lui.

-No perché ne sarei davvero onorato-

-Nikolai sei il mio unico amico, quindi sì sarai tu!-

-Oh bene, perché ho già comprato il vestito-

-Idiota- rido fermandomi ad un semaforo.

-Forse porto anche una ragazza, posso vero?- chiede ancora.

-Si puoi, ma chi è?- chiedo sorpreso.

Non perché Nikolai fosse un brutto ragazzo ma... è stupido! Molto.

-È una tipa conosciuta in discoteca- la sua voce è bassa.

-Nikolai, non voglio puttane al mio matrimonio- dico capendo ogni cosa.

-Ma cosa dici? Non è una puttana- dice fingendosi offeso.

-Ah no?- chiedo non credendogli.

-È una accompagnatrice- risponde l'idiota ridendo.

-È la stessa cosa! Non provare a presentarti con una puttana o come preferisci accompagnatrice. Ora devo staccare, ciao- riattacco senza aspettare una risposta.

Questo ragazzo è assurdo!

La settimana passa veloce, non vedo Lara da tre giorni, sua madre ci ha proibito di vederci. Ha iniziato a dire che dovevamo stare in astinenza fino al matrimonio, non dovevamo ne vederci ne fare sesso e stronzate del genere.

Quindi in conclusione sono circa due settimane che non vado a letto con la mia ragazza e tre cazzo di giorni che non la vedo affatto!

Sono da più di dieci minuti sotto la doccia, Nikolai si è presentato a casa mia con due ore di anticipo.

Devi accompagnarmi lui in chiesa, ma questo non gli dà il diritto di presentarsi un anno prima a casa mia.

Eh già! Tra solo un paio di ore sposerò Lara.

Esco dalla doccia e mi asciugo mettendo i pantaloni del vestito poi Nikolai bussa incessantemente alla porta di camera mia.

-Ma perché sei già qui?- urlò esasperato.

Non lo sopporto più, mi sta facendo impazzire.

-Vuoi sapere la verità?- mi chiede poggiandosi una mano sul petto, lo guardo scocciato.

-Avevo paura che non ti saresti presentato in chiesa-

-Ma vaffanculo- dico continuando a vestirmi.

Mi guardo allo specchio e provo a fare il nodo alla cravatta, sono così agitato cazzo! Lo sbaglio per due volte e poi finalmente ci riesco.

Vestito di tutto punto mi volto verso Nikolai.

-Come sto?- chiedo insicuro, d'un tratto il vestito che ho comprato mi fa schifo.

-Stai benissimo, è l'abito giusto per te- dice con voce stridula prendendomi in giro.

Gli dò un pugno sulla spalla, -Stronzo- entrambi ridiamo.

-Ora dobbiamo andare- dice questa volta con voce seria.

È arrivato il momento di sposami.
Io Aiden Pierce sto andando a sposarmi, con la donna più bella e dolce che esista su questa terra.

Prima di andare mi avvicino al comodino accanto al letto e prendo la foto di mia madre.

Accompagnami in questo viaggio mamma. Penso mettendola nella tasca interiore della giacca.

So che lei sarà al mio fianco e mi accompagnerà nelle scelte che farò.
Solo adesso sono pronto davvero a sposarmi!

Aiden (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora