Capitolo 43.

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Mentre mando giù l'ultimo boccone, Jace mi mostra una scaletta delle cose che andremo a svolgere.
Le ha scritte accuratamente sul suo telefono, mentre io mi ingozzavo di cibo.

Giornata impegnativa😒
-Central park
-comprare vestiti
- comprare un telefono ad Ally
- andare in un museo a sua scelta
-agenzia
-darsi infiniti baci
..da finire.

"Da finire? Che altro vuoi fare?"  Chiedo sconcertata sorseggiando un bicchiere di spremuta di arancia, carote e limone.

"Si vedrà! Quelle cose non ci occuperanno tutto il giorno"  sposta il suo piatto vuoto ormai da troppo e giocherella con le dita sulla tovaglia gialla. Sta togliendo tutte le pieghette che si formano con l'indice.

"Come mai sei così voglioso di andare a fare spese? Ieri per fare tre passi al museo continuavi a sederti su ogni panchina che trovavi a disposizione". 

"Ma li era perchè avevo fatto un combattimento, ora sono ben riposato e pronto per andare. Tu hai finito? O devi mangiare qualcos altro? Il buffet si sta svuotando."

Mi piacerebbe mangiare quel piccolo dolcetto ricoperto di crema alla nocciola che vedo dietro ad una grande moca, ma sento che i bottoni dei jeans stanno per esplodere, quindi dico che ho finito, anche se a malincuore.
Sono talmente piena che faccio fatica perfino a camminare.

"Vai piano per favore" lo supplico notando che lui è almeno ad un metro di distanza da me.

"Adesso devi smaltire tutto, credo che un intero giorno di shopping non ti farà bruciare neanche mezze delle calorie che hai ingerito." Ride passandosi le dita fra i capelli, portandoseli all'indietro.

Sbuffo pesantemente e cerco di stargli al passo.
Non è per niente facile, sembra che non appena mi avvicino lui acceleri, facendoci ritrovare sempre al punto di partenza: io lenta come una lumaca, lui veloce come una pantera.

"Se non vai piano, mi fermo qui" grido indispettita e finalmente lo vedo rallentare.

"E va bene dai!"

Lo raggiungo e prendendoci per mano usciamo dell'hotel. Iniziamo a passeggiamo per delle stradine che ci faranno arrivare al Central Park.
Penso di esserci stata una sola volta con i miei genitori quando ero molto piccola.
Non ricordo niente, se non che è uno dei parchi più famosi del mondo e che è davvero grande.
Si estende dalla 59th street alla 110th street di Manhattan.
Ora che è inverno, sarà ancora più bello da vedere.
Con i laghetti ghiacciati e il prato non più verde acceso, ma di un colore tra il vivo e lo spento ricoperto da una spruzzata di neve.
Se immaginarlo è fantastico, chissà vederlo dal vivo che effetto magnifico farà.

"Sei sicura che non vuoi andare ora a compare dei vestiti?" Chiede Jace facendomi smettere di sognare.

"Si sono sicura, sennò poi dovremmo passeggiare con mille borse e sacchetti e non credo ci sia conveniente"

"Hm" - "si forse hai ragione" aggiunge poi.

Continuiamo a camminare restando stupiti dalla bellezza che ci circonda.
A volte non facciamo caso alle bellezze che abbiamo sotto gli occhi.
A partire dai fiorellini colorati nelle vetrine, fino ad una semplice nuvola bianca nel cielo dipinto d'azzurro.

Salvata dalla strada - un destino a due facce.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora