Dopo qualche istante in cui il bacio di Noah si stava facendo più insistente e chiedeva l'accesso alle sue labbra, Natali si staccò da lui di colpo, come se all'improvviso si fosse resa conto che quello che stava facendo era sbagliato.
Noah la guardò, confuso, non capendo perché si era staccata in quel modo, visto che gli sembrava che anche lei avesse apprezzato il suo bacio. Natalie lo guardò, dispiaciuta, poi disse:
"Scusami, non volevo essere così brusca. E' solo che non so se sono pronta a tutto questo. Questi due giorni sono stati un po' difficili per me e non so nemmeno più dove sto andando o cosa provo", aggiunse, a mo' di spiegazione.
Noah la guardò un po' torvo, poi scosse la testa e, facendole un mezzo sorriso tirato, disse:
"Non ti preoccupare, forse sono io che ho accelerato i tempi, e ti chiedo scusa se la cosa ti ha dato fastidio, anche se sinceramente non mi sembrava proprio", aggiunse, con una punta di sarcasmo nella voce.
Natalie sospirò, sapendo bene che il suo comportamento non era dei più chiari e cristallini, anche perché davvero neanche lei sapeva dove stava andando a parare. Ma lui aveva ragione: non poteva dire sempre una cosa e poi comportarsi nel modo opposto, non era giusto nei confronti di Noah e nemmeno nei confronti di sé stessa, doveva chiarirsi le idee una volta per tutte, perciò disse seria, guardandolo negli occhi:
"Ascolta Noah, so che sembro un'eterna indecisa nei tuoi confronti. Quando ci siamo conosciuti ti ho detto che avevo il cuore impegnato, poi ieri sera hai visto anche da chi è impegnato, e che mi faceva piacere conoscerti, però solo come amico. Tu hai accettato questo cosa, ma oggi mi hai baciato, e io non mi sono scansata, anzi, e capisco che questo possa aver creato non poca confusione. In tutta onestà, non so nemmeno io cosa voglio. In questi giorni sono successe più cose che nella mia intera vita e non ero affatto pronta ad affrontare questa girandola di emozioni, e infatti sto facendo danni a destra e sinistra. E il tuo bacio, è vero, mi è piaciuto perché mi ha fatto sentire al sicuro, protetta, ma quando hai cercato di andare oltre alla dolcezza mi sono bloccata. Giuro che non è colpa tua, sono io che non so cosa voglio, ma mi sembrava più giusto fermarsi prima che le cose tornassero ad un punto senza ritorno. Non direi niente se, per un po', ti volessi allontanare da me, perché lo capisco, stare accanto ad una come me così confusa non è affatto semplice, ma ammetto che mi dispiacerebbe, perché in tua compagnia mi sono molto divertita ieri sera, e ti reputo un bravo ragazzo e una persona molto interessante da conoscere, e non solo per il lavoro che fai", aggiunse, con un sorrisetto, sperando di smorzare un po' la tensione che, inevitabilmente, si era venuta a creare.
Sapeva perfettamente che, probabilmente, le sue parole sarebbero servite a ben poco, perché comunque si era allontanata da un bacio, e per un uomo questa cosa, di solito, era un grande smacco, una ferita nell'orgoglio, ma sperava davvero che lui capisse la situazione, e che comprendesse che lei si era comportata in quel modo così strano, solo perché la situazione, in generale era strana.
Noah la studiò, in silenzio, e non aprì bocca fino a che lei non finì di parlare. Poi, appena Natalie ebbe concluso il suo bel discorso, lui si alzò in piedi e, guardandola dall'alto, disse serio:
"Natalie, ti giuro che non so cosa dire. Mi dispiace che tu non provi nessuna grossa emozione nei miei confronti, ma io, purtroppo per me, nei tuoi confronti sì, e non credo di essere in grado di rispettare la promessa che ti avevo fatto, e cioè quella di essere solo amici. Tu mi piaci, e molto, ma non voglio essere usato come un ripiego per quando le cose ti vanno male con l'altro. Io capsico che tu sia molto presa da lui, l'ho visto anche ieri sera che tu non mi guardi come Caleb, ma sei sicura che lui sia in grado di darti quella sicurezza che dici di aver trovato nel mio bacio? Io non lo conosco così bene, ma la sua fama lo precede, e non ha una bella reputazione. E tu mi sembri una ragazza così sensibile e dolce, oltre che bellissima, che non credo proprio che meriti di soffrire per una persona come lui. So che anche la mia, di reputazione, per via del mio lavoro, non è delle migliori, ma ancora non mi è mai successo che mi capitasse che mi piacesse tanto una persona da decidere di cambiare vita. So che il mio lavoro mal si concilia con una relazione, infatti ne ho avute pochissime, ma se tu mi permetti di conoscerti e di farmi conoscere davvero, per te potrei anche cambiare il mio modo di vivere", aggiunse a voce bassa e con tono roco, riabbassandosi all'altezza degli occhi di Natalie e scrutandola nel profondo.
STAI LEGGENDO
Scommetto su di me
ChickLitNatalie è una ragazza di venticinque anni che ha passato gli ultimi sei anni della sua vita nella fattoria di famiglia, a Spring Valley, un tranquillo paesino di campagna del New Jersey, a seguito di una disavventura che le è successa quando aveva d...