Di nuovo lunedì.
Odio i lunedì.Detesto alzarmi presto in generale, ma il lunedì é il giorno peggiore.
E oggi sono anche in ritardo.Ieri sono tornata in camera alle 23:50 e sono rimasta sveglia oltre l'una, a pensare.
Non riesco a capire perché quei due vogliano starmi vicino.
Non mi conoscono, non sanno che cosa ho fatto in questa scuola, non sanno perché mi chiamano Regina di Ghiaccio.
Nessuno mi è mai voluto rimanere accanto ma, loro due, si.Sono venuti a cercarmi in biblioteca, mi hanno aiutato nella mia punizione.
Ma quello che non capisco è il perchè.
Ho riflettuto fino a tarda notte e, alla fine, mi sono addormentata per la stanchezza.
E stamani ne pago le conseguenze.Non ho la forza di truccarmi come al solito, così decido di coprirmi le occhiaie con del correttore, con scarsi risultati, mettere del blush sulle guance e il mascara.
Mi pettino velocemente i capelli e mi metto la divisa scolastica con le solite calze nere e i soliti stivaletti.Esco dalla camera e scendo per colazione.
Una volta in mensa, noto che Veronica non è al mio tavolo, il che significa che potrò mangiare in pace.
Mi siedo e comincio a mangiare la mia scarsa colazione.
Non ho molta fame stamattina.Non faccio in tempo a ingoiare il primo boccone di cereali che mi ritrovo un biondo abbronzato e degli occhi azzurro mare davanti.
- Gioorno - dice Axel, sbadigliando.
Lo guardo storto.
Sembra non abbiano capito le mie parole, ieri sera.- Quale parte di "a mai più rivederci" non capite, voi due?
Ignorano le mie parole, mettendosi a parlare dell'orario della mattina.
Che nervi.
Sto cominciando ad irritarmi.
- Smettetela di parlare come se fossimo amici e alzate le chiappe da qui. - dico, acida.
Si girano entrambi verso di me, la sorpresa visibile negli occhi.
- Ma che ti prende adesso? - chiede Axel.
E me lo chiedi pure?
- Che prende a me? Che prende a voi! Vi sedete qui come se fossimo amici da anni quando io vi conosco da una settimana. - dico, gli occhi grigi fissi su di loro. - Non ho bisogno di amici quindi statemi alla larga e nessuno dei due si ritroverà in infermeria con una commozione cerebrale o un occhio nero.
Sto quasi urlando, ma non sono riuscita ad evitarlo.
Il loro comportamento da grandi amici quando, in realtà, ci conosciamo da meno di dieci giorni, mi fa alterare parecchio.Non sopporto che si comportino così.
Soprattutto Axel.
I suoi occhi mi rievocano dei ricordi che non sono pronta a riportare a galla.
E, più li vedo, più sarà difficile stare lontana da quei ricordi.Respirando profondamente, per evitare di esplodere, mi alzo velocemente, per poi sparire altrettanto velocemente fuori dalla mensa.
Prevedo che oggi sarà una brutta giornata.
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Sono le 18:30.
La giornata di oggi è stata abbastanza pesante, tra spiegazioni e il gioco del silenzio.
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Never Give Up
RomanceSerenity, 17 anni e un passato tragico da superare. Un collegio in un castello nella campagna italiana. Un sogno per chiunque, ma non per lei. Solitaria e glaciale, riuscirà a battere il suo passato? A far tornare i suoi demoni, due nuovi studenti:...