Canzone per il capitolo:
Arabella – Arctic Monkeys.
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Harry mi ha lasciata a casa una mezz'oretta fa, avvisandomi del fatto che sarebbe passato a prendermi la sera verso le nove, insieme a Niall, che da quanto ho capito, ha insistito molto.
Alla fine ho scoperto che il suo unico scopo è quello di far venire anche Soph insieme a me, in modo da conquistarla in qualche modo. Pensandoci, mi farebbe solo piacere se la mia amica si fidanzasse con lui, anche perché dalle ultime cose che ci siamo dette, proprio il biondino, non le dispiace molto.
La chiaccherata con il moro, mi è servita per conoscere, almeno un po', Harry. Non è il tipo di ragazzo incline al silenzio o addirittura parlare a monosillabi solo per compiacere gli altri. È abbastanza loquace e le battutine ironiche non mancano mai. Insomma, passare del tempo con lui, per mia sorpresa, è stato molto piacevole.
All'apparenza sembra intimidatorio, con l'occhio indagatore, molto sicuro di sè e misterioso; tutto d'un pezzo insomma. Rispetto agli altri ragazzi che ho conosciuto, forse, sembra l'unico più riservato, non che li conoscessi da una vita, ma queste piccole cose saltano all'occhio. Ed io che amo osservare e perdermi nei particolari, l'ho notato.
In macchina non abbiamo parlato molto, mi son beata della tranquillità e del comfort che tutto il contesto mi ha regalato. Harry sembrava pensarla allo stesso modo ma le occhiatine fugaci sono riuscita a vederle lo stesso e non mi è dispiaciuto molto.
Si è comportato come se mi stesse studiando, come se stesse controllando ogni mio sguardo o parola che usciva dalla mia bocca. Mi è sembrato cauto; si è comportato come se avesse paura di dire la cosa sbagliata. Che non sia sicuro?
Eppure lo sembra e anche molto.
È tutto da scoprire e da capire, un po' come me, d'altronde. Alla fine non mi sono mai piaciute le cose facili, sono del parere che, più qualcosa è intrigata ed ingarbugliata, più il risultato finale sarà soddisfacente.
Indosso le décolleté nere abbinate ad una tutina rosa cipria e nera e corro, per quel che posso, in bagno. Indosso gli orecchini e lego i miei capelli in una crocchia disordinata. Spalmo del fondotinta in viso per coprire le occhiaie e opto per del mascara con un po' di ombretto nude per risaltare il colore dei miei occhi, ed il rossetto del medesimo colore.
Aspetto che l'arriccia capelli si riscaldi ed esco dal bagno andando in camera di Sophia.
La mia amica è seduta sul letto mentre sistema il laccetto della scarpa col tacco. Indossa una gonna a vita alta nera stretta che modella i fianchi sinuosi, ed un top nero ricamato con qualche piccola pietra in oro. È semplicemente bellissima.
«Wow, sei una bomba!» esclama mettendosi in piedi.
Alzo gli occhi al cielo e mi avvicino alla sua figura. «Tu invece? Vuoi far morire di infarto il povero Niall?».
Ridacchia. « Non proprio d'infarto.» confermò.
«A proposito, ti hanno detto dove andiamo? Perché Harry ha dettato legge e poi è scappato.» chiedo leggermente curiosa.
Sophia fa spallucce ed esce dalla sua camera avviandosi in bagno, la seguo a ruota.
«In realtà no, mi ha detto che dovevamo accompagnare Harry da qualche parte e poi probabilmente appena avrebbe finito, saremmo andati da qualche parte a mangiare qualcosa.» controlla la piastra e mi fa cenno di sedermi. « Va bè, vedremo.».
Annuisco e mi sciolgo i capelli.
***
Alle nove e qualche minuto siamo già fuori, poiché Harry mi ha chiamata, avvisandomi del fatto che verrà a prenderci non con la sua macchina ma con quella di James, l'autista. Probabilmente, non è sicuro uscire con la sua auto. Sophia sistema il cappotto e sorride non appena becca Niall che blatera, chissà che cosa, in macchina con Harry.
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SIGN OF THE DESTINY |H.S.|
FanfictionCOMPLETA •DA REVISIONARE• Sono passati esattamente sette anni dal giorno in cui la vita di Harry Styles, membro della boy band più famosa al mondo, è cambiata radicalmente. Sembrava una vita da sogno, una vita perfetta ma l'eccitazione iniziale sva...