81. Troppe feste e amici.

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Canzone per il capitolo:

It's You - Zayn.

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Cheryl's Pov.

« Mi spieghi per quale assurdo motivo hai organizzato una seconda festa?» piagnucolo slacciando la scarpa destra.

Il piede è leggermente gonfio e dolorante, reduce di un'intera mattinata e quasi metà pomeriggio a girovagare in quel giardino immenso. Odio i tacchi, anzi qualsiasi aggeggio infernale che causa questi tipi di problemi.

Cheryl ruota gli occhi al cielo e toglie letteralmente il vestito che indossa per sceglierne un altro.

« Te l'ho detto, è una sorta di tradizione di Liam. Festeggia due volte ogni cosa.» mi ripete per l'ennesima volta.

Sbuffo, « Ma non ne capisco il senso! Fino a prova contraria è Bear a dover essere festeggiato!».

Cher entra nella sua cabina armadio e scompare per un paio di minuti, lasciandomi da sola e con una domanda in sospeso.

« Vieni qui e aiutami!» urla poi.

Tolgo l'altra scarpa e sbuffo di nuovo, mi alzo dal comodo letto matrimoniale e la seguo.

« Cosa stai cerc-... Ahi!» mi lamento.

Mi ha lanciato proprio un fottuto vestito in faccia questa pazza.

« Smettila di lamentarti e dimmi se ti piace questo vestito.» borbotta indicando l'indumento che tengo in mano.

Abbasso lo sguardo su di esso e aggrotto la fronte, « E questo tu lo chiami vestito? A me sembra più una maglia.» me lo rigiro tra le mani e annuisco con vigore, « Già, è proprio una maglia.».

Cheryl sbuffa e sposta tutte le grucce, « Non sei per niente d'aiuto. Non so cosa diamine mettere!» piagnucola.

Mi avvicino e la affianco. Osservo i vari abiti - da premettere di tutti i tipi possibili ed immaginabili - e le lancio un'occhiataccia, « Stai scherzando vero? Hai un milione di vestiti!» esclamo con stupore.

Accarezzo tutti i tipi di tessuti, scoprendone alcuni a me sconosciuti. Raso, seta, pizzo, pelle, camoscio... e mille altri generi stupendi. I miei occhi si soffermano su un vestito non troppo lungo, bianco sporco, con un corpetto semplice ed uno scollo sulla schiena. Sono affascinata dalla seta e questo abito è... meraviglioso.

« Prendilo.» mi incita la mora.

Sbatto le palpebre e la guardo, « È... ».

« Stupendo, lo so. È un Versace.» afferma afferrando la gruccia, « Tieni, indossalo tu.».

Guardo l'abito che vale chissà quanti soldi e scuoto il capo veemente, « No, sei impazzita? Non posso!».

È matta, completamente! Ho la grazia di un elefante, probabilmente lo rovinerò.

« Cheryl.».

La guardo contrariata, « Cheryl.» sorrido.

Il fatto che abbiamo lo stesso nome molte volte mi diverte. Quando ad esempio siamo tutti insieme capita che qualcuno chiami una delle due e la maggior parte delle volte ci giriamo entrambe.

« Forza stupida! Sei come una sorella per me, ti darei anche le mie mutande!» ride dandomi una pacca sul sedere.

Scoppio a ridere, « No grazie, il tuo intimo tienilo per te e per Liam.» scherzo sorridendo maliziosa.

SIGN OF THE DESTINY |H.S.|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora