Canzone per il capitolo:
Black Magic – Little Mix.
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L'indomani mattina mi sono svegliata stranamente di buon umore e senza occhiaie enormi nonostante abbia dormito poche ore, tanto che Sophia mi domandò confusa il motivo veritiero. Lei d'altronde non può saperlo visto che ha passato l'intera serata a parlare e a ballare con Niall. Quando sono entrata, infatti, l'ho adocchiata mentre faceva gli occhi dolci a quest'ultimo e per non rovinare l'atmosfera che si è creata ho deciso di lasciarli da soli sedendomi in un angolino fino a fine serata. Non che mi sia dispiaciuto, non mi piace particolarmente sbronzarmi fino a non capire più niente, piuttosto ho preferito osservare tutti sorseggiando qualche bevanda a me sconosciuta ma quasi sicuramente non alcolica.
Tutte le volte che vado ad una festa mi sento un pesce fuor d'acqua ma per la prima volta quella sera, forse per quello che è successo fuori, non ho avuto alcuna intenzione di andarmene. E a proposito di Harry, non l'ho visto per l'intera serata ma è stato meglio così. Ho avuto il tempo di pensare e ripensare alle sue parole, tanto che sono stata tentata di prendere quel pezzetto di carta, scrivere il numero e chiamargli ma ho preferito non farlo. O almeno, non ancora.
Bevo un bicchiere di succo e stacco il mio corpo dal ripiano della cucina dirigendomi in camera mia, indosso una vecchia salopette, acconcio i miei capelli in una treccia disordinata ed esco di casa. Sophia è andata a lezione verso le nove, così, mi ritrovo a camminare a piedi per andare a comprare la vernice che mi servirà per riverniciare la mia camera. Sorrido ricordando quante volte ho riverniciato camera mia da ragazzina. Non mi è mai piaciuto vivere nella monotonia e, vedere sempre i medesimi colori, per me equivale questo.
Si, probabilmente questa può essere classificata come una delle mie tante stranezze.
Rido ed alzo lo sguardo non appena mi accorgo dell'insegna del negozio che cerco. Il suono del campanellino attira l'attenzione di un ragazzo che sorride avanzando verso di me.
« Salve, cosa desidera?» chiede cortesemente.
« Potrebbe indicarmi il reparto delle vernici?». Il ragazzo annuisce indicandomi il secondo reparto, così lo ringrazio e mi avvio.
Una vasta gamma di colori illuminano i miei occhi ma immediatamente scarto i colori scuri e poco vivaci. Mi abbasso osservando tutte le tonalità dell'azzurro e del verde e alla fine opto per il turchese.
Il mio colore preferito.
Sorrido afferrandone due barattoli grandi, prendo il rullo e anche un pennello nel caso ne avessi bisogno, poi mi dirigo alla cassa, infine pago ed esco.
Fortunatamente il tempo non sembra particolarmente nuvoloso e questo mi rincuora ancora di più. Cammino per un po' osservando le persone che passeggiano tranquillamente e mi perdo constatando quanto mi è mancata Londra. Di certo andarmene da qui mi è servito, sia per dimenticare, sia per poter tornare senza nessun macigno opprimente e forse, se non l'avessi abbandonata per un po', non l'avrei rivista con gli stessi occhi di prima.
Svolto a destra e prendo le chiavi dalla tasca aprendo il cancelletto. Entro in casa e apro tutte le finestre portando con me le cose che ho comprato. Apro anche la finestra della mia camera ed inizio a coprire con del giornale sia a terra che i mobili, per evitare di macchiarli. Fortunatamente non ho nulla appeso alla parete, così vado direttamente a cercare la scala per iniziare.
Harry's Pov.
Apro la porta di casa tenendo il cellulare all'orecchio, ascoltando le lamentele di Niall, che non ha smesso di parlare per più di mezz'ora. Si porta la testa su una presunta Sophia conosciuta ieri sera alla festa, che da sottolineare non conosco minimamente, perché coglione per com'è non le ha chiesto il numero di cellulare dopo una serata passata insieme.
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SIGN OF THE DESTINY |H.S.|
FanfictionCOMPLETA •DA REVISIONARE• Sono passati esattamente sette anni dal giorno in cui la vita di Harry Styles, membro della boy band più famosa al mondo, è cambiata radicalmente. Sembrava una vita da sogno, una vita perfetta ma l'eccitazione iniziale sva...