COMPLETA
•DA REVISIONARE•
Sono passati esattamente sette anni dal giorno in cui la vita di Harry Styles, membro della boy band più famosa al mondo, è cambiata radicalmente. Sembrava una vita da sogno, una vita perfetta ma l'eccitazione iniziale sva...
«Dai Niall, smettila di mangiare anche dal mio piatto!» lo ammonisce Sophia in un lamento.
« Hai detto che le carote non ti piacciono, ti sto facendo solo un favore!» ribatte innocentemente il moro, ingozzandosi di cibo.
Più lo guardo e più non riesco a capire dove immagazzina tutto quel cibo che divora in pochi bocconi. È magro, alla fine, ed è impensabile che non ingrassa nemmeno di un chilo o che non si forma una piccola pancetta; al contrario di noi donne che, oltre ad essere state graziate da madre natura donandoci, ahimè, il così tanto amato ciclo mestruale, abbiamo pure la seconda, ma non meno importante grazia, di ingrassare solo annusando l'odore del cibo. E adesso, dovete spiegarmi per quale motivo gli uomini non patiscono nemmeno un pizzico del dolore che proviamo noi donne durante l'arco della nostra vita.
Le ingiustizie della vita!
«Potresti farlo quando finisco di cenare?» domanda con un sorrisetto finto ad adornarle le labbra.
Reprimo una risata infilzando il filetto di carne, sono esilaranti quando iniziano a litigare o a stuzzicarsi come in questo momento.
« Potresti evitare di farmi il piedino, Jack? Ho altri interessi.» borbotta Jamie guardando il biondino proprio di fronte a lui, alzo un sopracciglio davvero interessata a questo particolare.
« In realtà stavo cercando di richiamare Cheryl ma sembra rinchiusa nella sua bolla di cuori e nuvole rosa.».
Tutti puntano lo sguardo su di me che arrossisco d'imbarazzo per l'ultima affermazione del mio amico; che diavolo hanno da guardare?
«Ma che diamine dici? Stavo ascoltando voi e le vostre inutili chiacchiere.» cerco di distogliere l'attenzione su di me, abbassando lo sguardo sul mio piatto, ma dalle piccole risate delle ragazze e dai sorrisetti piuttosto diretti al ragazzo al mio fianco, la vedo un po' dura.
«Certo.» rimarca il mio migliore amico a cui lancio un'occhiataccia di ammonimento, lo uccido non appena andranno tutti a dormire. « Harry, caro, hai già tastato la morbidezza del tuo letto?» rivolge l'attenzione al moro, che tossisce sputacchiando l'acqua da tutte le parti, non appena capisce il doppio senso della frase.
Gli lancio occhiatacce di fuoco, arrossendo fino all'alluce del piede, e gli tiro un calcio da sotto il tavolo ammonendolo.
« S-si, era abbastanza comodo.» risponde visibilmente preso alla sprovvista.
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Si sollevano delle risate ed in quel momento vorrei prenderlo a schiaffi per le sue uscite di merda, me l'avrebbe pagata, questo è poco ma sicuro.
