Canzone per il capitolo:
Don't - Ed Sheeran.
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Cheryl's Pov.
Two months later.
Stropiccio gli occhi ancora assonnati e mi rigiro tra le lenzuola bianche cercando una posizione più comoda, per rilassarmi ancora qualche altro minuto prima di alzarmi definitivamente. Sono tornata da New York da qualche giorno ormai, dopo aver passato quai un mese intero insieme a mia sorella e mia nipote. Il signor. Hoffman ha concesso ad alcune dipendenti le ferie ed io - fortunatamente - sono rientrata nella sua lista di persone scelte. Infatti, sarei dovuta rientrare a lavoro il lunedì seguente e in tutta sincerità non vedo l'ora; è pur sempre il lavoro che ho sognato di fare e mi manca. Tuttavia, i giorni a New York sono stati fantastici, ho amato passare così tanto tempo insieme ad Autumn e ho amato oltremodo sbizzarrirmi in cucina insieme a mia sorella. Giorni spensierati, felici e tranquilli. Mi sono mancati i miei amici, ovviamente, ma staccare la spina - qualche volta - non fa male. Ho bisogno di scappare da Londra e da tutto ciò che mi lega lì ed Emily, non è stata altro che la mia ancora di salvezza in questi momenti difficili. Capisce quando qualcosa non va e quando ho la necessità di fuggire un po' dai miei problemi prima di affrontarli definitivamente. In fondo, è pur sempre mia sorella e nonostante i piccoli litigi - più che normali - so che ci sarà sempre per me.
Come io ci sarò per lei.
Abbasso gli occhi e sbuffo quando mi accorgo che non ho più i calzini, è mai possibile che durante la notte sia così movimentata da sfilarli definitivamente? E la cosa più assurda è che non li ritrovo tra le lenzuola o sul letto ma in angoli remoti della stanza.
I miei pensieri però vengono interrotti da un leggero bussare alla porta, aggrotto la fronte e la fisso.
Jack e Sophia non bussano mai, anzi, preferiscono di gran lunga buttarla giù a suon di pugni e calci, eppure rimango piacevolmente sorpresa quando li vedo entrare con un sorriso enorme sul viso ed un vassoio pieno di squisitezze, tra cui un muffin ed una candelina ancora spenta.
«Ma che...».
« Tanti auguri a te, tanti auguri a te, tanti auguri alla piccola Cheryl, tanti auguri a te!» canticchiano entrambi, « Buon compleanno ciccia!» urla Sophia correndo verso la mia figura e abbracciandomi subito dopo.
Apro la bocca molteplici volte ma nulla ne esce fuori. Guardo Jack senza saper cosa dire, i loro visi felici e gioiosi mi scaldano il cuore e l'immenso calore che mi pervade dentro offusca la mia vista.
«Ragazzi... grazie.» balbetto emozionata.
« Aww, la mia Cher sta crescendo! Ventisei anni e non sentirli!» esclama la mia amica stritolandomi.
Soffoco una risata, « Non ricordarmelo ti prego.» piagnucolo, «E poi tutti dicono che sembro più piccola.».
Sophia si stacca e scoppia a ridere, « Ovviamente lo dicono per ruffianeria.».
Inarco un sopracciglio, « Cosa vorresti insinuare?» chiedo indignata.
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SIGN OF THE DESTINY |H.S.|
FanfictionCOMPLETA •DA REVISIONARE• Sono passati esattamente sette anni dal giorno in cui la vita di Harry Styles, membro della boy band più famosa al mondo, è cambiata radicalmente. Sembrava una vita da sogno, una vita perfetta ma l'eccitazione iniziale sva...