Jace's pov.
Alec mi mostra il circuito e mi presenta agli altri sfidanti.
Tutti ragazzini imbranati. Hanno dei macchinoni che non sapranno neanche accendere, sfigati. Ed io che per le mie prime gare usavo una macchina del cazzo perché non avevo soldi per permettermene una decente, poi per fortuna Magnus mi regalò la Daytona.
Non appena dico il mio nome, uno di loro deglutisce più volte sbiancando completamente, faccio questo effetto? Neanche avesse visto un fantasma! Però meglio così, mi piace incutere terrore alle persone, far vedere che sono uno che conta, che non scherza.
Sfodero uno dei miei sorrisi migliori e mi giro salendo in macchina. Fra pochi minuti inizia il giro di riscaldamento, ed io non posso essere più carico di così.
Sistemo il poggia teste, gli specchietti ed allaccio la cintura nera ricoperta da un cuscinetto rosso morbido.
Aspetto che tutte le auto siano in fila e poi metto in moto, schiacciando più volte sul pedale dell'acceleratore.
Il rombo del motore della mia auto è pazzesco, un suono che ascolterei ore ed ore senza mai stancarmene.
Alec abbassa il finestrino, mi volto nella sua direzione e contemporaneamente ci scocchiamo un occhiolino.
Che vinca io o che vinca lui, l'importante è vincere, siamo una squadra...adesso.
È strano come in un giorno e mezzo sia diventato una persona che da starmi totalmente sul cazzo, è passato a starmi simpatico. Da quando so che è gay sono più tranquillo, almeno non mette gli occhi su Allyson. Ieri quando abbiamo comprato dei pezzi per le nostre auto, mi ha raccontato di come si sono conosciuti lui e Magnus e di quanto burrascosa sia stata la loro relazione, ma ora sono felici e questo è ciò che è importante, il resto li ha fatti crescere, conoscere e diventare ciò che sono.
Una voce mi distoglie dai miei pensieri, è l'arbitro della gara che fa il conto alla rovescia per farci partire. È un vecchio di almeno cinquant'anni con un aspetto ripugnante: capelli bianchi che sembrano olio da quanto sono attaccati e una pancia che non finisce più.
Stringo le mani sul volante e quando pronuncia il numero uno, premo a fondo sul pedale dell'acceleratore sfrecciando velocemente. Un brivido mi sale dai piedi fini alla nuca, passandomi una scarica elettrica che mi fa sentire alla grande.
La mia vocina interiore mi ricorda che è solamente un giro di prova, che non serve dar merda a tutti dall'inizio.
Rallento e mi faccio sorpassare, fargli credere di essere battuto al giro di prova, li renderà più calmi e rilassati.
Sarà entusiasmante vedere le loro facce quando vincerò la gara.
Alec dietro di me, capisce le mie intenzioni e fa la stessa identica cosa. Devo ammetterlo, nonostante io l'abbia giudicato al nostro primo incontro, è un buon pilota e sicuramente ha coraggio da vendere. In molti sanno della sua relazione con Magnus, e parlano a sproposito associandolo a degli insulti incredibili, oppure dicono che è raccomandato, uno di quelli che vince perché l'organizzatore se lo scopa.
Anche sul mio conto se ne dicono, ma ho imparato a fregarmene. Il loro giudizio non offusca la mia sete di correre e vincere. Niente può fermare il mio animo quando sono in pista.
Alec dovrebbe fare lo stesso, iniziare ad andare avanti eliminando ogni forma di malessere che possono provocargli delle persone insulse e invidiose. Perché si sa, l'invidia è una brutta bestia, pronta a colpire i lati più fragili di una persona buona.
Il circuito non è molto grande, anzi, saranno massimo quattro chilometri. La cosa che lo rende invitante è il fatto che contiene parecchie curve, alcune anche brutali.
Se non lo si conosce bene si rischia di uscire fuori pista e farsi del male. Ringrazio il mio subconscio per avermi fatto rallentare e memorizzo tutti i punti pericolosi che intralcerò durante i giri ufficiali dandomi un punto di riferimento con ciò che vedo.
Arrivo al traguardo per secondo, con i volti delle persone che mi guardano consapevoli che sto tramando qualcosa.
Scendo dall'auto e dopo essermi scambiato un sguardo di approvazione con Alec, do un'occhiata alla folla e vedo che in prima fila c'è Allyson, con accanto un ragazzo dai lineamenti molto chiari. Lui la guarda, lei non se lo fila di striscio, per cui non ho motivo di andare li a fare qualche scenata, anche se vedere che quell'imbecille la guarda in quella maniera mi fa girare le palle. Vado oltre e torno a parlare con Alec e gli altri partecipanti. Si complimentano con me della mia auto, chiedendomi addirittura di poter fare un giro, ovviamente declino le loro richieste. Faccio gare da anni e non sono così coglione da far salire il primo che capita nella mia macchina. Vorranno manometterla per depistarmi e farmi fare qualche brutto incidente, poveri illusi, ma con chi credono di avere a che fare? Con un novellino?
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Salvata dalla strada - un destino a due facce.
RomansaCOMPLETA ///// NON GIUDICATE DAL TITOLO. Allyson ha una vita infernale, scappa di casa a quasi 18 anni per l'ennesimo litigio con la madre alcolizzata e il padre completamente assente. In cerca di un alloggio in cui stare, cerca su internet qualche...