Natalie non riusciva a credere a quello che l'amica le stava mostrando. Buttò giù l'ultimo sorso di caffè con un rumore, mentre continuava a tenere gli occhi spalancati e fissi sulle prime righe di quella pagina: "SARAI PROPRIO TU LA PROSSIMA FIDANZATA DI CALEB EVANS?".
Evans, Evans...Quel nome e cognome le ricordavano qualcosa, ma non riusciva proprio ad associarci una faccia. E poi, perché la sua amica le stava facendo vedere l'annuncio di uno che stava cercando una fidanzata? A lei non erano mai piaciuti i siti d'incontri, men che meno le importava, adesso, di avere un uomo tra i piedi. Le interessava solo salvare la sua fattoria, e non riusciva a capire come diventare la fidanza di questo tizio potesse risolvere i problemi a lei.
Abbassò lo schermo del computer, e guardò Violet negli occhi, che la stava osservando sorridendo e in preda ad una forte agitazione, visto che non riusciva a stare ferma sulla sedia. Natalie la guardò, interrogativa, e poi fu Violet la prima a parlare:
"Allora, che ne pensi? Non è una grande idea? Certo, magari devi farti piacere qualcuno che non ti piace, ma Caleb è un vero strafigo, io morirei per avere un appuntamento con lui. E questa potrebbe essere l'occasione giusta per te, per rimetterti in gioco e per risolvere tutti i tuoi problemi. Insomma, chi c'è meglio di lui per farti riavvicinare agli uomini? Certo, avremo sicuramente una concorrenza spietata, ma so che tu sei migliore di tante altre ochette che si porta sempre dietro e, per fortuna, qui bisogna anche dimostrare di avere una buona dose di cervello, e tu ne hai da vendere amica mia, oltre ad essere bellissima. Certo, magari dovremo rivedere un po' il tuo look per adattarlo ad una vita di città, ma lo sai che sei bellissima anche così, no?", disse Violet, tutto d'un fiato.
Natalie continuava a guardarla, interdetta, come se non avesse capito nulla di quello che aveva appena detto Violet. Diceva che questo Caleb era un gran figo, ma lei non aveva idea di chi fosse e, soprattutto, perché un concorso che cercava una fidanzate per lui avrebbe dovuto risolverle i problemi. Rialzò lo schermo del computer, cercando di leggere anche sotto la scritta del titolo di quella pagina per cercare di capire di cosa si stesse parlando, ma Violet non le dette tregua: si spostò a sedere accanto a lei e le abbassò di nuovo lo schermo, costringendola a guardarla.
"Beh, che c'è?", chiese Natalie.
Gli occhi di Violet si spalancarono a quella domanda:
"Ma come che c'è? Non hai sentito niente di quello che ti ho appena detto? Non hai avuto nessuna reazione e non mi hai dato nessuna risposta. Questa è un'occasione più unica che rara, Nat, non lasciartela scappare per paure infondate. E poi, insomma, una settimana in un albergo super lusso la farei volentieri, eh..", disse con aria sognante.
"Una settimana di super lusso a New York? Ma che stai dicendo? Frena, frena, che io non ci sto capendo più niente. Chi cavolo è questo Caleb e perché dovrei fargli da fidanzate per risolvere i miei problemi finanziari?", chiese Natalie, mantenendo il tono di voce basso per non farsi sentire dagli altri clienti.
Violet sbuffò, come se dovesse spiegare le cose ad una bambinetta di cinque anni:
"Ma come chi è Caleb, Natalie? Non leggi nessun giornale, non vedi nessun telegiornale o nessuna notizia su internet?", chiese Violet, interdetta.
Natalie scosse la testa, in senso di diniego, anche se quel nome le era comunque familiare.
"Oh mio Dio, siamo messe veramente male allora", sospirò Violet, passandosi le mani sul viso, disperata.
"Magari, se invece di fare così illumini anche a me, posso dirti se la tua idea può avere un senso o no, visto che non abbiamo molto tempo a disposizione", sbuffò Natalie arrabbiata.

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Scommetto su di me
Genç Kız EdebiyatıNatalie è una ragazza di venticinque anni che ha passato gli ultimi sei anni della sua vita nella fattoria di famiglia, a Spring Valley, un tranquillo paesino di campagna del New Jersey, a seguito di una disavventura che le è successa quando aveva d...