Capitolo 7

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Prese un profondo respiro e, con il cuore che le martellava nel petto, si decise a prendere in mano la busta e ad aprirla. Con le mani tremanti e con il solo battito incessante del sua cuore a farle compagnia, tolse i fogli dalla busta e la appoggiò sulla sdraio accanto a sé. Aprì i fogli piegati in due che, ad occhio e croce, sembravano tre fogli scritti avanti e dietro e, rimanendo per un attimo senza fiato, osservò il primo rigo scritto in alto ed ebbe un tuffo al cuore nel vedere la scrittura di Jason, così ordinata e pulita, e, soprattutto, la data che era scritta in alto a destra: 13 Agosto 2013. Gli occhi di Natalie si riempirono di lacrime perché no, non poteva essere una coincidenza il giorno in cui lui aveva scritto quella lettera: quella era la data in cui si erano messi insieme nel 2009, e sapeva che lui aveva scelto appositamente quella data per scriverle perché, probabilmente, come succedeva a lei, quando era il 13 agosto di ogni anno un pensiero non poteva non andare a Jason e a quello che erano stati, e voleva credere che anche per lui fosse così.

Si asciugò una lacrima di commozione che non aveva fatto in tempo a fermare, ma non aveva intenzione di farsi prendere dai ricordi e dai vecchi sentimenti e non riuscire più a leggere quello che c'era scritto, perché ormai aveva cominciato e voleva sapere. Prese due profondi respiri, inghiottì il groppo che aveva in gola e prese a leggere con attenzione, per non perdersi nemmeno una parola o un significato nascosto che potesse trapelare da quella lettera.

"Cara Natalie,

So che ti sorprenderà leggere questa mia lettera, se mai un giorno ti arriverà e avrai voglia di aprirla, ma sorprende anche me essere qui a scriverti, una cosa che non ho mai fatto in vita mia. Ma il mio amico terapista dice che mi fa bene mettere i miei sentimenti su carta e far finta che io stia parlando davvero come se ti avessi davanti a me, perciò eccoci qui. So che, probabilmente, avrai notato la data in cui ti sto scrivendo: so che non ti è mai sfuggito nulla e so anche che non mi hai dimenticato, come io non ho dimenticato te, ma ammetto che ho voluto fare il furbo e fare leva sulla nostra data per avere un po' più di clemenza da parte tua". Natalie fece un mezzo sorriso a quelle parole, e si disse che aveva centrato in pieno il fatto che anche lui si ricordasse di lei in quella data, anche se non pensava che l'avrebbe usata per avere più clemenza e comprensione da parte sua, perché non sapeva se ne aveva ancora da poter elargire a Jason. Riprese a leggere, curiosa:

"So che, se stai leggendo questa lettera, è perché Violet si è decisa a dartela ed a raccontarti più o meno tutto quello che è successo, e le devo davvero molto, perché non so se io, al suo posto, avrei fatto lo stesso. Forse io stesso, a parti invertite, non mi sarei dato una seconda possibilità, ma avrei cercato di dimenticare e di non incontrarmi più, ma lei è stata più forte e saggia di me e ha preferito ascoltarmi e darti questa lettera, lasciando a te la possibilità di scegliere cosa fare e in cosa credere. Dammi retta, non lasciartela scappare un'amica come Violet, tienitela stretta tutta la vita, perché persone come lei, che tengono così tanto ad un'altra persona piuttosto che a loro stesse, ce ne sono davvero poche, a questo mondo.

A parte Violet, a cui ho chiesto ampiamente scusa per il mio comportamento poco appropriato nei suoi confronti, ti scrivo per parlare un po' con te: avrei voluto farlo da tanto tempo, avrei voluto telefonarti, venirti a trovare, ma la vergogna, e la minaccia di Violet, me lo hanno impedito. Lo so, sono stato un codardo, lo sono sempre stato, come quando sono scappato due anni fa perché non sapevo come aiutarti e non riuscivo a prendermi nessuna responsabilità nei tuoi confronti. Ho lavorato anche su questo, nell'ultimo anno, e ti garantisco che sono diventato un'altra persona. Lo so, non è facile credermi sulla parola, ma se mai vorrai incontrarmi ti voglio dimostrare che sono davvero cambiato e che voglio fare di tutto per farmi perdonare da te per tutto il male che ti ho fatto. Io aspetterò, anche tutta la vita, se vorrai, che tu mi dia la possibilità di scusarmi e di dimostrarti che sono cambiato, perché senza il tuo perdono non posso dire concluso il mio processo di cambiamento.

Scommetto su di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora