Canzone per il capitolo:
Don't Cry – Guns N' Roses.
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Tutte le lacrime mi hanno prosciugata sia mentalmente che fisicamente e, dopo lo sfogo, mi sento finalmente bene con me stessa. Forse non è un bene tenersi tutto dentro e accumulare, perché poi, si arriverà ad un punto in cui il corpo e la tua anima non riusciranno a sopportare più nulla. Non piango da molto tempo, da anni. La mia testa riteneva che le lacrime non servissero a niente, che non aiutassero, che rendevano solamente deboli e, invece, mi sono ricreduta; lo sfogo di oggi mi ha tolto un peso enorme sul petto. Mi sento in colpa per essermela presa con Harry ingiustamente, si è vero, mi ha fatto delle promesse che non ha mantenuto ma è anche vero che io cerco pretesti per non continuare e addossare la colpa agli altri. La sua schiettezza, la sua rabbia sfociata in frecce ed il suo innato dono di osservatore... mi è arrivato tutto, dritto dritto, nel profondo e di certo non si può rimanere indifferenti.
Ho maturato la consapevolezza che di Harry mi posso fidare, non è facile trovare qualcuno - al giorno d'oggi- di cui puoi fidarti, tutti sono pronti a voltarti le spalle per raggiungere i loro scopi ma, alla fine, mi sono chiesta, quale potrebbe essere il suo scopo? Ha tutto dalla vita: un lavoro degno di nota, una famiglia sicuramente amorevole, è molto bello -ma questo è un dettaglio superfluo se dovessimo mettere in conto il suo carattere- ed il dono meraviglioso di saper ascoltare. Non è facile trovare qualcuno che sappia ascoltare davvero. Quindi, quale potrebbe essere il suo fine? Non posso dargli molto se non grattacapi eppure mi ha fatto capire che rimarrebbe nonostante tutto. Una decisione non troppo saggia, una scelta sicuramente non pensata e ragionata. Lui non sa troppe cose e se davvero è intenzionato a non lasciarmi stare, gli avrei raccontato davvero chi sono e cosa mi ha spinta a scappare da qui.
Mi stacco dal suo abbraccio e lo guardo negli occhi, nonostante sappia in che condizioni orrende sia al momento. Ho bisogno dell'ultima sicurezza, e allora si, mi sarei lasciata andare davvero.
Alzo la mano e la poggio sulla sua guancia, inizio ad accarezzarla delicatamente ed i tratti del mio viso si ammorbidiscono; è così coraggioso e deciso, delle caratteristiche che non mi appartengono per niente ma che a lui stanno decisamente bene. È il ragazzo più bello che abbia conosciuto, non è un Dio greco e nemmeno uno di quei ragazzi tutto muscoli, niente di tutto ciò eppure ha un suo perché. Mi osserva senza battere ciglio, si bea del mio tocco senza dire nulla e continuo ad indugiare, a lambire la sua pelle.
« Se sei disposto a rimanere, allora, non posso far altro che raccontarti il tassello mancante che ti farà capire molte cose di me.». Aggrotta la fronte forse confuso dalle mie parole, inclino il capo e accarezzo quelle pieghe che lo rendono più intimidatorio di quel che effettivamente è, si rilassa al mio tocco e abbozza un sorriso.
« Solo allora potrai decidere.» mormoro infine quasi sofferente, sicura del fatto che avrebbe cambiato idea, tuttavia non gliene avrei fatto una colpa.
« Perché sei così sicura che quello che mi dirai mi farà cambiare idea?». Domanda con uno strano tono di voce.
Gli sorrido tristemente fermando la mia mano sul suo collo.
Sono disposta a raccontargli una parte importante e dolorosa della mia vita, che neanche Sophia conosce l'esistenza, con il tempo forse riuscirò a parlargliene, ma adesso, sento di dover aprirmi solo con Harry. Il primo tassello del puzzle, che chiarirà tutti i suoi punti di domanda, si trova proprio nel luogo in cui tutto è iniziato.« Lo so e basta.» mormoro abbassano gli occhi sulla sua collanina, una croce... non so se sia un credente, se la indossa solo perché gli piace, anche se in realtà, non so molte cose di lui. La tocco osservandola attentamente e lui fa lo stesso abbassando il capo. « Mi accompagni in un posto?».
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SIGN OF THE DESTINY |H.S.|
FanfictionCOMPLETA •DA REVISIONARE• Sono passati esattamente sette anni dal giorno in cui la vita di Harry Styles, membro della boy band più famosa al mondo, è cambiata radicalmente. Sembrava una vita da sogno, una vita perfetta ma l'eccitazione iniziale sva...