La verità è una sedia scomoda, sulla quale pochi sono disposti a sedersi!
-Paola Melone.Finalmente inizia a raccontare ciò che ha da dire con voce titubante e sguardo basso.
-Ho conosciuto tua madre all'età di sedici anni, andavamo allo stesso liceo, non appena la vidi pensai non ci fosse ragazza più bella di lei-
I suoi occhi sono come incantati da un ricordo ormai lontano.
-Lei era seduta sul muretto della scuola con le sue amiche a farle compagnia mentre io al lato opposto con il mio amico a fumare una sigaretta.
I capelli castani che le ricadevano sulla schiena, quegli occhi grandi e chiari mi fecero perdere la testa.
Per diversi giorni mi limitavo a guardarla, non ero un tipo molto socievole.
Ma dopo una settimana mi feci coraggio e mi avvicinai a lei, mi presentai e le sorrisi cordialmente lei rise e si allontanò da me velocemente.
Ci rimasi male, anzi malissimo. Iniziai a pensare a cosa avessi fatto di sbagliato per farla scappare, ma davvero non ricordavo; avevo semplicemente detto il mio nome.
Per tutto il giorno non facevo che pensare a lei e a ciò che era successo.
Io avevo praticamente perso la testa per lei e una volta decisomi di avvicinarmi lei scappava? E sopratutto rideva di me?
Il giorno dopo ne la guardai ne provai a pensarla, ma ecco che la vidi avvicinarsi a me.
"Ciao William" mi salutò come se ci conoscessimo da tempo.
Io incanto e sopratutto sconvolto non sapevo cosa dirle così rimasi in silenzio.
"Cosa c'è il gatto ti ha mangiato la lingua?" continuò divertita.
"No è solo che ieri quando mi sono avvicinato a te sei scappata ridendo ed ora invece mi saluti?" le dissi stizzito dalla sua battuta.
"Già, ieri stava per iniziare la lezione" disse semplicemente.
Fui felice della sua risposta perché almeno così sapevo che non era del tutto divertita da me.
Parlammo fino a quando non suonò la campanella e lo facemmo anche il giorno dopo e quello dopo ancora.
Andammo avanti così per settimane fino a quando non le chiesi di uscire, accettò immediatamente e da quella sera iniziò la nostra storia.
Eravamo la coppia più invidiata del liceo, io il capitano della squadra di football e lei era capo cheerleader.
Per gli ultimi due anni re e reginetta del ballo, eravamo felici e sopratutto ci amavamo davvero.
Finito il liceo ci segnammo allo stesso college entrambi sognavamo di diventare dei professori.
Ma nell'estate prima del college lei rimase incinta, non riuscì a dirmelo subito, solo una settimana prima di partire per il college me lo disse.
"Will io non partirò con te" furono le sue parole.
"Cosa? Perché?" le chiesi dispiaciuto.
Perché non voleva più venire al college con me? Senza aspettare una sua risposta inizia ad arrabbiarmi.
"Avevamo programmato già ogni cosa, perché ora ti tiri indietro? Perché ti comporti così?" le urlai contro.
"Perché sono incinta Will" urlò a sua volta.
Ed io sentii la paura in contemporanea all'ansia invadermi.
Come era possibile, io ero stato sempre attento.
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Aiden (IN REVISIONE)
ChickLit~STORIA IN REVISIONE~ ⚠️⚠️⚠️ Aiden, un ragazzo solo senza nessuno al suo fianco, solo lui e il suo mondo oscuro. All'età di quindici anni gli viene tolto tutto! La persona più importante per lui, lei era la sua unica ragione di vita; da allora la su...