Arrivò al tavolo con un sorriso ebete stampato sul volto, e con le guance ancora in fiamme per quello che le era appena successo. Cercò di sembrare il più normale possibile e di cancellare quella strana sensazione di benessere e elettricità che le aveva dato quell'incontro, ma sapeva che non sarebbe stato facile.
Appena spostò la sedia e si sedette, Violet alzò gli occhi dal cellulare e disse:
"Oh, finalmente sei tornata. Pensavo di dover mandare una squadra di ricerca per vedere dove fossi finita. Mi stavo iniziando a preoccupare. Spero che questa lunga passeggiata abbia portato a qualcosa di buono", disse, studiandola intensamente.
Natalie, sentendosi sotto giudizio, prese il bicchiere di vino che aveva davanti e lo tracannò tutto d'un fiato, cercando di tornare ad avere un aspetto normale, e sperando che il vino gli desse il coraggio di affrontare la sua amica, ma quel suo gesto non sfuggì a Violet, che le si avvicinò con l'indice puntato contro e disse:
"Ah-ah, lo sapevo che c'era qualcosa sotto. Non ti comporti mai così, soprattutto non tracanni mai vino come uno scaricatore di porto. Quindi vuol dire che è successo qualcosa, e poi hai una faccia strana. Sputa il rospo, lo sai che non ti darò tregua fino a che non mi avrai detto cosa ti è successo".
Natalie la guardò, cercando un modo per non raccontarle proprio tutto, perché le piaceva tenere qualcosa anche per sé, visto che difficilmente le sarebbe potuto ricapitare di conoscere una persona come Blue, che solo con la sua vicinanza le faceva provare emozioni che mai si sarebbe immaginata prima, ma sapeva anche che era incapace di mentire alla sua amica, perciò fece un profondo respiro e disse:
"Beh, qualcosa è successo, diciamo semplicemente che, sulla terrazza, ho incontrato un ragazzo e ci ho scambiato quattro chiacchiere".
Violet spalancò la bocca, stupita, poi disse:
"Eh no, non penserai mica di cavartela così, vero? Mi dici che hai incontrato un ragazzo e non mi racconti altro? No, no, adesso voglio sapere tutto, anche perché tu non parli mai con nessuno che non conosci, perciò questi tipo deve avere qualcosa di davvero speciale, quindi adesso voglio sapere tutto!", gridò eccitata, prendendo una tartina.
Natalie sospirò: sapeva che con Violet la discrezione non esisteva, era sempre stato così, ma non voleva far sapere precisamente cosa le aveva fatto provare quel ragazzo, perché era una cosa con cui anche lei, ancora, doveva farci i conti, perciò si limitò a dire:
"In effetti incontrato è un parolone, diciamo che lui mi si è presentato alle spalle mentre osservavo il panorama, e mi ha spaventato. Certo, in realtà non c'era niente di cui essere spaventati, era un bellissimo ragazzo, ma aveva quell'atteggiamento da padrone del mondo, da faccio tutto quello che mi pare, quando mi pare e con chi mi pare, che mi ha fatto saltare i nervi, e quando alla fine si è scusato per essere stato, diciamo, un po' presuntuoso, e mi sono presentata, è arrivata una ragazza che aveva tutta l'aria di essere una modella e di essere anche la sua fidanzata. Ha avuto il coraggio di dirmi che sono insipida e che non riscontravo i gusti del suo ragazzo, solo perché l'aveva visto prendermi una mano. Le stavo rispondendo per le rime quando lui è arrivato facendo una battuta stupida, lei si è arrabbiata ancora di più, gli ha lanciato la borsetta addosso e se n'è andata. Io ho fatto lo stesso e sono tornata qui. Fine del racconto", disse, tirando un sospiro di sollievo e cominciando a mangiare qualche pezzo di torta salata che mandò subito in visibilio il suo stomaco, da quanto era buona.
Natalie si concentrò sul cibo, cercando per un attimo di dimenticare quell'incontro e tutte le sensazioni che le aveva suscitato: di quelle, non avrebbe detto mai e poi mai niente a Violet, perché erano emozioni e sensazioni ancora nuove anche per lei e perché aveva paura che Violet pensasse che avesse perso qualche rotella per strada, visto che certe cose non si possono provare per gli sconosciuti, ma solo per le persone che si conoscono bene o, per lo meno, questo, era quella che lei aveva sempre pensato.
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Scommetto su di me
ChickLitNatalie è una ragazza di venticinque anni che ha passato gli ultimi sei anni della sua vita nella fattoria di famiglia, a Spring Valley, un tranquillo paesino di campagna del New Jersey, a seguito di una disavventura che le è successa quando aveva d...