Appena tornati al collegio, l'infermiera Katherine mi rinchiude nella biblioteca, davanti al caminetto acceso e con una tazza di cioccolata calda in mano.
Dopo che mi sono riscaldata un po', fa entrare il preside Rufius e la dottoressa Hunter, seguiti da Victor e Axel.
- I ragazzi hanno insistito per vedere come stai - mi dice il preside, notando il mio sguardo stupito alla loro vista.
Sospiro.
Questo gli farà male.- Victor può restare. Ma solo lui. - dico guardando la tazza fumante fra le mie mani.
Tutti guardano prima Axel e poi me.
L'ho ferito, lo leggo chiaramente nei suoi occhi, ma non ho potuto evitarlo.
Non ce la faccio a vederlo.
Ho ancora troppe domande senza risposta.
Vedo Axel rassegnarsi e uscire, rivolgendo a Victor uno sguardo che non riesco a decifrare.
- Okay, sputate il rospo. - sospiro.
Se ci sono sia il preside che la psicologa che mi ha in cura deve essere qualcosa di davvero serio.
Katherine si rivolge a me e inizia a spiegare:
- Serenity, tu non stai bene. - inizia - Circa due mesi fa hai tentato il suicidio e da allora stai sempre peggio. Dopo che ti sei svegliata, la mattina della vigilia, fra tutte le visite c'era anche un controllo del peso. Sei alta 1,62 cm e attualmente pesi circa 44 chili, quindi sei in forte sottopeso. Se continui a saltare pasti o vomitare tutto ciò che mangi rischi seriamente l'anoressia e, probabilmente, anche la morte. - mi guarda fissa, mentre mi dice in faccia la verità. - Inoltre, il tuo autolesionismo sta andando fuori controllo. Non ti massacri solo le braccia, come ci hai fatto credere, bensì anche le gambe, e in maniera ancora più violenta. E l'eccessiva perdita di sangue può aggravare ulteriormente la tua salute. E non dirmi che non perdi troppo sangue e che sono solo dei graffi superficiali perché so che non è così: Axel Ridley e la signorina Hunter mi hanno detto cosa è successo fuori dal suo ufficio. Axel ti ha preso le braccia, ma non ti ha stretto in maniera così violenta eppure è uscito moltissimo sangue, tanto da colarti sulle mani e sul pavimento. Perciò, adesso che ti ho informata sulla tua situazione, è il caso di correre ai ripari e prendere le giuste contromisure. - conclude, finalmente, riprendendo fiato.
Non ho guardato Katherine un solo secondo da quando ha cominciato a parlare.
So che non mi sta mentendo.
Mi sono accorta anch'io di quanto io sia cambiata.
All'inizio del semestre pesavo 52 chili.
E la misurazione che ha menzionato Katherine è di prima di Natale.
Dopo, le cose sono peggiorate ulteriormente.
Potrei essere vicino i 40 chili.
Forse 41.Victor mi si avvicina e si siede accanto a me, abbracciandomi con un braccio.
Poi si rivolge a Katherine:
- Cosa dovrebbe fare per stare meglio? - chiede preoccupato.
Katherine accenna un sorriso.
È contenta di vedere che Victor tiene alla mia salute.
In fondo al cuore, sento un pizzico di gratitudine per lui.- Prima di tutto dovrebbe cominciare a mangiare regolarmente e in modo più salutare. Non dovrà saltare un singolo pasto e sforzarsi di mangiare anche quando non ha fame, purché non le venga la nausea. - mentre parla, conta con le dita, come fosse un elenco da imparare. - Poi non dovrà vomitare dopo i pasti e fare un po' di esercizio fisico per ristabilire il tono muscolare, senza esagerare ovviamente. Dovrà smettere di ferirsi per provare un dolore fisico sfuggendo a quello sentimentale, parlando con amici e, si ti farebbe bene Serenity, anche con la dottoressa Hunter. Seguendo tutto ciò, sono sicura che riuscirà a ristabilirsi perfettamente.
Sento Victor sospirare, chiudendo gli occhi.
Evidentemente, non si aspettava stessi così male.
- Non sarà facile Serenity, ma la scelta spetta a te. - continua Katherine. - Tra sei mesi sarai maggiorenne e potrai decidere della tua vita. Se continui così non credo che arriveresti a cominciare il quinto anno di liceo. Perciò, se vuoi finire la scuola e crearti un futuro di cui William sarebbe orgoglioso, dovrai impegnarti molto. Se invece vuoi morire lentamente, sacrificando la vita che hai avuto la fortuna di continuare a vivere, allora continua pure a comportarti come hai fatto in questi ultimi mesi e probabilmente raggiungerai la tua famiglia entro l'inizio del prossimo anno scolastico.
È stata brutale ma chiara.
Ho capito cosa voleva farmi capire.Ha imparato a conoscermi: dimmi cosa fare e ti farò esattamente il contrario; dammi una scelta e farò la cosa che ritengo più opportuna per me.
Papà lo sapeva.
Sapeva come prendermi in situazioni difficili molto più della mamma.La scelta è la mia.
Posso decidere.Morire o vivere.
Ritirarsi o combattere.
William diceva sempre che ero una guerriera.
Nonostante lui fosse il maggiore, spesso ero io a lanciarmi per prima nella mischia, per proteggere i miei fratelli.
Nonostante fossi una bambina molto solare e serena, sapevo difendermi, se necessario.
Ora me ne rendo conto.
William non lo avrebbe voluto.
Immagino il viso triste di Jake, con quei suoi occhioni grigi, e le espressioni deluse di mamma e papà se mi vedessero rinunciare.
Non posso farlo.
Non mi perdonerò mai l'aver ucciso la mia intera famiglia ma se fosse stato William a restare vivo?
Se fosse sopravvissuto lui, si sarebbe arreso?
Mai.
Non fa parte del nostro DNA.
L'avevo dimenticato.
Eravamo una coppia di guerrieri.
Un trio, quando nacque Jake.E noi non ci arrendevamo mai.
Che fosse difficile o impossibile o folle, non ci tiravamo mai indietro.
È il momento di ricominciare a vivere.
Sono arrivata sul fondo, adesso devo risalire.Alzo lo sguardo verso Katherine, decisa della mia scelta.
- Da dove cominciamo?
Sul suo viso spunta un sorriso soddisfatto.
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Katherine ha messo Serenity davanti alla verità e le ha proposto una scelta: vivere e rendere orgogliosa la sua famiglia o morire e raggiungerli.
Riuscirà Serenity a risalire dal baratro in cui è caduta?
Kiss Kiss
Areshadow 🖤
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Never Give Up
RomanceSerenity, 17 anni e un passato tragico da superare. Un collegio in un castello nella campagna italiana. Un sogno per chiunque, ma non per lei. Solitaria e glaciale, riuscirà a battere il suo passato? A far tornare i suoi demoni, due nuovi studenti:...