L'e-mail sembrava aprirsi con una lentezza esasperante e Natalie cominciò a battere il piede con frenesia, mentre il cerchietto di Internet sembrava quasi fermo da quanto era lento.
"E dai, su, muoviti", cominciò a sbuffare Natalie, cliccando come una forsennata con il mouse sull'oggetto della mail.
A forza di cliccare il computer si sbloccò e la pagina si aprì, ma Natalie era troppo in tensione per poter guardare subito, e si coprì gli occhi con una mano: non voleva leggere qualcosa che le facesse pensare qualcosa di diverso da quello che c'era scritto davvero, e voleva che la mail fosse tutta caricata per non farsi un'idea sbagliata.
Dopo qualche istante, in cui il cuore le batteva all'impazzata e la stanchezza era totalmente passata tanto era agitata, anche se non sapeva davvero in cosa sperare, perché entrambe le risposte l'avrebbero portata ad avere un grosso cambiamento, si decise a sbirciare tra le dita e, alla fine, con un profondo respiro, si tolse le mani dalla faccia e guardò dritta verso lo schermo.
Dovette leggere quella mail un paio di volte prima di capire davvero il senso di quello che c'era scritto, perché pensava di non aver capito bene: eppure, era sempre stata un fenomeno a scuola a leggere e scrivere, ma sembrava che il testo di quella mail non volesse proprio entrarle in testa.
Prese un profondo respiro e si raddrizzò, spalancando gli occhi e leggendo una parola per volta, ad alta voce:
"Gentile signorina Jhonson, la presente per informarla dell'esito del concorso a cui ha partecipato. Intanto la vogliamo ringraziare per la sua partecipazione. Abbiamo molto apprezzato il fatto che abbia diligentemente compilato il questionario con tutte le informazioni richieste, e la vogliamo informare che la sua descrizione ha molto colpito il Signor Evans. Come saprà, il concorso prevedeva una scelta, e il Signor Evans non poteva scegliere più di cinque persone."
Chiuse gli occhi per un secondo e poi li riaprì, sospirando e concentrandosi per leggere l'ultima parte del paragrafo della mail, che sapeva essere quello che le avrebbe dato la risposta definitiva all'esito del concorso.
"Siamo però spiacenti di comunicarle che lei non è rientrata a far parte della rosa delle cinque prescelte".
Natalie si fermò a quelle parole, non riuscendo a leggere nient'altro dopo quella frase, nonostante la mail continuasse: lei non era stata scelta.
Si alzò di scatto dalla sedia, camminando avanti e indietro e mettendosi le mani tra i capelli, non riuscendo a credere a quello che aveva letto: nonostante non sapesse cosa sperare prima di aprire quella mail, alla fine si era convinta che lui potesse averla scelta, perché aveva sperato che lui le avrebbe dato quella possibilità di cui aveva capito di aver bisogno e invece aveva preso un'altra batosta, come sempre.
Passò davanti allo specchio e, vedendo quell'immagine di lei che non la rispecchiava affatto, con un moto di rabbia, si tolse velocemente il vestito, lanciandolo in un angolo della stanza, a cui seguirono anche gli stivaletti, e si mise un paio di pantaloncini e una maglietta a mezze maniche, raccogliendosi i capelli in una coda alta, e tornandosi a sentire di nuovo sé stessa, non la bambolina che stava per perdere la testa con Caleb.
Si sedette con rabbia sul letto, prendendosi la testa tra le mani, e lasciando che i suoi pensieri fluissero liberi: tanto non c'era niente che potesse fare per fermarli, come ormai non sarebbe più riuscita a prendere sonno, perciò tanto valeva analizzare tutto in quel momento e cercare di lasciarsi quella storia spalle il prima possibile.
Lui non l'aveva scelta. L'unica sicurezza che c'era era quella. Non sapeva perché, e si stava cominciando a sentire tremendamente in colpa per l'atteggiamento poco consono che aveva tenuto quella sera: anche se, alla fine, non si era lasciata andare, e sembrava che a lui interessasse parecchio, forse il fatto di non aver tenuto fede ai suoi principi l'aveva fatta passare per una di cui non ci si poteva fidare, e lui aveva bisogno decisamente di una persona diversa al suo fianco.
STAI LEGGENDO
Scommetto su di me
Chick-LitNatalie è una ragazza di venticinque anni che ha passato gli ultimi sei anni della sua vita nella fattoria di famiglia, a Spring Valley, un tranquillo paesino di campagna del New Jersey, a seguito di una disavventura che le è successa quando aveva d...