Corro nel bosco gelido.
Corro senza fermarmi.I rami più bassi mi graffiano le gambe, rompendo le calze bagnate.
Altre ferite aggiunte a quelle che ho già.
È il minore dei miei problemi.Continuo a correre finché riesco a respirare, finchè il mio corpo me lo permette.
Voglio andarmene da qui, fuggire lontano da tutti.
Fuggire lontano da Axel.Non so che cosa mi sia preso.
È bastata la sua vicinanza, è bastata la sua voce per farmi sciogliere come neve al sole.Dopo circa 10 minuti, sono costretta a fermarmi.
Respirare diventa sempre più difficile, l'aria gelida mi graffia la gola.
Tutto il mio corpo è irrigidito dal freddo.
Le dita delle mani stanno diventando viola.Faccio perfino fatica a tenere gli occhi aperti.
Mi appoggio un momento ad un albero, cercando si riprendere fiato, finché non sento una voce in lontananza.
La riconosco.
Victor.- SERENITY, TI PREGO! DOVE SEI?
Continuo a cercare di regolarizzare il respiro.
Non ho neanche il fiato per rispondergli.- SERENITY, RISPONDIMI! SONO VICTOR!
Faccio qualche passo verso la voce preoccupata di Victor ma inciampo in una radice, rotolando fino ad una buca profonda e coperta dal fogliame gelido.
Provo a rimettermi in piedi ma la caviglia destra si è bloccata; non riesco a muovermi.
La buca è nascosta.
Victor non mi vedrà mai qui.
- VICTOR! VICTOR, AIUTAMI! - urlo con tutto il fiato che riesco a tirare fuori, ignorando il dolore pungente alla gola.
Il freddo e la perdita di sangue dai tagli mi hanno indebolita.
Sento gli occhi pesanti.
Sto per addormentarmi.Il mio campo visivo inizia a scurirsi, stringendosi in una sfera chiara.
Quando del fogliame mi cade sul viso, riapro velocemente gli occhi.
- Grazie a Dio ti ho trovata.
La voce di Victor trasuda sollievo.
Scivola agilmente nella buca e mi mette sopra il suo giaccone.
Mi riscalda un po', ma non abbastanza per farmi smettere di tremare.
Victor guarda la mia caviglia incastrata e inizia a scavarci attorno.
Dopo qualche minuto, mi libera la caviglia e si arrampica fuori, si sporge e solleva anche me fuori dalla buca.
- Ce la fai a camminare o vuoi che ti porti io? - domanda, guardandomi preoccupato.
- No, no. Ce la faccio. - confermo.
Provo a fare un passo e cado.
La caviglia non mi regge.Che sia per il freddo, che sia per la debolezza o per la caduta, non riesco a stare in piedi.
Victor mi prende al volo per la vita prima che tocchi il suolo.
- Ti porto io. - dice, l'affetto nella voce.
Mi solleva come fossi un rametto e si incammina verso il castello, con me tremante fra le braccia.
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Eccomi tornata readers!
Scusate la lunga assenza ma tra feste e impegni vari non ho avuto il tempo per concentrarmi sulla storia come avrei voluto.Victor è corso dietro a Serenity, lasciando Axel indietro.
E perchè Serenity è scappata, dopo quel meraviglioso bacio?Al prossimo capitolo!
Kiss Kiss
Areshadow 🖤

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Never Give Up
RomanceSerenity, 17 anni e un passato tragico da superare. Un collegio in un castello nella campagna italiana. Un sogno per chiunque, ma non per lei. Solitaria e glaciale, riuscirà a battere il suo passato? A far tornare i suoi demoni, due nuovi studenti:...