La mattina del 24 dicembre vengo dimessa dall'infermeria.
Ho scoperto tramite Katherine che i fiori sparsi per la stanza dove sono stata ricoverata provenivano dai compagni di scuola.
Si è sparsa la voce di come mi avessero trovata morta in piscina e di come Axel mi avesse rianimata.
Si parlava dell'idea del suicidio, anche se non era stata confermata ufficialmente dal corpo docenti.
Ma fra tutti gli studenti nacque il sospetto: sapendo che ero una nuotatrice esperta era molto improbabile che affogassi involontariamente.
Tornata nella camera che condividevo con Axel e Victor, strapiena dei fiori ricevuti, mi cambiai, mettendomi il mio maglione natalizio preferito sopra un paio di jeans blu scuro, per poi scappare in biblioteca.
Lì mi sentivo quasi a casa.
Quasi.Appena entrata in quella stanza enorme e piena di libri fino al soffitto, tirai un sospiro di sollievo.
Suicidio o meno, non potevo rinunciare alla mia tradizione natalizia: sin da quando io e William cominciammo a saper leggere, ogni 24 dicembre ci mettevamo entrambi sul divano del salotto, davanti al camino acceso, a leggere un libro sotto una coperta, accoccolati uno sull'altra.
Spesso finivamo per addormentarci, per poi essere svegliati all'ora di cena.
Non ho saltato di farlo neanche dopo la loro morte.
Anche se vorrei essere riuscita nel mio intento, non ha senso crogiolarmi nel dolore e tentare subito di rifarlo.
Sono controllata quasi in ogni momento e, se ci riprovassi adesso che tutti sono già in allarme, non riuscirei comunque a raggiungere il mio scopo.
Per questo ho deciso di starmene tranquilla per un po', aspettando il momento giusto per raggiungere la mia famiglia.
Con la determinazione di fare la brava e non attirare troppo l'attenzione, inizio a vagare per gli scaffali, cercando un libro che mi attiri.
Vedo volumi di ogni genere: una copia della Divina Commedia di Dante, numerosi gialli di Arthur Conan Doyle o Agatha Christie, fantasy moderni.
Alla fine scelgo di leggere un classico: "Romeo e Giulietta" di William Shakespeare.
Mamma diceva sempre che Will era così teatrale, come l'autore di quel classico.
Prendo il libro prescelto, un'edizione contenente anche un'altra opera di Shakespeare: "Sogno di una notte di mezza estate.", e mi dirigo verso una poltrona.
Prendo una coperta piegata sul divanetto e sistemo un pouf davanti alla mia postazione di lettura.
Mi siedo, sistemo la coperta attorno a me e comincio a leggere.
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Anche alla vigilia di Natale Serenity è solitaria come sempre.
La sua passione per la lettura, nata insieme al gemello William, la accompagna ancora.
Riuscirà Serenity a fare la brava ragazza e non attirare troppo l'attenzione su di sé o cederà alla tentazione di raggiungere la sua famiglia?
Kiss Kiss
Areshadow 🖤

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Never Give Up
Storie d'amoreSerenity, 17 anni e un passato tragico da superare. Un collegio in un castello nella campagna italiana. Un sogno per chiunque, ma non per lei. Solitaria e glaciale, riuscirà a battere il suo passato? A far tornare i suoi demoni, due nuovi studenti:...