Prese il bigliettino da visita di Noah e lo portò su con sé, decisa a studiarlo meglio per capire se era davvero quello che aveva pensato Violet e che, ad un primo impatto quando lo aveva letto anche lei, aveva pensato e ne era rimasta sconvolta. O magari significava qualche altra cosa ma si rese conto, mentre si spogliava e appallottolava il vestito in un angolo della stanza, ben decisa a lavarlo e non sapendo nemmeno se se lo sarebbe mai rimesso, visto quanto si sentita sporca quella sera, che era curiosa di sapere che cosa significasse davvero quel biglietto, perché il suo cervello aveva cominciato a lavorare come impazzito pensando che, se fosse esattamente quello che lei pensava, poteva essere una grande mano al suo libro e, perché no, avrebbe potuto scriverci anche un bell'articolo sopra e venderlo a qualche rivista, ricominciando così a riavere davvero la sua vita.
Natalie riempì la vasca e scelse le fragranze rilassanti, quelle di cui aveva decisamente bisogno, poi si appuntò i capelli ed entrò in quella nube di schiuma e profumo, respirando a pieni polmoni e cercando, per un istante, di allontanare qualunque tipo di pensiero dalla sua testa, per cercare di rilassarsi e tornare a pensare con lucidità.
Ma ovviamente, nonostante il suo impegno, i pensieri continuavano a vorticarle in testa e sapeva che, se non gli avesse dato un ordine e non avesse deciso cosa fare, avrebbe probabilmente passato la notte in bianco. Sbuffò, maledicendo sé stessa per non essere mai in grado di staccare un attimo il pensiero e di non smettere mai di farsi strani film in testa, come se, finché non avesse preso una decisione, non potesse rilassarsi davvero.
Ripensò a tutta la serata con Caleb, a quanto fosse stato bello, interessante ed eccitante avere avuto quell'appuntamento con lui, e si rese conto che non si era mai trovata così bene con una persona appena conosciuta. Certo, la sua esperienza con l'altro sesso non era delle più volte, ma aveva subito capito che con lui c'era qualcosa di speciale, l'atmosfera era sempre elettrica, e non sapeva mai cosa ci si potesse aspettare dagli incontro con lui e, per quanto ultimamente in vita sua avesse cercato di far andare le cose tutte lisce, senza nessuna sorpresa, né imprevisto, né brivido, si rese conto che quella era la cosa che le era mancata di più, e che con Caleb, invece, non mancava mai.
Peccato che la serata si fosse conclusa in quel modo, perché se no avrebbe potuto essere davvero l'appuntamento perfetto: il posto giusto, la conversazione giusta, quel grado di eccitazione giusto che aveva reso tutto molto più interessante per tutta la serata. Peccato che poi lui avesse un po' perso il lume della ragione e si fosse lasciato andare ai suoi istinti più animaleschi anche se, a pensarci bene, forse non era stata proprio tutta colpa di lui, perché Natalie non aveva fatto niente per disincentivare il suo interesse, anzi, ci si era molto divertita, e vedere la sua eccitazione le piaceva, e non poco. Se non fosse tornata padrona di sé sarebbe successo l'irreparabile e, per quanto in quel momento lo volesse con tutta sé stessa, continuava a pensare che fosse stata la scelta giusta allontanarsi da lui, perché non voleva certo che pensasse che lei fosse una facile, che la dà la prima sera, anche se era difficile resistere ad un tipo come lui.
Era felice di non aver ceduto del tutto, anche se non era stato per niente facile dire basta, perché così aveva anche scoperto un lato di lui che era meglio che fosse venuto fuori prima che succedesse qualcosa di irreparabile e, anche se lui continuava a ripeterle che non era una brava persona, alla fine si era fermato, e si era dispiaciuto tantissimo per quello che aveva fatto e per non aver saputo frenarsi qualche istante prima che lei cominciasse a piangere. Se non fosse stato una brava persona, o fosse stato qualcuno a cui non importava davvero poi molto di lei, non si sarebbe comunque fermato e, probabilmente, se lei avesse visto che alle sue proteste non si fermava, alla fine si sarebbe lasciata andare e avrebbe fatto quello che aveva desiderato fino a qualche istante prima.
Natalie sbuffò, stroppiandosi gli occhi, e rendendosi conto che anche lei voleva ardentemente Caleb ma, forse, a differenza di lui, non lo voleva solo fisicamente, lo voleva nel suo pacchetto completo, perché le si accendeva sempre una scintilla quando vedeva i suoi occhi, che avevano sempre qualcosa di strano, come se stesse sempre cercando di nascondere disperatamente qualcosa, non sapeva cosa, ma le sarebbe piaciuto scoprirlo e le sarebbe piaciuto scoprire chi era lui davvero perché pensava, ora più di prima, che lui si comportava in quel modo solo per mascherare qualcosa, come se non volesse rimanere ferito o scottato, come se avere sempre tutto sotto controllo gli desse la possibilità di stare al riparo dalle ferite emotive che erano sempre le più difficili da rimarginare.
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Scommetto su di me
ChickLitNatalie è una ragazza di venticinque anni che ha passato gli ultimi sei anni della sua vita nella fattoria di famiglia, a Spring Valley, un tranquillo paesino di campagna del New Jersey, a seguito di una disavventura che le è successa quando aveva d...