•Trentuno•

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Esprimi un desiderio e non dirlo a nessuno.
Neanche a te stesso.
I desideri si avverano quando ti dimentichi di loro.
-Cit

Oggi sarebbe stata l'ultima chemio, l'ultima dell'ultimo ciclo e poi ogni cosa sarebbe tornata alla normalità.

Noi saremmo ritornati a vivere le nostre vite, Lara sarebbe tornata al college e non avrebbe più studiato a casa e io mi sarei presentato ogni volta fuori al cancello per portarla a casa.

Avevamo programmato ogni cosa, questa sera avremmo festeggiato con la sua famiglia la fine di ogni cosa, probabilmente avremmo continuato il nostro festeggiamento nel mio letto e io l'avrei amata con tutto me stesso.

Ma mia madre mi diceva sempre di non organizzare la propria vita ma di viverla giorno per giorno, perché se qualcosa sarebbe andato storto dopo cosa avrei fatto?

L'organizzazione non ha mai fatto parte di me, almeno fino a quando non ho conosciuto Lara, lei mi ha portato ad organizzare anche una semplice giornata.

Ed oggi è successo proprio come diceva mia madre!

Durante la chemio ho visto il suo medico uscire di corsa dalla stanza per poi rientrarci con alcuni colleghi.

Ho sentito l'agitazione invadermi, ero solo, i genitori di Lara non sono venuti, ed io mi sono sentito solo e invano.

Chiamavo i dottori chiedendogli cosa stesse succedendo ma nessuno mi rispondeva, ero invisibile così tanto che ad un certo punto ho pensato davvero che mi fosse stata fatta una specie di magia addosso.

So che era uno stupido pensiero ma in quel momento l'ho pensato, perché negarlo?

Poi con rabbia ho fermato un dottore con il braccio e gli ho praticamente urlato in faccia cosa stava succedendo.

E mi hanno detto che Lara aveva reagito male alla chemio, essendo l'ultima è stata molto più pesante e lei non è riuscita a sopportarla.

Per questo ora mi trovo qui accanto a lei con la sua mano nelle mie e lo sguardo rivolto verso il suo viso.

Hanno deciso di ricoverarla!

Ed è da questa mattina che dorme, i battiti sono regolari, tutto è regolare ma lei ancora non si è svegliata.

Con me ci sono i suoi genitori e suo fratello, sono seduti su delle sedie sempre qui in camera sua.

-Io vado a prendere un caffè volete qualcosa?- sento Edward parlare, ma non mi volto continuo a fissare Lara.

-Aiden tu vuoi qualcosa?- ora mi tocca voltarmi.
-No- accenno un sorriso per non sembrare scorbutico.

Lui annuisce ed esce dalla stanza.

-Io ho bisogno di aria- si alza suo padre, seguito poi da sua moglie.

Siamo solo io e lei, le mie mani la sfiorano dolcemente e i miei occhi la scrutano attentamente.

Ha il viso così pallido, delle occhiaie enormi sotto gli occhi e le labbra chiare.

La vedo sbattere le palpebre più di una volta e poi eccola aprirle, finalmente!

-Ehi- le sussurro dolcemente.
-Cosa è successo?- chiede con voce impastata.
-Non ti sei sentita bene e ti hanno ricoverata-
-Cosa è stato?-

Faccio un lungo respiro e le spiego la situazione.
-La chemio essendo l'ultima è stata più pesante delle altre e il tuo corpo non ha riuscito a sopportalo portandoti così a restare senza sensi-

Annuisce e si volta di la'.

-Voglio tornare a casa- fa per alzarsi ma si accascia il secondo dopo toccandosi la testa.
-No tesoro almeno per questa notte devi restare qui-

La sento sbuffare e voltarsi dall'altro lato.

Accarezzo il suo braccio ma lei si scosta in modo brusco.

-Aiden ti hanno detto qualcos'altro?- la sua voce è dura.
-No- perché pensa questo?
-Ti prego non prendermi in giro-
-Lara ehi- la faccio voltare verso di me, -Non ti mentirei mai- sono sincero non riuscirei mai a mentirle, sopratutto su una cosa che le riguarda così tanto.

I suoi genitori rientrano ed io decido di uscire.

Vado giù avvicinandomi alle macchinette, prendo un caffè lungo per poi uscire fuori a fumare una sigaretta.

Appoggiato al muro trovo Ed con lo sguardo perso nel vuoto.

Mi schiarisco la voce in modo da farmi sentire.

-Aiden-
-Si è svegliata- dico aspirando il fumo dalla mia sigaretta.
-Qualcosa non quadra- gli sento dire sottovoce.
-Cosa vuoi dire?- la mia voce è dura.

-Non lo so, ma non sono convinto. Se solo dovesse accadere qualcosa a Lara io...- ma lo interrompo prima che possa continuare.
-Stai zitto! Non provare neanche a pensarla una cosa del genere- urlo incazzato.

Il suo viso si contrae e le sue gambe si muovono avviandosi all'interno dell'ospedale.

Perché quell'idiota parla così? Cosa cazzo è a non convincerlo?

Io non vivrei senza Lara, non posso e non voglio vivere senza di lei.

Già ci immagino un giorno in una casa tutta nostra, noi sdraiati sul divano stretti l'uno all'altro e i nostri piccoli intenti a correre per tutta la stanza.

Noi solo noi, con la nostra famiglia perfetta!

Quindi non diciamo stronzate perché io desidero vederla con il vestito di sposa addosso e con quel suo sorriso caldo sul viso.

Getto atterra la sigaretta e rientro dentro avvicinandomi ad un dottore.

Lo scosto in modo brusco e con il fuoco negli occhi inizio a parlare.

-Mi dica tutto quello che sa su Lara Smith-
-Lei chi è?-
-La persona più importante della sua vita-

Inspira profondamente per poi guardarmi dritto negli occhi.
-La ragazza ha reagito davvero male all'ultima chemio le si è fermato il cuore e abbiamo dovuta rianimarla-

A queste parole perdo un battito, cosa vuol dire che le si è fermato il cuore?

-Ed ora come sta?- la mia voce è molto più bassa e tremante.
-Meglio ma la terremo un'altro giorno sotto osservazione- sposta i suoi occhi sulle cartelle che ha tra le mani in modo agitato.

Senza chiedergli altro torno in camera, Lara si è addormentata e io con viso brusco chiedo ai suoi genitori di uscire fuori con me.

-Voi lo sapevate?-
-Cosa?-
-Non prendetemi in giro, lo sapevate?- urlo isterico.

-Certo che lo sapevamo, siamo i suoi genitori-
-E perché non me ne avete parlato?-
-Cosa dovevamo dirti Aiden? Ormai è passato. Lei sta già meglio-

Sbuffo passandomi una mano tra i capelli, e se non è passato niente? E se dovesse succedere di nuovo?

Ho paura cazzo, quando sembra che tutto sia finito ecco che riparte il casino, riparte l'ansia e la paura.

Lasciandoli li' ritorno dentro e mi siedo acconto a lei, la accarezzo dolcemente e resto fermo li' con lo sguardo su di lei per secondi, minuti, probabilmente anche ore.

Aiden (IN REVISIONE) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora