A volte anche dire solamente 'ho paura' è un inizio...
-CitLara's Pov
Le mani che tremano, la bocca serrata, le guance bagnate e le gambe molli...
Ecco questa è l'immagine di me in questo momento.
Sono tre giorni che non vedo e non sento Aiden e sono tre giorni che io non vivo più.
Sono passati cinque mesi dalla fine delle chemio e tutto è andato per il verso giusto, io ho ripreso la scuola, Aiden il lavoro.
Ci siamo amati come non mai, la nostra storia è andata avanti senza nessun intoppo almeno fino a tre giorni fa.
Fino a quando lui non è sparito dalla mia vita, è andato via senza neanche avvisarmi.
Sento qualcuno bussare incessantemente alla porta di casa, scendo come una matta sperando che sia lui ma una volta aperta mi ritrovo davanti Nikolai.
Cosa ci fa lui qui a casa mia?
-Va tutto bene?- la mia voce è tremante.
-Non credo, Lara sono tre giorni che non sento e vedo Aiden- riesco a leggere la preoccupazione nelle sue parole e la paura inizia ad invadermi capendo che qualcosa non va.Lui non è andato via da me ma qualcuno me l'ha portato via...
72 ore prima.
Aiden's pov-Nikolai dammi queste cazzo di sigarette- urlo esasperato.
È da dieci minuti che mi rompe le palle prendendosi le mie dannate sigarette.
Dice che devo smetterla di fumare, perché mi fanno male e tutte stronzate del genere.
Ma dico io parla proprio lui che fino a qualche tempo fa fumava peggio di un turco e no semplici sigarette.
-Okay tieni ma poi non dire che non ti ho avvisato- dice accendendosene una.
Lo guardo di traverso e lui ride sotto i baffi.
-Andiamo a fare un giro in un club?-
-No-
-Carcerato- sbuffa voltandosi di lato.
-Come scusa?-Ma che cazzo vuole?
-Perché non vuoi?-
-Sai che sto con Lara questa sera-
-Per una volta puoi anche non vederla, dai è da tanto che non usciamo io e te-In effetti ha ragione, è davvero tanto tempo che non usciamo.
Così decido di accettare per poi alzarmi ed avviarmi a casa per una doccia.
Verso le nove esco avviandomi al solito posto è li' che abbiamo preso appuntamento.
Guardo la grande scritta a neon del locale: Amnesia.
Faccio un lungo respiro ed entro, cerco tra la folla Nikolai e dopo poco lo vedo appoggiato al bancone con un drink tra le mani.
-Nikolai- lo saluto accomodandomi al suo fianco.
-Amico- urla come un matto.Possibile che sia già ubriaco?
-Caro un drink per il mio grande amico- si rivolge al barista.
Il tipo mi mette davanti lo stesso che ha preso lui ed io inizio a berlo lentamente.
Dopo mezz'ora Nikolai continua a parlare senza sosta ed io sinceramente non lo sto minimamente ascoltando.
Nella mia testa ho solo l'immagine di Lara, quanto cazzo vorrei stare al suo fianco in questo momento, accarezzarle il viso e lasciarle dei baci sul tutto il corpo.
E invece no! Devo essere qui a subirmi Nikolai.
Devo fare pipì, così gli faccio un cenno e mi avvio in bagno.
Dopo aver fatto ogni cosa, mi lavo le mani per poi poggiarle sul lavandino con lo sguardo rivolto nella mia immagine riflessa nello specchio.
I capelli sono cresciuti davvero tanto, così tanto che qualche ciuffo ribelle mi ricade sulla fronte, mi passo una mano sul capo buttandoli indietro.
Poi sbuffo sonoramente e mi avvio fuori, ma d'un tratto sento una mano poggiarsi sul mio braccio, la presa è forte così mi volto e lo vedo, lui, il mio passato, il mio incubo più grande.
Richard...
Scosto il mio braccio dalla sua presa in modo brusco e lo fisso incazzato.
Cosa vuole?
-Ti sono mancato?- sono le parole che escono dalle sue labbra mentre io continuo a restare in silenzio.Perché cazzo è qui? Perché mi ha fermato? Non voglio più avere a che fare con lui, ho dimenticato il mio passato mettendoci una pietra sopra.
Quindi perché cazzo mi ha fermato?-Dal tuo silenzio deduco di no- il suo volto è così scuro e quello stupido sorriso che si ritrova di certo non è di conforto.
-Neanche tu mi sei mancato, anche perché eri sempre presente nella mia mente- si tocca le tempie come un matto, -in tutto questo tempo non ho fatto altro che pensarti, pensare a ciò che mi hai fatto, allo sparo e al modo in cui per poco non hai ucciso un mio amico-
-Un tuo amico? Volevi dire un tuo schiavo- ringhio fissandolo.
-Chiamalo come vuoi, ma in ogni caso io non ho dimenticato Aiden--Se io ho dimenticato ciò che mi hai fatto, puoi farlo anche tu!-
-No! non sono il tipo, io preferisco ricordare e vendicarmi-Nel preciso istante sento le mie gambe abbandonarmi e con esse la mia vista per poi vedere solo il buio.
***
Faccio fatica ad aprire gli occhi e una volta fatto continuo a vedere solo il buio, cosa sta succedendo?
Abbasso gli occhi e mi rendo conto di essere legato su una sedia.
Ma cosa?
Provo a muovermi ma non ci riesco, sposto lo sguardo altrove e nonostante il buio riesco a capire di star chiuso in una stanza.
D'un tratto la porta viene spalancata e la luce fa il suo ingresso, mi volto e vedo Richard avvicinarsi a me con un sorriso sghembo.
-Cosa mi hai fatto?- urlo isterico.
-Ti ho semplicemente portato in casa mia-Si ferma davanti a me continuando a sorridere.
-Ma cosa vuoi? Sei per caso impazzito? Perché mi hai legato su una cazzo di sedia?-Sento la testa pesante e la rabbia invadermi.
-Vuoi sapere cosa voglia? Davvero vuoi saperlo?- chiede divertito.
-Senti Richard scioglimi prima che ti spacco la faccia- urlo in modo brusco.
-Non penso tu sia nella posizione giusta per minacciarmi--A me non frega un cazzo di ciò che pensi tu, scioglimi- tiro le braccia ma l'unico risultato che ho è solo un grande bruciore sui polsi.
Ma sono per caso finito in uno di quei stupidi film thriller?
-Allora Aiden Pierce sei pronto a scontare la tua pena?- dice prima di darmi un forte pugno in faccia.
Sento le labbra spaccarsi e il sapore del sangue sulla lingua.
Un altro pugno mi arriva nello stomaco e il tutto accompagnato dalla sua cazzo di risata.
Un coniato di vomito mi sale in gola ma lo ricaccio indietro.
-Credo davvero che mi divertirò tantissimo- sono le ultime parole che sento prima di essere colpito ancora in pieno volto.
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Aiden (IN REVISIONE)
ChickLit~STORIA IN REVISIONE~ ⚠️⚠️⚠️ Aiden, un ragazzo solo senza nessuno al suo fianco, solo lui e il suo mondo oscuro. All'età di quindici anni gli viene tolto tutto! La persona più importante per lui, lei era la sua unica ragione di vita; da allora la su...