Canzone per il capitolo:
A.M – One Direction.
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Cheryl's Pov.
« Sei sicura che ci entreremo tutti?».
« Siamo sette persone Jack, non un esercito.» borbotta Sophia aggiungendo le sedie mancanti.
«Se non dovessimo entrarci, tu mangerai fuori.» la minaccia lui puntandole il dito contro.
Sophia incrocia le braccia al petto e alza un sopracciglio. « Ah davvero? Casa mia regole tue?».
« Sono io l'uomo di casa.».
« Vi prego, non incominciate.» li prego entrambi. Sembrano cane e gatto.
«L'uomo di casa? Ma se sei più donna di me fra poco!».
La sua bocca forma una 'o' e trattengo una risata.
« Cos'è, il gatto ti ha mangiato la lingua?» continua.
«Un giorno ti ritroverai senza capelli, tutte le tue belle ciocche ramate tagliate... e poi sarò io quello che riderà.» sorride maligno e alzo gli occhi al cielo.
Ci manca solo una loro lite e non avremmo cenato più. Non ho mai capito il loro rapporto, i primi giorni pensavo che questo potesse essere un problema, però poi ho imparato a farci l'abitudine. Provo ad intervenire in quei momenti ma puntualmente mi ritrovo con le spalle al muro impaurita dai loro attacchi isterici. Non litigano chissà per quale motivo, molte volte perché si trovano in disaccordo su qualcosa ed altre volte anche per un pezzetto di carta. Sono davvero esilaranti ma sotto sotto so che iniziano a volersi bene.
Loro ribadiscono di non sopportarsi ma so che non è così.
Ad esempio ogni volta che Sophia non torna a casa per pranzare con noi, perché quasi sempre rimane bloccata all'Università, Jack si premura di portarle da mangiare direttamente, giustificandosi con un ' se non mangia muore ed io non la voglio sulla mia coscienza, pensa a cosa mi farebbe se morisse e andasse all'inferno' oppure il semplice fatto che Sophia, a sua insaputa, giri per i vari locali chiedendo se cerchino del personale la dice lunga.
«Ti rendi conto? Minaccia di farmi cenare fuori come se questa fosse casa sua! Assurdo.» sbraita alzando le mani in aria rintanandosi in soggiorno.
«Visto Cher? Tu non mi credi ma lei somiglia davvero alla nostra ex vicina di casa, la svampita isterica della signora Clark!» bisbiglia per non farsi sentire.
«Svampita isterica a chi? Ti sei visto per caso? Tu sei tale e quale a Miguel Bosé!» lo insulta e lui spalanca la bocca scioccato.
« Stai scherzando vero? Mi stai paragonando ad una checca esibizionista?!».
Sophia sta per ribattere ma il suono del campanello blocca entrambi, tiro un respiro di sollievo. Credevo di doverli gettare dalla finestra per farli zittire.
Apro la porta ritrovando un Niall con un sorrisone, che avrebbe potuto sciogliere tutti i ghiacciai, seguito da Liam che tiene in mano una ciotola, che suppongo contenga qualche dolce; dimenticavo l'amore per la cucina di Cheryl.
« Buonasera nana.» Niall mi scompiglia i capelli e il mio viso assume una smorfia.
« Non sono una nana, sono alta quanto te.» borbotto non realmente infastidita.
«Ma io sono famoso.» afferma convinto.
Ok, questo cosa c'entra?
«Amico ma che cazzo c'entra?» domanda Liam confuso come se mi leggesse nel pensiero.
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SIGN OF THE DESTINY |H.S.|
FanfictionCOMPLETA •DA REVISIONARE• Sono passati esattamente sette anni dal giorno in cui la vita di Harry Styles, membro della boy band più famosa al mondo, è cambiata radicalmente. Sembrava una vita da sogno, una vita perfetta ma l'eccitazione iniziale sva...