Canzone per il capitolo:
Million Reasons – Lady Gaga.
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Strabuzzo gli occhi dapprima sorpresa e confusa, non sopraggiunge nessun impulso per staccarmi e rifiutare il bacio, l'alcol che circola nel mio corpo di certo non aiuta ma, nonostante ciò, non ricambio. Harry se ne accorge poiché le sue mani si posizionano a coppa sul mio viso avvicinandolo di più a sé, lecca le mie labbra e chiede più volte l'accesso e per quanto avrei voluto ricambiare, i suoi comportamenti, le sue false promesse e le parole di Emily mi cadono addosso come un macigno. Mi sono sentita presa in giro per l'ennesima volta, ha il tempo materiale per parlare con lei mentre ha molti impegni per farlo con me, mi è sembrata tutta una grossa bugia, un gioco. Io sono solo uno sfizio, un mezzo per evadere dal suo mondo complicato e troppo grande per una come me.
Questi pensieri mi spingono ad allontanarmi dal suo petto, mi aiuto con i palmi delle mie mani e scuoto il capo guardandolo, il mio cuore batte frenetico, combatto tra il desiderio di accarezzarlo, di baciarlo e di accoglierlo ancora una volta ed il fastidio che mi porta al nervoso per il suo modus operandi; pensa che tutto nella vita sia facile e non difficile da conquistare ma non può comportarsi così, forse è abituato ad avere tutto ciò che vuole, solo schioccando le dita, ma questo non è il modo giusto per affrontare le cose o per lo meno, con me non lo sarebbe stato mai.
Harry sembra preso in contropiede, forse ha creduto che avrei ricambiato il suo bacio. D'altronde è difficile rifiutarlo, è bello, troppo bello da far male ed io sono in difficoltà. Lo chignon si scioglie e non faccio nulla per sistemare i capelli, mi allontano da lui, la sua presenza è troppo, mi confonde e mi tramortisce, ho bisogno di respirare e non riesco a farlo se lo me lo ritrovo accanto.
Mi allontano verso le scale e salgo i primi gradini, evitando di girarmi e vedere il suo viso confuso. Anch'io voglio capirci qualcosa ma lui non me la rende facile.
« Cheryl, ti prego.» mi prega afferrando il mio polso girandomi verso di lui, sembra pentito e riesco a percepire la tristezza nella sua voce, magari non è abituato a ricevere un rifiuto.
Strattono il polso dalla sua stretta. « No, Harry. Sono stanca, ubriaca ed emotivamente provata. Non riesco a capirti e in questo momento non vorrei nemmeno provarci, voglio andare solo a dormire.» sussurro stanca, lo guardo un ultima volta e mi giro continuando a salire le scale.
Non so nemmeno in quale stanza dormire, così cerco tra le varie camere in corridoio e non appena trovo una stanza mi rifugio dentro. Alcune lacrime bagnano il mio viso, non piango mai, ma lui, è stato capace di farmi provare cose che non pensavo ci fossero ancora. E senza togliermi il vestito abbastanza scomodo, mi getto sul letto stringendo un cuscino e l'ultima cosa che faccio prima di addormentarmi è ricordare il viso triste e consapevole di Harry.
***
Mi sveglio con un mal di testa atroce, non riesco ad aprire gli occhi per cinque minuti buoni, così, rimango a letto a massaggiarmi le tempie. Non bevevo in quel modo da secoli e rivivere i postumi della sbornia - dei tempi del liceo - non è di certo qualcosa che mi sarebbe piaciuto ricordare. Il mio viso assume una smorfia di dolore, quando provo ad alzarmi. Sbatto le palpebre cercando di focalizzare il posto ma il mal di testa me lo impedisce, sento solo la necessità di andare in bagno e liberare la vescica che a breve sarebbe scoppiata. La camera fortunatamente ha anche un bagno, così mi precipito dentro senza pensarci due volte. Mi do una rinfrescata, anche se i miei capelli sembrano un nido d'api ed il trucco che -crea cerchi concentrici attorno ai miei occhi - mi fa sembrare Samara, la bambina del film horror The Ring, probabilmente lei risulta persino decente.
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SIGN OF THE DESTINY |H.S.|
FanfictionCOMPLETA •DA REVISIONARE• Sono passati esattamente sette anni dal giorno in cui la vita di Harry Styles, membro della boy band più famosa al mondo, è cambiata radicalmente. Sembrava una vita da sogno, una vita perfetta ma l'eccitazione iniziale sva...