Capitolo 16: Adesso.

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Oggi è il quindici dicembre duemilasedici, è passato esattamente un anno da quando Mike mi ha detto di resistere perché sarebbe riuscito a tirarmi fuori di qui con il suo nuovo progetto. Ed è passato un anno da quando le ragazze mi fecero la festa per il mio compleanno, quest'anno le ho supplicato di non organizzare niente, e loro, anche se a malincuore, hanno accettato la mia richiesta.
L'inaugurazione della sala poker sarà sta sera.
Ricordo i primi giorni in questo posto come se fossero passate solo poche settimane.
In tutti questi mesi Lucas non ha fatto altro che picchiarmi per cose inutili. Ho ancora i segni sulla schiena dei graffi che mi fece con un coltello, per aver parlato più del dovuto con il mio insegnante d'arte. A detta sua ero stata troppo intima.
Ho capito solo adesso, parlandone anche con le ragazze, che Lucas soffre di una gelosia morbosa nei miei confronti.
Per tre mesi sono stata costretta a vivere nella sua stanza legata ad un letto, dove ogni volta che voleva mi possedeva.
Non gli importava se non ero consenziente, lui voleva solo punirmi. Se piangevo o urlavo venivo tirata per i capelli e schiaffeggiata ripetutamente.
A volte, basta solo che io parli con Isabèl o un'altra delle ragazze in modo più scherzoso che mi trascina via e mi picchia violentemente. Ho lividi dappertutto.
Mi è stato perfino vietato di vedere lo chef Kyle perché secondo Lucas era troppo amichevole.
Sto vivendo un inferno e non riesco più a resistere.
Lucas mi è sempre addosso, non sono libera di fare niente.
Questa sera incontrerò Mike e gli chiederò spiegazioni sul suo piano. Voglio andare via da qui non ce la faccio davvero più, sento il suolo svanire da sotto i piedi giorno dopo giorno, sto sprofondando in un abisso.

                                         * * * *

Che palle sono ancora viva e sono le undici del mattino.
È già ora di alzarsi dal letto e la sveglia non fa altro che ricordarmelo suonando animatamente con quella stupida melodia che ho scelto. 
Mi alzo, faccio una doccia veloce e scendo al primo piano per fare colazione.
Le ragazze mi salutano con un bacio sulla guancia e degli auguri. Insieme ci accomodiamo per mangiare delle deliziose crêpes alla Nutella.
Lo so che non posso vedere Kyle, ma tramite Evelyn gli faccio sempre i miei più sinceri complimenti.
Adoro le cose che cucina.

Finito di gustare la mia colazione, mi siedo sul divano cercando un film decente da guardare, ed ecco che arriva a sedersi accanto a me e alle altre, Lucas.
Dice che gli piace starmi vicino e che durante i film vuole coccolarmi. Io non lo sopporto, lo detesto.
Come fa a dire che gli piace fare queste cose da fidanzatini quando poi durante la notte non fa altro che picchiarmi o violentarmi? Si nasconde dietro una maschera che ormai gli è caduta da un pezzo.
Continua ad abbracciarmi e stringermi, Corinne ogni tanto mi lancia delle occhiate di compassione, non vedo l'ora che finisca per poter liberarmi di lui.
Stiamo guardando "anarchia-la notte del giudizio" e in questo momento c'è una scena dove un tizio tira i capelli ad una ragazza.

"È quello che tu fai con me" sussurro.

"Non è vero Ally, fai silenzio ora". Replica lui, sgranocchiando i suoi pop corn puzzolenti.

Rimango in silenzio solo per non farlo arrabbiare, non voglio rovinare il film alle ragazze con i nostri drammi quotidiani. Ma lui non si rende conto di ciò che mi fa, o forse cerca solo di negarlo a se stesso.
Sento gli occhi pizzicare, sto per scoppiare a piangere.

"Devo andare in bagno fammi passare"  gli sposto le gambe per farmi spazio.

"Vengo con te"

"Vorrei andare senza essere seguita ogni volta, non devo mica andare al polo nord. Il bagno è appena a due rampe di scale da qui."

Salvata dalla strada - un destino a due facce.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora