Never Give Up

8

Corro verso il castello, scomparendo velocemente nei corridoi bui.

Torno nella mia stanza al secondo piano, chiudendo in fretta la porta, nel caso mi corra dietro.

Sto iniziando ad odiarlo.

Come diavolo riesce a farmi sorridere e subito dopo a farmi domande sulla mia vita?

Non ci conosciamo nemmeno...

Guardo la sveglia sul mio comodino.
Sono le 21:50.
Non mi ero nemmeno accorta che fosse così tardi.

Oggi sono tornata troppe volte a quel maledetto giorno, ho perso la cognizione del tempo.
L'ho ricordato troppo.
Devo evitare di caderci ancora.
E per farlo, devo evitare di vedere quegli occhi.

Devo evitare di vedere Axel Ridley.

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Alzarsi la mattina é sempre un problema.
Odio le mattine.

Svegliarmi presto per andare a fare sei ore di lezioni noiosissime, con compagni idioti e professori che provano solo pietà per quei poveri ragazzi sventurati mi irrita già abbastanza durante la giornata.
Pensare ai miei programmi giornalieri alle 07:00 del mattino, mi fa alzare dal letto ancora più di malumore.

Alzo il sedere dal mio comodo e caldo letto e mi preparo per colazione, come ogni mattina, mettendo la divisa della scuola.

Scendo senza fare caso a nessuno, guardando il pavimento e isolando ogni possibile suono.

Arrivata in mensa, prendo la mia solita colazione e vado al mio solito tavolo, senza neanche guardarmi in giro.

Però c'è qualcosa che non va.

Non sento sguardi addosso.

Ed è strano; non che adori essere sempre fissata, ma quando sei considerata la ragazza gelida della scuola e sei continuamente osservata da chiunque é difficile avere un giorno senza mormorii intorno.
E, dopo ieri...

Una volta seduta al mio tavolo, decido di alzare gli occhi per controllare la situazione e capire il motivo di questa strana sensazione, ma in mensa non vedo nessuno.

A occhi sbarrati, metabolizzo ciò che vedo.

Completamente vuota.
La mensa è completamente vuota.

Ma come cavolo é possibile?
Che succede?

Controllo l'orologio.
Le 7:30.
L'orario è giusto.
La colazione è sempre stata a quest'ora.
Difficilmente i ragazzi la saltano.
Ed oggi non è il week end, perciò gli studenti dovrebbero essere svegli per le 07:00.

Ricordo che non è neanche un giorno di festa particolare.
Perciò non è possibile che tutti stiano ancora dormendo.

Ma allora che diavolo sta succedendo?

Improvvisamente, sento dei rumori provenire da fuori.

Risate.

Allora non sono tutti spariti in un buco nero.

Peccato.

Mi alzo e inizio a seguire la direzione da cui provengono le voci, capendo che arrivano dal giardino posteriore del collegio.

Vado verso la porta ed esco in giardino, sotto il sole mattutino.

Molti studenti sono lì, radunati intorno a qualcosa, o qualcuno.

Mi faccio strada verso il centro del gruppo, spostando di forza molti studenti e, una volta arrivata, vedo una scena che mi sconvolge.

Tre ragazzi dell'ultimo anno stanno trattenendo una ragazza.
Altri due la stanno picchiando.