42. New York e chiamate nel cuore della notte.

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Canzone per il capitolo:

Right Now - One Direction.

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" Right now
I wish you were here with me
'Cause right now
Everything's new to me
You know I can't find the feeling
And every night I'm feeling
Right now
I wish you were here with me."

Scendo dall'auto di Nick e quest'ultimo si premura di aprire il portabagagli per prendere la mia valigia. Emily afferra i sacchetti della spesa ed io ovviamente rimango a mani vuote sbuffando come una bambina; non mi piace l'idea di essere servita e riverita, posso benissimo portare la mia valigia da sola ma so già in partenza dell'irremovibilità di Nick, quindi rimango in silenzio osservandoli entrambi.

«Smettila, sei nostra ospite Cher.» mi riprende Em.

Alzo gli occhi al cielo seguendola. « Sono tua sorella, non una tua amica o conoscente. Quindi, Nick porta la valigia ed io preparo la cena, ci state?» propongo con un piccolo sorriso.

Non sono il tipo di persona che sta con le mani in mano o si rigira i pollici, mi piace fare sempre qualcosa e di certo non avrei passato questi giorni qui senza fare nulla. Entrambi lo sanno già e di fatti scuotono la testa arresi in partenza.

«Solo perché adoro i tuoi manicaretti.» commenta Nick strizzando l'occhio.

«E va bene, ci sto.» si arrende Em e rido attraversando la distesa di prato che porta alla villetta di due piani, con tanto di piscina sul retro della casa.

Nick è un avvocato: laureato con il massimo dei voti alla Columbia University – un genio per intenderci-. Insieme ad Em: dentista, laureata nella medesima università. Economicamente parlando, possono benissimo permettersi tutti i lussi che vogliono, d'altronde, i soldi non sono un problema, né adesso che sono sposati e né prima, appunto perché le famiglie, - anche la mia per intenderci- , non hanno nessun problema di denaro.

La villetta si affaccia al Central Park, il parco più grande nel distretto di Manhattan e famoso in tutto il mondo, è situata tra l'Upper East Side e l'Upper West Side, i due quartieri residenziali più affollati di New York; non so per quale motivo abbiano scelto proprio questa casa, ma ai tempi, aspettavano Autumn e avevano affrettato le cose per poter occuparsi di lei senza doverla trascurare, una scelta azzeccata direi per loro che amano la vita frenetica e movimentata. Al contrario di Em, io però, amo la tranquillità, non per niente ho cercato il quartiere meno affollato di Londra, però c'è da dire che il panorama notturno di NY, è qualcosa di meraviglioso, assieme alla pace che si respira quando mi reco al parco.

«Felicia dovrebbe essere al piano di sopra, vado a chiamarla.» Em sale le scale, dopo aver lasciato i sacchetti sul bancone dell'enorme cucina moderna, e sorrido felice; una cosa che ci accomuna è la passione per la cucina, di fatti la prima cosa che ha scelto per la casa è stata proprio questa.

Nick ha seguito Emily al piano di sopra, avrebbe sistemato la valigia nella stanza degli ospiti e nel frattempo si sarebbe concesso una doccia rinfrescante.

Attraverso l'arco che collega la cucina al soggiorno - anch'esso moderno- ed osservo alcuni cambiamenti di Em in questi anni; il divano con penisola di semi pelle bianco -effetto talpa- situato al centro della stanza, risalta la parete del medesimo colore, posta proprio di fronte a quest'ultimo assieme al televisore al plasma di non so quanti pollici, affianco, l'enorme vetrata che si affacciava sulla piscina -non troppo lontana- dalla quale filtra molta luce illuminandola del tutto ed infine i vari accessori che abbelliscono la stanza completandola del tutto. La stanza comunica con l'ingresso, diviso dall'arco situato proprio sopra di me, e che continua con le scale in marmo lucido che prosegue al piano superiore, sul quale si trovano le altre stanze.

SIGN OF THE DESTINY |H.S.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora