Sento dei rumori intorno a me.
Persone che urlano.
Una pressione sul petto.
Qualcuno che mi dice di svegliarmi.Una voce familiare.
Dei passi si avvicinano.
Altre urla.
Altre voci, alcune familiari, altre no.Sento salire in gola un liquido freddo ma non ho la forza di sputarlo, così lo lascio sgorgare dalle mie labbra da solo.
Non riesco ad aprire gli occhi prima di sprofondare di nuovo nel buio.
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In macchina fa caldo.
C'è la luna piena in cielo.
- Mamma, perché non regalate a Serenity quel telefonino che voleva?
- Basta William. - dice mamma, dal sedile davanti - Serenity ne ha già uno e anche tu.
Io mi sono rassegnata.
Non mi interessa così tanto l'ultimo modello di telefono, mi è bastata la collanina che mi ha fatto William.Una catenina d'argento con una pietra verde.
La pietra del nostro mese: agosto.Jake ascolta la musica con il suo telefono sul sedile accanto a William, apparentemente ignorando la conversazione.
- Will lascia stare. - dico - Non lo voglio, davvero.
- Ti sei arresa troppo facilmente Angel.
Mi chiamava sempre Angel quando eravamo in famiglia.
Era un nomignolo che adoravo, soprattutto detto da lui, con l'accento inglese ripreso dalla mamma.
- Non mi sono arresa Will. Semplicemente non lo voglio più.
- Come fai a cambiare idea così facilmente? - chiede William, guardandomi.
- Ho avuto un altro regalo che ho apprezzato di più, altezza.
Scherzavamo sempre sui nostri nomi.
Io Angel, lui altezza.
Mi ero dimenticata di questi nomignoli.- Quale? - chiede Jake curioso.
Prendo con la mano la collanina che porto al collo: il regalo di William per il nostro quindicesimo compleanno.
- Questa. - dico sorridendo, gli occhi pieni d'amore.
Will mi sorride.
È contento della mia reazione alla sua sorpresa.
Dal suo sguardo capisco che si è arreso.
Non ha senso litigare se l'interessata non vuole più ciò che chiedeva.Alla radio viene trasmessa una canzone che amo: "Fight song" di Rachel Platten.
Decido di alzare il volume.
Mi sporgo davanti, urtando papà che guida.
Lui sterza all'improvviso e vedo delle luci bianche venire verso di noi.
Fari.Un urto violento mi sconvolge la mente.
La macchina si capotta più volte; alla fine si ferma rovesciata, dopo molti metri.
Apro gli occhi e mi accorgo che sono stata sbalzata fuori dalla macchina.
Sono distesa sull'asfalto, da sola.
L'abitacolo dove viaggiavo è rovesciato qualche metro più in là.
L'altra macchina si ferma e sento i passeggeri correre verso di noi.
Non li vedo in faccia, sento solo i loro passi veloci e le loro urla.
Vedo il serbatoio della nostra macchina aperto, lasciando uscire la benzina che si sparge sull'asfalto.
Sono abbastanza grande da capire che devo tirarli fuori da lì, prima che accada.
Anche William lo ha capito.
È l'unico cosciente.Tento di alzarmi ma cado di nuovo sull'asfalto.
Una donna minuta si avvicina a me, mettendomi una mano sulla schiena e pronunciando parole dolci che non comprendo, mentre altre tre persone vanno verso la macchina di mamma e papà.
Vedo una scintilla.
Anche William la vede.Mi guarda e mi dice qualcosa.
Tento di leggere il labiale.
Mi manda un bacio, prima che le fiamme arrivino.
Un rumore di esplosione.
Le persone che si stavano avvicinando vengono sbalzate indietro, verso di me.
La macchina con dentro la mia famiglia è in fiamme.
Sento solo l'urlo di dolore di una persona, l'unica cosciente: William.
Poi, silenzio.
Guardo quelle fiamme che stanno mangiando la mia famiglia.
Non riesco a muovermi, sento solo le lacrime uscire, scendere sulle mie guance.
Capisco di aver perso tutto.
Mamma, con il suo amabile accento inglese.
Papà e la sua speciale cucina italiana.
Jake, con le sue pessime battute che mi facevano ridere comunque.
William, con i suoi occhi unici e la sua dolcezza verso sua sorella.
Non ero mai riuscita a capire cosa mi avesse detto prima di morire; adesso si: "Ti voglio bene Angel. Resterò con te."
Era la frase che mi diceva sempre prima di dormire.
Quando spegnevamo la luce della lampada, nella nostra camera.
Quando andavamo a dormire, come due perfetti fratelli che si amano.
Come due perfetti gemelli.
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Finalmente si scopre cosa nasconde il passato di Serenity.
Avevate già intuito cosa era successo?
Lei ha causato l'incidente, seppur per un banale errore, e si incolpa per aver ucciso la sua famiglia.
Per aver ucciso il suo amato gemello.Riuscirà a superare questa colpa che si porta dentro?
Al prossimo capitolo!
Kiss Kiss
Areshadow 🖤
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Never Give Up
RomanceSerenity, 17 anni e un passato tragico da superare. Un collegio in un castello nella campagna italiana. Un sogno per chiunque, ma non per lei. Solitaria e glaciale, riuscirà a battere il suo passato? A far tornare i suoi demoni, due nuovi studenti:...