Capitolo 20.

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           Do you still love me?

«Vieni qui, baciami che devo dirti un segreto» Cit.

«Amore di zio» esclamo contento, entrando con Jess nella casa di Richard, andando dritto verso il piccolo ometto ormai nato.

«Amico mio» mi dice il neo papà, salutandomi calorosamente. «Che piacere vederti»

«Congratulazioni, papino» mi congratulo con lui, abbracciandolo fraternamente. «Son così contento per te ed Alison»

«Lo siamo anche noi», mi dice, dirigendomi verso la loro camera, dove Alison era intenta ad allattare il suo primo figlio, scambiando due chiacchiere con Jess.

«È così grazioso» riprende quest'ultima, ammirandolo come se fosse un suo figlio.
Ed è così dannatamente bella. Anche come mamma.

«Congratulazioni anche a voi due, piccolini» ci sorride Alison, vedendomi osservare la mia lei senza staccarle gli occhi di dosso.

«Oh beh, grazie» è ciò che riesco a dire, vedendo il suo volto arrossarsi per l'imbarazzo.

«Da quanto tempo?» interviene Richard, sedendosi accanto alla sua morosa, accarezzando suo figlio.

«Qualche giorno» risponde immediata Jess, ancora imbarazzata, facendomi cenno di avvicinarmi a lei.

Ridacchio. Che strana la vita, a volte.
Da 'ragazza schietta e perspicace' a 'timida e pacifica', è veramente un attimo.

«C'è da precisare che in questa relazione di bello ci son solo io», rompo il ghiaccio, scambiando un po' di risate.

Mi lancia una gomitata, accennando un sorriso compiaciuto. «Sei una piccola tigre» le dico, stuzzicandola.

«Suppongo vi troviate bene» riprende poi Alison, posando il bambino all'interno del passeggino, per poi risedersi abbracciando il suo moroso.

«Mh», comincio. «Diciamo che per il momento stiamo semplicemente approfondendo la nostra conoscenza» la guardo.

Annuisce, non aggiungendo altro. Probabilmente si aspettava che aggiungessi altro. Magari cosa facciamo ormai tutte le notti.

«E in una sola settimana ho imparato a vivere con un bambino. Sono addirittura in grado di riscaldargli il latte» ironizzo, sentendomi soddisfatto.

Alison sorride. «Chi sarebbe questo bambino?»
«Mio nipote», risponde frettolosamente Jess, scompigliandosi i capelli.

«Da quel che ho capito è figlio di sua sorella ed è così grazioso mentre ci lascia la notte libera. Dorme come un sasso» continuo ad ironizzare, cercando di divagare il discorso.

Non voglio che possa ripensare al suo passato e a tutto ciò che l'ha fatta star male.

Richard tossisce, sistemandosi più volte il colletto della cravatta, non staccando gli occhi di dosso a Jess.

Infastidito? No. Incazzato.

«Quando avresti intenzione di battezzarlo?» mi rivolgo a lui in tono serio, cercando di spostare il suo sguardo verso di me.

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